Jugaad Innovation: il libro è pronto

Qualche buona ragione per leggerlo

Leonardo Previ
Jugaad in Italy

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Questa è la prima parte della seconda prefazione al volume, scritta dai curatori. Se interessa anche il seguito, non resta che procuarsi il libro, così si potrà leggere la seconda parte, nonché la prima prefazione, scritta da Federico Rampini.

L’abbondanza di beni materiali anestetizza l’ingegno. Questo principio regola, spesso implicitamente, i nostri sistemi educativi: quando le risorse a disposizione dei più giovani appaiono eccessive, provvediamo a renderle scarse artificiosamente. Siamo convinti che lo sviluppo delle capacità umane sia legato allo stato di necessità perciò i più avveduti tra noi, quando intendono facilitare i processi di apprendimento dei propri figli, tolgono anziché aggiungere, centellinano le disponibilità materiali anziché renderle spensieratamente accessibili. Le scuole migliori — e forse anche le migliori famiglie — sono quelle in cui il superfluo è bandito o almeno reso di difficile reperibilità.

Quando si cresce le cose si mettono diversamente e verso gli adulti siamo più indulgenti. L’opulenza pare in questo caso legittima, soprattutto se proviene dal merito, che consiste esattamente nella capacità di darsi da fare a sufficienza per superare lo svantaggio iniziale. In questo percorso ideale, il meno si trasforma in più e l’elemento che genera il ribaltamento è l’impegno individuale.

Nel 2008, quando il sistema finanziario internazionale che regge i mercati dei paesi più sviluppati è collassato, ci siamo accorti di avere dimenticato la lezione. Anziché aguzzare l’ingegno di fronte all’imprevista necessità abbiamo coltivato la nostalgia e abbiamo orientato le nostre energie in direzione del ripristino, affinché si tornasse il prima possibile alle condizioni precedenti la crisi. Si è trattato di un grossolano errore. A sei anni di distanza cominciamo a capire che c’è ben poco da ripristinare e che si tratta piuttosto di provvedere a una nuova configurazione delle nostre pratiche. Quel “cambio di paradigma” che la filosofia invocava da tempo si è prodotto da sé ed è nei fatti; ora si tratta di adeguare il nostro immaginario, di cambiare le nostre cornici mentali, di educarci al nuovo mondo, assai meno agiato del precedente, nel quale ci siamo improvvisamente trovati a vivere. Per riuscire in questo compito dobbiamo cominciare col riconoscerne la difficoltà.

Più la mente è giovane meno fatica ad adattarsi, più la mente è vecchia e incrostata di abitudini meno si apre al cambiamento. Per una cultura la mente rappresenta le gambe, lo strumento fondamentale per recarsi nell’altrove a nutrirsi di differenze e alterità. Le gambe su cui si regge la cultura occidentale sono affaticate, lente, impacciate nei movimenti da due secoli di benessere. Quello che ci occorre per superare gli ostacoli che mente e cultura ci pongono è una scuola diversa o, per meglio dire, una diversa disciplina.

Disciplina è una parola che oggi viene per lo più associata all’ordine, all’obbedienza e alla scienza, sono in pochi a ricordare che la sua origine affonda nelle pratiche educative perché nel suo stesso nome si muove il discipulus, il discepolo, colui che impara. La disciplina di cui abbiamo bisogno per fronteggiare il mondo attuale è appunto la disposizione che ci consente di percepire nei limiti materiali cui siamo costretti altrettante opportunità di trasformazione del mondo.

Irrequietezza progettuale, insoddisfazione per l’esistente, apprendimento continuo, capacità di ottenere l’improbabile: caratteristiche che vanno bene per Prometeo non meno che per la jugaad. Nella jugaad la cultura dell’India contemporanea si salda alla mitologia della Grecia antica e in questa saldatura noi europei riconosciamo insieme le nostre origini e il nostro destino. Che cosa sia la jugaad e perché risulti tanto preziosa per le nostre attività economiche, imprenditoriali e manageriali lo raccontano con maestria e puntualità gli autori di questo libro. Che la jugaad rappresenti anche una imperdibile opportunità per ripensare le nostre pratiche di apprendimento vorremmo brevemente evidenziarlo qui.

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Leonardo Previ
Jugaad in Italy

Lifelong apprentice, cultural entrepreneur, systems thinker. Main current interests: jugaad innovation, perimetral economy. www.trivioquadrivio.com