Più design, meno web.

Un articolo scritto agli albori del webdesign, che ha portato poi ad una serie di conferenze in giro per l’Italia.

Antonio Moro
Itomizer

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Come faccio a fare la tal cosa con i css? Xml, xtml, xhtkhl, jspthsl… tutte domande tecniche che girano sulle mailing list, insieme ad una serie infinita di “guarda il mio sito”, “guarda il tal sito”, “aiutami con questo script”, ecc.

Tutte domande fondamentalmente tecniche che spessissimo riguardano aspetti che influiscono sull’utente in piccolissima parte.

Tutte domande legittime e utili, ma che nella mia modesta opinione riguardano argomenti che per un webdesigner dovrebbero essere secondari rispetto ad altri più importanti di cui ci si dimentica sempre più spesso.

Sono iscritto a quasi tutte le maggiori liste italiane e straniere dedicate al webdesign e affini e vedo di cosa i webdesigner si preoccupano. Quello che mi lascia sempre più scandalizzato è l’assenza quasi assoluta di domande legate alla comunicazione, alla tipografia, al design grafico, all’estetica, al colore, allo stile, all’impianto comunicativo, al webmarketing di base… tutti aspetti che per un webdesigner sono più importanti della tecnica pura.

Sono tutti veramente troppo “web” e poco “designer” e questo non è un bene, almeno secondo me.

La mia provocazione serve a fare ragionare su un punto secondo me molto importante. Non voglio dire che gli standard, i tecnicismi, i linguaggi evoluti (css, xtml, xml, ecc), i browser di nicchia (e tutto il lavoro quindi per rendere le pagine compatibile anche per il tal browser, quando questo non copre quasi per nulla il proprio target) non sono importanti o che è meglio in assoluto fregarsene di questo o quello. Il punto fondamentale è che, da quello che vedo, in Italia la maggior parte dei “webdesigner” si preoccupa più del “web” che del “design”.

Nel mondo perfetto tutti fanno siti perfetti comunicativamente, che rispettano gli standard e fatti con le ultime tecnologie a disposizione, ma visto che la realtà che abbiamo davanti è molto diversa mi piacerebbe che chi fa il nostro lavoro si preoccupasse prima di imparare come fare un sito che come farne uno in css “strict” (per dirne una).

Se questi aspetti passano in secondo piano all’ottimizzazione per guadagnare 3Kb in una pagina che ne occupa 60 allora ragazzi c’è qualcosa di sbagliato. Perché finché uno continua a preoccuparsi quasi solo di aspetti che influiscono sull’utente marginalmente (o per niente nella maggior parte dei casi) e non si preoccupa invece di altri aspetti che al contrario sono determinanti e fondamentali verso l’utente finale, fa molto male il suo lavoro di webdesigner: un lavoro che si occupa di creare strumenti di comunicazioni rivolti a persone, a un target comunicativo.

A questo punto la domanda sorge spontanea: cosa devo studiare, cosa devo imparare per crescere in questi campi che non vengono mai trattati nelle discussioni in giro per internet e che per tantissimi webdesigner sono completamente “oscuri”?

Parlando di questo argomento in una mailing list ovviamente mi è stato chiesto di consigliare dei libri a cui fare riferimento. Non è facile, la prima cosa che ho fatto appena letta la mail in questione è stata girare la faccia verso la mia libreria e pensare cosa consigliare, ma sarebbe sbagliato fornire semplicemente una lista di libri da leggere.

Il consiglio è invece scoprire e affrontare temi che di solito chi fa il nostro lavoro si dimentica di affrontare, per ognuno di questi temi si trovano decine e decine di libri e risorse di ogni tipo, basta cominciare a cercare, come se dovessi trovare la soluzione al solito problema “tecnico”.

Di seguito una lista generale della basi (il minimo insomma) che un webdesigner degno di questo nome dovrebbe avere ben radicate nel proprio bagaglio professionale.

WebDesign e Comunicazione

Il Messaggio.
Quale messaggio contiene il sito che si vuole creare? Cosa vuole promuovere o comunicare ai suoi visitatori? Una introduzione alla comunicazione e concetti di WebMarketing.

Il Target.
A chi è indirizzato il sito? Chi è il pubblico che potenzialmente lo visiterà? Una esplorazione fra gli interessi, i comportamenti, le abilità di chi navigherà e, soprattutto, valuterà il nostro sito.

L’Ipertesto.
I concetti alla base della struttura ipertestuale. Collegamenti, navigazione fra pagine, percorsi. Come si crea, aggiorna e gestisce un ipertesto.

Design e impaginazione.
Colori, forme, tipografia, equilibrio, tutte le armi che consentono al designer di dare una forma al messaggio che vuole esprimere.

La struttura del sito.
Come strutturare il nostro sito? Da dove partire, come concepire e affiancare sezione su sezione nella creazione e aggiornamento di un sito internet, dal più semplice al più complesso.

L’architettura dei contenuti.
Il contenuti sono la parte più importante dell’intero nostro prodotto: una buona formulazione e posizionamento sono essenziali per la riuscita di un qualsiasi sito internet.

Il concetto di usabilità.
Come far arrivare i nostri utenti dove vogliono arrivare (o dove noi vogliamo farli arrivare) nel più breve tempo possibile. Usabilità applicata all’interfaccia, al contenuto, alla navigazione, al design.

Interface Design.
Creare interfacce utenti usabili, belle e funzionali non è semplice come potrebbe sembrare navigando per la rete. Una esplorazione dei concetti alla base dell’interface design e un laboratorio per la creazione di nuovi approcci all’utente e allo spazio di navigazione.

Oltre a questi argomenti generali e specifici ognuno dovrebbe affrontare più generalmente alcuni campi indispensabili alla nostra professione, come:

  • Tipografia
  • Semantica
  • Marketing di base
  • Filosofia estetica

Ci sarebbe tanto altro, ma se ognuno dei webdesigner italiani studiasse anche solo un decimo di quello che c’è scritto in questo articolo avremmo siti più belli (in senso lato), un mercato più strutturato, clienti più soddisfatti e consapevoli dell’importanza di certi aspetti del web.

Per concludere consiglio anche un po’ di libri specifici da cui partire:

“Stop stealing sheep & find out how type works”
Erik Spekermann
E.M. Ginger

(Adobe Press ISBN 0-672-48543-5)

“Web style guide”Basic design principles for creating web sites
Patrick J. Lynch
Sarah Horton

(Yale University Press ISBN 0-300-07675-4)

“Media e nuova educazione”Il metodo della domanda nel villaggio globale
H. Marshal McLuhan (in generale consiglio tutti i suoi libri)
(Armando Editorie ISBN 88-7144-770-0)

“L’era dell’accesso”La rivoluzione della new economy
Jeremy Rifkin
(Mondadori ISBN 88-04-47803-9)

Pubblicato per la prima volta su Brain Twisting il 30 Novembre 2003.

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Antonio Moro
Itomizer

Pop culture explorer, tech head, vanilla nerd.