Un punto di vista diverso su Star Wars

Davide Soriente
L’economia di Star Wars
3 min readDec 15, 2015

Chi non lo sa? Domani, 16 dicembre 2015, esce nei cinema italiani Il risveglio della forza, settimo capitolo della saga di Guerre Stellari (un po’ per evitare una ripetizione, un po’ per amore del vecchio adattamento).

Ogni nerd che si rispetti adora questi film, e se tiene a questo appellativo avrà dato una rinfrescata (probabilmente per la 50esima volta) agli episodi IV, V, VI. Ovviamente l’ho fatto anche io.

E cosa ho scoperto? Togliamoci subito il dente: che Star Wars non mi piace più. Correggiamo subito: non mi piace più come una volta. Meglio spiegare velocemente, prima di essere preso a spadate laser.

Le mie origini con la galassia lontana lontana

Avete presente quei padri che vagano in un’età imprecisata tra i 40 e i 50 anni, e che da piccoli hanno vissuto il mito e la magia della fantascienza, dei robottoni e dei supereroi? Il mio appartiene a questa tipologia molto comune. Fu lui ad attaccarmi questa passione, una noiosa domenica pomeriggio.

Ero in cameretta, in lontananza sentivo una voce che declamava grandi perle di saggezza. Era Yoda ed insegnava a Luke come sentire la forza dentro di sè. La sentii anch’io e venni attirato davanti la televisione. Cofanetto VHS power.

Da lì mi sono appassionato, e ho guardato tantissime volte i tre storici episodi. Poi ho ricuperato anche i nuovi, più avanti.

Il ritorno del pensiero personale

Tutto questo è successo 6/7 anni fa. Ora sono cresciuto, sarebbe bello anche psicologicamente, ma soprattutto nei miei sensi nerd. I poteri di conoscenza, amore per il cinema e gusto critico scorrono in me.

E, riguardando in maniera attenta la vecchia trilogia, questi poteri mi hanno portato a dire quel che avete letto poco più su.

E’ ora di riappropriarci di quel che pensiamo veramente, anche se va contro al gusto diffuso, alle mode, a ciò che tutti dicono.

Parliamoci chiaro

Una nuova speranza è brutto, lento, invecchiato molto male, con zero approfondimento psicologico e azione noisa. Se non fosse Star Wars staremmo qui a parlarne come una mezza trashata kitsch.

L’impero colpisce ancora è cinema allo stato puro, una boccata di epicità, è iconico, è divertimento e scorribande. Ma questo agli occhi di un fan. Non so agli occhi di chi non apprezza o non conosce come può sembrare un film la cui trama ha una struttura strana ed esile.

Il ritorno dello Jedi, a dispetto di quel che dicono tutti, è il capitolo migliore. Denso di avvenimenti, molto più “psicologico” degli altri e con una trama concreta.

Ma: quanti capolavori giacciono dimenticati a favore di questa fenomeno mediatico, baracconata macinasoldi dalla trama semplice semplice? Pellicole goffe, con regie che non spiccano, spesso datate, con psicologie dei personaggi oggi inaccettabili.

Non contento, dico che a conti fatti forse la saga prequel è addirittura mediamente superiore ai capitoli originali.

Stupido piccolo cortocircuito

Non sono diventato pazzo, sono semplicemente cresciuto a livello di gusti. Ciò che ho scritto è evidente e va detto.

E’ evidente anche che sarò però il primo ad andare vedere il capitolo VII, ad esaltarmi con gli occhi lucidi davanti il grande schermo. Quell’amore nostalgico ed irrazionale che arriva dall’infanzia non si puo’ estirpare e va a toccare tutto quello è stato conosciuto in quell’epoca.

Ho un brutto presentimento

Ai lettori che pensano abbia scritto sciocchezze, riflettano un attimo e rispondano: perchè vi piace Star Wars?

Io risponderei “per l’atmosfera generale che si respira”, “per l’epicità”, “èperchèlovedevodapiccolo!”, “dartfenerchefigoooo”, “per i personaggi”, “perché è degli anni ‘80”… ma sono veri motivi per cui amare un film, questi?

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