I quattro satelliti di Saturno visibili nell’immagine sono Encelado, Dione, Titano e Mimas. Il segmento bianco che indica un’estensione di 40.200 km equivale a 3,15 il diametro della Terra. Credit: NASA, ESA, Z. Levay (STScI), Hubble Heritage Team (STScI/AURA)

Le ombre delle lune di Saturno

Il 24 febbraio 2009, il telescopio spaziale Hubble catturò una fotosequenza che mostra quattro lune di Saturno in transito davanti al pianeta gigante

2 min readMar 19, 2009

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I rari transiti delle lune di Saturno si verificano solo quando l’inclinazione del sistema è tale che dalla Terra gli anelli si vedono di taglio. Tale allineamento è stato perfetto tra il 10 agosto e il 4 settembre 2009, ma, sfortunatamente, Saturno era allora troppo vicino al Sole per essere osservabile distintamente dalla Terra. Il piano degli anelli si ritrova in posizione perpendicolare rispetto al nostro pianeta ogni 14–15 anni. Nel 1995–96, Hubble fu testimone del precedente allineamento e osservò molti transiti delle lune, il che rese possibile la scoperta di numerosi nuovi satelliti di Saturno.

L’orbita di Saturno intorno al Sole dura poco meno di 30 anni. Ciò vuol dire che ogni 14–15 anni gli anelli appaiono di taglio rispetto alla Terra, diventando per noi quasi invisibili. È accaduto le ultime volte nel 1995 e nel 2009. Quando si verifica questa condizione, è il momento ideale per osservare i transiti delle lune di Saturno contro la superficie del pianeta. Credit: NASA, ESA e Hubble Heritage Team (STScI/AURA)

L’inizio del 2009 fu un periodo favorevole per osservare, anche con piccoli telescopi, le lune, e le loro ombre, in transito contro la superficie di Saturno. Titano, la luna più grande, attraversò Saturno in quattro distinte occasioni: il 24 gennaio, il 9 e il 24 febbraio e il 12 marzo, sebbene non tutti i transiti siano stati visibili da ogni luogo della Terra.

Galileo Galilei, uno dei padri della moderna astronomia, fu il primo a osservare Saturno con un telescopio nel 1610. Il matematico e astronomo olandese Christian Huygens scoprì Titano nel 1655. Il 14 gennaio 2005, 350 anni più tardi, la sonda dell’ESA a cui è stato dato il suo nome toccò il suolo di Titano, regalando al mondo le prime immagini della superficie di quel mondo misterioso e gelido. Dione fu scoperto dall’astronomo italo-francese Giovanni Domenico Cassini, mentre William Herschel scoprì Mimas ed Encelado.

Le immagini mostrate in questa pagina furono riprese da Hubble il 24 febbraio 2009 con la ormai dismessa Wide Field Planetary Camera 2. Saturno si trovava allora approssimativamente a una distanza di 1,25 miliardi di chilometri dalla Terra. I dettagli più piccoli visibili misurano intorno a 300 chilometri: più o meno la distanza tra Roma e Firenze. La banda scura che attraversa la faccia di Saturno è l’ombra proiettata dagli anelli.

Lo spostamento delle lune di Saturno nel corso di alcune ore, durante le osservazioni di Hubble del 24 febbraio 2009. Si può notare, osservando la successione delle immagini, come Encelado e Dione, le due lune prossime al piano degli anelli, si spostino più velocemente rispetto a Titano, che è più lontano da Saturno e dunque ha un moto orbitale più lento. Credit: NASA, ESA e Hubble Heritage Team (STScI/AURA)
Nell’immagine annotata sono indicate cinque lune di Saturno e le due principali divisioni negli anelli, quella di Cassini e di Encke. Credit: NASA, ESA, Z. Levay (STScI), Hubble Heritage Team (STScI/AURA)

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Science writer with a lifelong passion for astronomy and comparisons between different scales of magnitude.