Kadyrov ritiene che “bisogna sbarazzarsi dei gay per purificare il sangue ceceno”

Salvatrice Ferraro
La Mosca Bianca
Published in
3 min readJul 24, 2017

Traduzione di un articolo pubblicato da Paul Parant su L’Express riguardo alle dichiarazioni fatte dal dittatore ceceno Kadyrov in merito alle persone omosessuali che vivono in Cecenia.

Articolo originale disponibile qui: http://www.lexpress.fr/actualite/monde/europe/kadyrov-estime-qu-il-faut-se-debarrasser-des-gays-pour-purifier-le-sang-tchetchene_1927648.html

Il presidente della Cecenia ha dato una risposta raggelante ad un giornalista americano che lo ha interrogato sulla ripresa delle esecuzioni di omosessuali nella regione.

Solitamente, il dittatore Ramzan Kadyrov si rifiuta di menzionare in pubblico il trattamento inflitto agli omosessuali nella piccola Repubblica della Cecenia che presiede, ad ovest della Russia. E parla ancora meno ai media occidentali. Ma, questo venerdì, il canale HBO Sport è venuto a Grozny per intervistarlo su un argomento che lo appassiona: le arti marziali miste, che servono come allenamento di base agli addestramenti militari ceceni e che lui fa praticare ai suoi figli.

Nel corso della conversazione, il giornalista David Scott ha così posto la questione degli arresti, delle torture e delle esecuzioni degli uomini gay nella regione. Visibilmente infastidito dalla questione, Ramzan Kadyrov ha iniziato a chiedere, in merito al suo interlocutore: “Perché è venuto qui? Qual è l’interesse di queste domande?”

Portateli in Canada”

“È assurdo, noi non abbiamo gente come quella lì”, continua il presidente, riprendendo la linea di difesa delle autorità locali su questa questione. Il seguito della sua risposta fa gelare il sangue nelle vene: “Se vi sono dei gay, portateli in Canada. Per l’amor di Dio, prendeteli affinché non ce ne siano più qui. Per purificare il nostro sangue. Se ce ne sono, prendeteli.”

Di fronte all’insistenza del giornalista, Kadyrov continua: “Essi sono il diavolo. Bisogna sbarazzarsene, non sono degli uomini. Dio li punisce per ciò di cui ci accusano. Dovranno risponderne davanti all’onnipotenza.”

Le persecuzioni sono riprese”

Secondo Igor Kochetkov, direttore dell’ONG Russian LGTB network, le persecuzioni degli omosessuali, che erano cessate durante il ramadan, sarebbero riprese alla fine del mese di giugno.

“Decine di persone ci contattano. Ci dicono che provano ad accusare i gay con delle prove false, di furto con scasso e terrorismo. La stessa cosa che successe a marzo”, quando il giornale russo Novaïa Gazeta aveva rivelato che un centinaio di omosessuali erano stati arrestati ed alcuni giustiziati.

“La Cecenia è molto piccola. Una purga di questa misura non può avere luogo senza l’approvazione della più alto grado dell’esecutivo” ha dichiarato Irina Gordienko, una dei giornalisti di Novaïa Gazeta, venuta a Parigi a fine giugno per ricevere il premio Out d’Or, per questa inchiesta. “è Ramzan Kadyrov che fa le regole. Ha solamente deciso di giustiziare un gruppo. Non pensava che ciò sarebbe stato reso pubblico”. Domenica il suo giornale ha rivelato le esecuzioni sommarie di almeno 27 persone, avvenute una notte di gennaio, da parte delle forze dell’ordine cecene in rappresaglia all'assassinio di un poliziotto.

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