parola Amore

Iride Magazine
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2 min readFeb 21, 2016

Le parole come confini del mondo.

La notte è fresca sulla collina e lasciava scorgere, nel suo cielo limpido, tutte le stelle: si vedevano le Pleiadi disposte ad arcipelago, quelle che formavano la galassia di Andromeda e la chioma di Berenice. Non era ancora estate, ma primavera tarda poiché il Sagittario era appena visibile.

A guardarle stanno due giovani amanti, seduti su una stuoia, i piedi nudi, vestiti di toghe opache che, assorti, ricercano tra le lettere di un alfabeto quella combinazione che gli avrebbe permesso di esprimere l’attrazione e il sentimento che provavano l’uno per l’altra.

All'epoca dei loro nonni, ‘ti amo’ si sarebbe detto in greco antico, secondo le diverse formule in cui questa lingua definisce le sfumature che lo stato d’animo può avere: ‘philia’, come legame di amicizia , ‘storge’, l’amore parentale e ancora ‘xenia’, per l’ospite; oltre a questi, l’amore è passione, è ‘eros’ che in quella cultura è distinto dallo spirituale e divino, ‘agape’.

L’amore come venerazione del divino aveva luogo nei templi, come in quello ai piedi della collina dove i due giovani si attardavano e del quale si vedevano le fiaccole accese all'ingresso. Il culto è ancora pagano, in quanto è lenta la diffusione dell’amore cristiano (‘caritas’), ed è eretto al dio che è personificazione e protettore del sentimento di amore, il dio Eros.

In un altro tempio, lontano, a Oriente, si pregavano dei diversi con la pratica del ‘bhakti’ la meditazione dell’amore indiana ed è forse in questa regione che ha culla la parola oggi più usata. Mi spingo laggiù, per ricostruire il senso letterale della parola e comprendere il sentimento originario che l’ha creata. Scopro che amore deriva da una parola del sanscrito antico ‘kama’ e che, con contaminazioni di greco e latino, caduta la ‘k’ si mostra solo con una ‘a’ di fronte, privativa del nome latino mors, mortis. Da lì, Amore è quel sentimento ‘senza morte’, che perdura nel tempo.

Chissà se, pronunciandola, ne erano ancora a conoscenza, quei due giovani, sulla collina sotto le stelle.

Silvia Muletti

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