Fare i propri interessi

Davide Aversa
L’Ornitorinco Elegante
3 min readMar 14, 2022

In ogni discussione politica, sia essa su internet o in fila al supermercato, arriva sempre il cinico commento per cui, tutto sommato, “tutti fanno solo i loro interessi.” Commento che viene presto ricoperto di un mare di cenni di assenso.

Ci sono due cose che mi lasciano perplesso di questo commento. La prima è che è un affermazione banalmente vera. Facciamo tutti cose solo per i “nostri interessi” (o per lo meno per ciò che crediamo essere i nostri interessi). Tutti. Anche le persone che consideriamo generose e altruiste agiscono per i loro interessi: sono semplicemente saggi abbastanza da sapere che, come diceva Socrate, la Giustizia è la cosa migliore che uno può fare per se stesso. Non c’è quindi nessuna implicazione morale nel “fare i propri interessi.” Ciò che importa veramente è quali sono i nostri interessi e cosa facciamo per ottenerli.

Il secondo punto è a mio avviso il più importante per la costruzione di una società funzionale. Quando le persone dicono “ma tanto fanno solo i loro interessi”, il sottotesto è che governi, leader, CEO, e chiunque altro debba smettere di perseguire i propri interessi. Tuttavia, come abbiamo visto, questo è impossibile perché tutti perseguono i propri interessi. Sperare che non lo facciano è inutile utopia.

Quello che dovremmo fare, invece, è costruire dei meccanismi che imbriglino gli interessi egoistici di ognuno allineandoli a quello dell’intera società.

L’esempio comune di questo meccanismo è nella differenza fra democrazie e dittature. I leader delle democrazie non sono di per se meglio dei dittatori. Invece, è la struttura del potere che fa la differenza rendendo la prima più giusta della seconda. Infatti, sia i leader democratici che i dittatori fanno solamente il loro interesse di rimanere al potere facendo appello alla cosiddetta coalizione vincente.

La differenza è che, mentre la coalizione vincente per un dittatore è limitata a un gruppo ristretto di persone (ad esempio, generali e persone in controllo della potenza economica del paese), nelle democrazie la coalizione vincente è composta, per definizione, dalla maggioranza dei cittadini. Il risultato è che nelle democrazie, per lo meno in generale, è interesse dei governanti far si che ci siano benefici per i governati (o per lo meno per la maggior parte di essi).

(Ovviamente, la realtà è più complessa. Abbiamo già parlato e parleremo ancora dei problemi delle democrazie e di tutti i dettagli. Nel frattempo, se il tema vi interessa, potete leggere il libro “The Dictator’s Handbook” di Bruce Bueno de Mesquita e Alastair Smith. Oppure guardare il documentario “Come diventare tiranni” su Netflix basato sul libro.)

Alla fine, dunque, “fanno solo i loro interessi” non è quel commento intelligente e profondo che sembra. Anzi. Quello che dovremmo chiederci, invece, è se “gli interessi” di cui discutiamo facciano bene o no alla collettività e, in caso contrario, pensare a come cambiare le regole per fare in modo che lo siano in futuro.

Lo so che non è affatto facile, ma quello sì che sarebbe nei nostri interessi.

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Davide Aversa
L’Ornitorinco Elegante

Ph.D in Artificial Intelligence. Game Developer. AI Lover. Hardcore Gamer.