Il ponte degli ultimi sospiri

Il Golden Gate Bridge come teatro di suicidi

Marco Bonadonna
Iride Magazine
4 min readMay 28, 2016

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Souvenir della festa di inaugurazione del Golden Gate Bridge (27 Maggio — 2 Giugno 1937)

2737 metri di lunghezza, le torri alte 225 metri ciascuna, la carreggiata sospesa a 67 metri sul livello del mare: una delle costruzioni architettoniche più fotografata al mondo con i suoi 9 milioni di visitatori l’anno.

Peccato però che quando si nomini il Golden Gate Bridge non ci si possa non soffermare sui suicidi annuali ai quali fa da sfondo, problema che si è manifestato sin da subito e a cui solo nel 2018, verrà trovata soluzione definitiva, con la costruzione di reti metalliche lunghe 6 metri ai lati del ponte.

Infografica 1 (https://infogr.am/9d5964c2-a6e9-463d-a22b-1137be120b4c): Suicidi dal Golden Gate Bridge (1'937–2'014) — Infografica 2 (https://infogr.am/f76a7348-6eae-4655-94ce-e158a864f4e9): Suicidi per sesso (1'937–2'010)
Infografica 3 (https://infogr.am/a235cc5d-9c09-4f22-96bc-779056af8b4d): Suicidi nei mesi dell’anno (1'937–2'010) — Infografica 4 (https://infogr.am/94d9cd13-3c91-4148-8469-989c48176d57): Suicidi per fasce d’età (1'937–2'010)

Come mostrato nell’infografica 1, è evidente come poco dopo i primi decenni, ci siano stati degli innalzamenti vertiginosi, tanto da arrivare nell’ultimo periodo quasi a un suicidio a settimana. Dati da primato, che lo classificano come il ponte con il più alto tasso di suicidi annuali, il record nel 2013: ben 46.

Nella seconda infografica è interessante notare come dei 1'179 suicidi, che vanno dal 1937 al 2010, il numero di uomini sia di gran lunga superiore (832) a quello delle donne (347).

Se si guarda invece nel dettaglio nei mesi dell’anno (infografica 3), è evidente come il periodo più gettonato sia quello che va da Aprile a Ottobre (dai 100 ai 118 suicidi). Mentre i mesi più tranquilli sono Gennaio, Marzo, Novembre e Dicembre, dai 65 ai 90 suicidi.

Ancora più sconvolgente la quarta infografica, in cui vengono mostrati i suicidi per fasce d’età: la più sensibile è quella che va dai 41 ai 50 anni (269), anche se si avvicina a quella dai 31 ai 40 (222) e a quella dai 51 ai 60 (211). Per poi calare dai 61 ai 70 con 147 suicidi, ed arrivare a 76 suicidi nella fascia d’età dai 71 agli 80. Ma ciò che salta di più all’occhio sono le prime due fasce : quella 0–10 e quella 11–20. Nella prima solo 1 suicidio: un bambino di 5 anni, che presumibilmente viene da pensare sia caduto involontariamente. Mentre nella seconda fascia ben 47 suicidi, troppi per dei teenager, tenendo conto che il più giovane di loro aveva solamente 15 anni.

I cartelli e i telefoni presenti sul ponte per la crisis counseling.

Se si cammina sul Golden Gate Bridge si trovano di frequente cartelli per la crisis counseling, assistenza telefonica a disposizione in caso di contemplamento del suicidio. Ma stando ai dati, riportati da John Bateson nel suo libro The Final Leap: Suicide on the Golden Gate Bridge, negli ultimi 10 anni i suicidi sono aumentati dai 10 ai 20 di media rispetto agli 8 anni precedenti.

Pertanto coloro che decidono di suicidarsi sanno benissimo a cosa vanno incontro: una caduta da 67 metri di durata 4 secondi e un atterraggio sull’acqua alla velocità di 120 chilometri orari. L’unica difficoltà è buttarsi, ma una volta fatto non si può più tornare indietro: morte nel 98% dei casi, nel 2% rientrano coloro che all’atterraggio sono entrati con i piedi, riportando sì fratture ma riuscendo ad evitare la morte.

Famoso il caso di Kevin Hines, che nel 2000, all’età di 19 anni, si buttò dal ponte e riuscì a salvarsi, anche grazie all’aiuto di un leone marino, che prima dell’arrivo dei soccorsi lo tenne a galla facendolo respirare. Non si è risparmiato però, le fratture in tutto il corpo.

La rete metallica protettiva che verrà ultimata nel 2018.

Dopo il tentativo andato male (o bene!), Kevin ha impegnato molte delle sue forze per la raccolta fondi necessaria a costruire la rete metallica di protezione sul Golden Gate Bridge, dopo che nel 2005, per l’ottava volta, il Bridge District ha riproposto l’installazione. 76 milioni raccolti e l’approvazione da parte del Consiglio di amministrazione del ponte per l’installazione della rete, che verrà ultimata nel 2018, in modo tale da ridare di nuovo splendore a una di quelle che oggi è considerata una delle 7 meraviglie del mondo moderno.

Marco Bonadonna

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