iteR #07 | Casimir

Laura Lalune Décroche
iteR - Reloaded
Published in
4 min readJun 1, 2018

“Ahia, cavolo” la testa, mi fa male. Un male galattico, mai avuto una roba del genere. Mezzo cranio come un palloncino che sta per scoppiare. I rumori sono assordanti.

“Che odore è questo? Schifo…” Non capisco. Non sopporto la luce, non sopporto il sottofondo fruttato nell’aria: l’odore che si sente vicino ai negozi di dolci, solo amplificato cento volte.

Illustrazione di Diego Gabriele

Ho voglia di vomitare. Mi serve subito una correzione.

“Sireen, devo curarmi, ho mal di testa.”

Diavolo di luce, perché è così forte? In effetti vedo solo a metà: un mezzo campo sfuocato. Se chiudo gli occhi stanghette colorate che ballano. E il frastuono…

“Sireen, ho bisogno di cure. Sireen?”

Non è possibile. Non risponde… e sto anche sudando.

“Apri l’interfaccia automedica”

Uh, qualcosa la vedo: sì! Funziona. Anche se non disinguo proprio bene… “Zoom 200%”.

Quindi forse è solo un guasto all’audio.

Ecco, ora. Cosa devo fare?

“Ehm… sintomo: mal di testa” Selezionato. E ora che vuole? Non succede niente. Vedo ancora una sola parte dell’interfaccia, metto a fuoco una riga alla volta.

“Modalità manuale” Oh, grazie. Sarà meglio.

Uff, vedere così è insopportabile. Una scritta arancione, quaggiù: “Scee-gli aaalmeno fra… no, tre. Tre sintomi. Ah, ok” Sono due, ne manca uno.

“Ci vedo male, come te lo dico? Vista appannata o diminuita… non lo trovo. Niente. Alla “r”, forse: riduzione della vista. Nemmeno. Uff. “Appannamento”.

Devo riposarmi, mi sento ancora peggio. Chiudo un attimo gli occhi…

“Eh? Ho dormito!” Devo alzarmi. Ahia la testa: muoverla è una tortura. Però, sento meno rumori adesso, anche le luci sono meno forti. L’odore è lo stesso, rivolta lo stomaco… “Blooo…”

I capelli. Reggere i capelli. Per non infradiciarli di vomito.

“Ma cosa succede?”

“Cosa succede nel mondo. Dal Consiglio: il via alla campagna Un credito per un metro quadro nell’ambito della spedizione extra-colonia per l’acquisizione di terreni agricoli. Brutte notizie: incendio nella colonia per il trattamento dei casi gravi. Belle notizie: perfezionato il prototipo di IA in grado di indurre sogni. La sezione biotecnologica prevede di estendere la sperimentazione a un gruppo di volontari in tutte le colonie. Le notizie del momento: il successo degli Easy Easy alla colonia 3…”

“Sireen, basta! Mi stai uccidendo.”

“Non è vero, Casimir”

“Cosa?”

“Non è vero che ti sto uccidendo”
Sto sognando. Sireen non rispondeva poco fa. Poco fa? Aspetta, dove sono? E’ buio adesso, non sono più io che non ci vedo.

“Che ore sono?” I dolori stanno passando, ancora un po’ di nausea.

“Sono le quattro e zero otto.”

“Le quattro! Perfetto, le quattro! E dove cavolo siamo?”

“Non ci siamo mossi nelle ultime sei ore.”
Mi sta prendendo in giro.

“Ho chiesto dove siamo.”

“Ho ricevuto. La risposta non ti ha soddisfatto? Puoi inoltrare un feedback…”

“Stop. Sireen, sei tu?”

“Certo, Casimir, sono io.”

“Dimmi il nome del posto in cui ci troviamo. Per favore?”

“Siamo al piazzale Robofattura.”
Ok, ricordo: il concerto. Ricordo qualcosa, la zuppa di pollo a casa, sono uscito e ho incontrato qualcuno con cui andare.

“Con chi sono uscito per il concerto?”

“Con nessuno, Casimir. Nessuno dei tuoi amici ha risposto all’invito entro l’orario stabilito.”
No, lo ricordo, c’era qualcuno. Forse ho incontrato un amico lungo la via…

“Sireen, fai un controllo dellle mie funzioni. Ho ancora mal di testa.”

“Vedo che hai avviato l’interfaccia automedica in modalità manuale. Avevi selezionato Mal di testa e Nausea. Vuoi continuare in modalità assistita?”

“No. Cioè. Sì, ok. È solo che ora…”

“Indica almeno un altro sintomo.”

“Volevo dire ora sto meglio, ma”

“Annullo l’operazione?”

“No. Ok: non ci vedevo bene.”

“Non ci vedevi o non ci vedi adesso?”

“Adesso è buio. Vedo il buio.”

“Chiedo l’accensione delle luci di emergenza…”

“No! No no no no.” Mi interrogheranno, e che gli dico? Non voglio finire alla colonia di riequilibrio. Come minimo finirei ai casi gravi, con la fortuna che mi ritrovo.

“Diciamo che non ci vedo, non bene: ho mezzo campo visivo appannato.”

“Vuoi specificare altri sintomi o confermi questi tre?”

“Sentivo troppo gli odori, e i rumori.”

“Fotofobia e sonofobia. È tutto?”

“Sì.”

“Sembra che tu abbia un attacco di emicrania oftalmica in corso. Il disturbo visivo è identificato come aura. Hai vomitato?”

“Si.”

“Senti ancora nausea o hai ancora i sintomi elencati?”

“Meno”

“Bene, posso intervenire per ripristinare immediatamente l’equilibrio e inoltrare una segnalazione all’autorità garante il benessere.”

“No, niente segnalazione, Sireen. Sta passando.”

“Casimir, non rischiare di avere altri attacchi come questo in futuro. Sottoponiti a un esame per prevenire complicazioni. Inoltre i dati del tuo caso aiuteranno a migliorare l’esperienza di altre persone. Vuoi contribuire o vuoi fregartene?”

Fregarmene? Da quando Sireen usa questi termini? L’emicrania deve averla danneggiata. Un IA danneggiata è un’indagine sicura. Mi rivolteranno come un calzino, ispezioneranno ogni angolo di casa e faranno domande imbarazzanti ai miei amici. E a Mako.

“Non inviare nessuna segnalazione.”

“Ok, procedo con la cura.”

“Asp…”

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Laura Lalune Décroche
iteR - Reloaded

Deals with Experiences and Design as a job. Archer with astonishing cooking skills, writer for fun, got a physical chemistry degree.