Anche in Irlanda c’è il digital divide

Damiano Vezzosi
La mia Irlanda
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2 min readDec 9, 2016

La Commission for communications regulation ha pubblicato il rapporto relativo al terzo trimestre 2016 sulle connessioni alla rete in Irlanda (Repubblica). Gli abbonati via cavo sono 1,34 milioni (nella Repubblica vivono 4.595.000 persone) e nel periodo luglio/settembre 2016 sono cresciuti del 3,4% rispetto al trimestre precedente. Secondo lo stesso rapporto il 62,5% delle connessioni via linea fissa sono di almeno 30 mega al secondo, mentre un anno fa erano il 54,2%.

Tuttavia anche in Irlanda il digital divide è una realtà ben presente, nonostante la percentuale di popolazione collegata alla banda larga sia l’83%, contro una media UE dell’80%. Stando allo stesso rapporto infatti sono 900mila gli edifici in attesa di essere collegati alla banda larga, in base al piano nazionale della banda larga.

Secondo la US Federal Communications Commission, la banda larga se non è superiore a 25 mega/secondo non è vera banda larga. “Una connessione non è banda larga solo perche qualcuno la chiama così”, si legge nel rapporto. Il piano del governo irlandese punta ad avere gli ultimi edifici collegati alla banda larga entro il 2022. Intanto si sta già lavorando al passo successivo, un cavo di fibra ottica direttamente nelle abitazioni. Eir ha intenzione di collegare 1.800.000 edifici con questa tecnologia entro il 2018, 300mila dei quali con una velocità di download effettiva di 1Giga per secondo.

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Damiano Vezzosi
La mia Irlanda

Giornalista, lavoro nel marketing e comunicazione. Vivo in Irlanda, qui scrivo di smartworking e dintorni