Circumnavigare il mondo in mongolfiera

Joseph Michel e Jacques Etienne Montgolfier possedevano una carterìa nei pressi di Lione…

Silvia Muletti
Iride Magazine
3 min readJun 4, 2016

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Baloon Kathedral, Friedrich Bohringer

…e proprio lì, ispirati dalle carte e dai lavori manuali di tutti i giorni, hanno inventato il più grande pallone aerostatico di tela e carta: la mongolfiera. Il primo prototipo volò sopra le teste dei francesi nella piazza di Annonay il 4 giugno 1783: era di i 10 metri di diametro, si spostava a un’altezza di 2.000 metri dal suolo e percorse circa 2 km.

A questo volo, ne seguirono altri come quello del 19 settembre dello stesso anno, quando i due fratelli, fecero viaggiare a Versailles la neonata mongolfiera e, stavolta, con un equipaggio vivente a bordo. Non si tratta di persone: é ancora presto per noi umani salire sull'aerostato con l’aria della sera che ci accarezza dolcemente il viso e vedere le luci dei lampioni accendersi sotto i nostri occhi. I primi a godere di questo spettacolo furono un’oca, un gallo e una pecora, passati alla storia non solo come i primi aeronauti, ma per l’inconscio onore di viaggiare sopra il naso Luigi XVI, di Maria Antonietta, dell’intera corte e di una folla entusiasta di circa 130 mila persone. Stavolta il volo durò otto minuti e il pallone percorse felicemente circa tre chilometri, riportando a terra gli occupanti illesi. Due mesi dopo, Pilàtre de Rozier e il maggiore d’Arlandes furono,con loro si può dire, i primi uomini a volare.

Como mezzo di trasporto per raggiungere posti lontani, la mongolfiera è stata fonte di ispirazione per romanzi e imprese, anche in tempi recenti.

Esattamente 100 anni dopo i primi voli, lo scrittore Jules Verne pubblica “Il giro del mondo in 80 giorni” dove il personaggio Phileas Fogg compie il giro del mondo utilizzando vari mezzi, tra cui una mongolfiera.

Sicuramente a questo libro si saranno ispirati molti temerari che hanno provato a ripetere questa impresa utilizzando solo la mongolfiera. Alcuni hanno fallito il loro tentativo, ma altri hanno avuto successo stabilendo dei record, come Steve Fosset.

Il 3 luglio 2002 il miliardario americano dopo 13 giorni 12 ore 5 minuti, atterra con la mongolfiera ‘Spirit of Freedom’ in solitaria e senza scalo, nel Queensland. Parte dall'Australia Occidentale, il 19 giugno, percorre 32.963 km, e raggiunge la velocità da record di 322 km/h. ‘Spirit of Freedom’, era alta 140 piedi e larga 60, utilizzava una combinazione di aria calda e l’elio e aveva un sistema speciale di autopilota chiamato ‘Comstock Autopilota’ in grado di mantenere il pallone ad un’altitudine costante utilizzando un computer per controllare i bruciatori. La navigazione prevedeva che Fosset potesse dormire per sole 4 ore al giorno che sono state suddivise in da 45 minuti l’uno.

L’invenzione dei fratelli Montgolfier assieme all'idea di circumnavigare il mondo in 80 giorni non servono solo a vincere una scommessa come per Phileas Fogg o battere un record, nel caso di Steve Fosset. Possono diventare occasione per scoprire e raccontare le storie dei nati tra gli anni ’80 e i primi Anni 2000, così è stato con il progetto torinese ‘The Stereoteller’.

Nel 2015, 5 ragazzi di Torino intraprendono progetto di circumnavigazione del mondo tutto loro, seguendo il tragitto descritto da Jules Verne. Il viaggio di Luigi Cavallito (musicista), Didié Caria ( cantante), Andrea Cavallo Perin (creativo), Andrea Dutto(artista) e Alessio Nicastro (videomaker), non si ferma alla semplice replica dei paesaggi del romanzo ma nasce dalla volontà di

<<ascoltare le storie dei Millennials, chiedere a questa generazione che, secondo le statistiche, è 50% della mondiale, cosa pensano del mondo che vivono>>

Partenza il 2 ottobre, dunque, come da originale e rientro il 21 dicembre. Rigorosamente, hanno raccolto video e interviste di loro coetanei di tutto il mondo, raccogliendo desideri, augurii e speranze.

Alla fine la mongolfiera non l’hanno usata, ma di sicuro hanno saputo volare in alto.

Silvia Muletti

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