Riesci a trovare la barca fantasma?

Medium Italiano
3 min readOct 9, 2015

di Bobbie Johnson

La scorsa estate 243 persone sono scomparse.
Giovani. Donne. Bambini.
E a nessuno importa.

Il mio nome è Yafet. Vengo dall’Eritrea. L’anno scorso, mia moglie Segen, e mia figlia Abigail, sono fuggite in Libia per prendere una barca con altri rifugiati e arrivare in Italia. L’ultima volta che ho parlato con loro era il 27 Giugno 2014.

Nessuno sa cosa è successo dopo.

Pensavamo che fossero arrivati in Italia, ma non era vero. Pensavamo che fossero rimasti in Libia, ma niente nemmeno lì. E ora crediamo che possano essere finiti in Tunisia, ma non abbiamo le prove. È davvero difficile pensare che siano annegate in mare. È difficile accettare una cosa del genere.

Ora sono qui fuori dal mio paese, senza nessun parente, nessuno che si preoccupa per me — e nessuno si prende cura di loro, nemmeno qui in Sudan o altrove.

Non so nemmeno quello che mi sta passando per la testa.

Ci sono 243 scomparse. Non è un numero piccolo, lo sapete. Vorrei solo chiedere alle ONG e alle organizzazioni umanitarie e alle altre persone — che dicono che si preoccupano degli esseri umani — il motivo per cui non ci hanno risposto.

Se vi ricordate Charlie Hebdo a Parigi, 12 persone sono state uccise dai terroristi. Il mondo si fermò per loro. Ma erano bianchi, europei.

La stessa cosa per la Malaysia Airlines. Tutto il mondo, tutti i paesi, hanno cercato di scoprire quello che era successo.

Ma nel nostro caso, nulla.

Chi può aiutarci a scoprire cosa è accaduto?

Tu puoi

Ci sono centinaia di migliaia di rifugiati in fuga dall’Africa e dal Medio Oriente verso l’Europa in questo momento, ma anche in questo caos il mistero della Ghost Boat è unico — una barca di rifugiati che è semplicemente scomparsa nel nulla senza lasciare traccia. In una miriade di indizi confusi e contradittori.

La famiglia di Yafet è solo una di quelle distrutte da questa vicenda.

Ora, in una nuova serie di Matter, stiamo cercando la Ghost Boat — e vi chiediamo di aiutarci. Nel corso dei prossimi due mesi pubblicheremo inchieste dal Nord Africa, Medio Oriente, e dall’Europa, e la condivisione delle informazioni e dei dati vi darà la possibilità di proseguire nelle indagini.

Adesso, andate a leggervi la storia di Yafet per vedere se potere aiutare.

(tradotto dall’originale)

Ecco come come potete collaborare

Ogni settimana pubblicheremo una nuova puntata della nostra inchiesta, con i nuovi sviluppi. Seguite la pubblicazione dedicata su Medium per ricevere notifiche dei nuovi articoli pubblicati e email di aggiornamento sui progressi delle indagini.
• Usate il tag Ghost Boat su Medium, o #GhostBoat sui social media
• Seguite @FindGhostBoat su Twitter e Facebook.

Potete aiutarci a scoprire cosa è successo. Proviamoci almeno insieme.

Leggete la prima puntata. Pensate a come potete contribuire. Ecco alcune cose su cui stiamo lavorando (link in inglese):

Costruire una timeline
Creare un registro degli incidenti di barche nel Mediterraneo
Scovare i trafficanti
Cercare la collaborazione di esperti

Dovrete fare attenzione: ci sono parecchie informazioni inesatte, soprattutto su questi temi. Collaboriamo con First Draft per aiutare a condividere le migliori pratiche di verifica, utilizzo dei social media, di immagini satellitari e documentazione, e altro ancora: hanno varie guide utili (in inglese) per iniziare. Aiutateci a esaminare i dati e scrivete il vostro post su Medium.

Usate il tag Ghost Boat su Medium, o #GhostBoat sui social media. Seguite @FindGhostBoat su Twitter e Facebook. Potete aiutarci a scoprire cosa è successo. Proviamoci almeno insieme.

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