Le strade smarrite di Chicago

Paolo Scarrone
La Mosca Bianca
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3 min readAug 24, 2017

Le periferie di Chicago sono tra i luoghi più pericolosi degli Stati Uniti. Ormai da anni la situazione è sfuggita a qualsiasi tipo di controllo, le sparatorie fanno parte della quotidianità. Un documentario della BBC ci trascina nell’inferno degli hood della Windy City.

Ian Pannel e Darren Conway hanno raccontato per la BBC qualche frammento della situazione delle periferie di Chicago. Ad aiutarli e guidarli è stato il rapper CTC Duwop, veterano dell’Iraq e padre di due figli. Quello che traspare da questo documento-video è una situazione surreale, ai limiti della guerriglia stradale. Come in tante altre città degli Stati Uniti, nella periferia di Chicago ci sono quartieri a maggioranza afro-americana. Sono zone difficili, la povertà è una costante e la fame, la voglia di emergere e quella di andarsene portano molti ragazzi a stretto contatto con la strada dove la vendita di droga e la possibilità di fare soldi facili e veloci sembra essere l’unica soluzione legittima. CTC Duwop come tanti altri ragazzi cerca il suo biglietto d’uscita dal ghetto attraverso la musica rap, che da sempre è il mezzo preferito dai giovani artisti per raccontare difficoltà, disagi e situazioni al limite.

I documentaristi della BBC non tergiversano e da subito ci pongono di fronte ad un dato scioccante: dal 2001 alla data di realizzazione del contenuto (7 Settembre 2016) in Iraq hanno perso la vita 4504 soldati americani, in Afghanistan altri 2384. Sempre dal 2001 a Chicago i morti delle sparatorie sono stati 7916, un numero maggiore dei morti causati dalle due grandi guerre americane in corso, messe insieme. Basti pensare che soltanto durante il weekend del Memorial Day 2016, da Venerdì sera a Lunedì sera le sparatorie sono state 64, sei le persone morte. Questi dati impressionanti sono riportati dal New York Times in un articolo del 4 Giugno 2016, dal titolo “A Weekend In Chicago”. Tenendo presente la praticamente equa divisione della città tra etnie afro-americana, ispanica e bianca, 52 delle 64 vittime di sparatorie erano cittadini neri, 11 ispanici e un bianco.

In questo articolo del Chicago Tribune possiamo vedere le differenze tra il 2016 e il 2017 in termini numerici:

http://www.chicagotribune.com/news/data/ct-shooting-victims-map-charts-htmlstory.html

Duwop ci accompagna per le strade del suo quartiere guidando con la pistola appoggiata sulle gambe. Tutti i giovani ragazzi si fanno riprendere con un arma da fuoco che oltre a un oggetto di difesa diventa un simbolo. Tra gli amici di Duwop conosciamo Bo Deal, anch’egli rapper. Durante il colloquio con Bo salta subito all’occhio come lui ed i suoi amici siano costantemente all’erta, si guardano attorno in continuazione sempre alla ricerca di un possibile pericolo. Improvvisamente, i ragazzi si salutano in modo frettoloso e dopo essere saltati in macchina si allontanano dalla zona, avendo probabilmente capito che la situazione stava facendosi calda.

Per quanto nei videoclip e nei testi delle canzoni di questi artisti siano presenti violenza e senso di appartenenza al ghetto, una costante dei loro discorsi è quella di riuscire a “farcela” e uscire dalle periferie per poter garantire una vita decente alla propria famiglia dal momento che le sparatorie non risparmiano neanche i bambini che giocano nelle strade.

Il documentario si chiude con una scena inattesa e inizialmente di difficile lettura. La voce di CTC Duwop inizia a rompersi, un sorriso amaro e poi le lacrime. L’attitudine da duro scompare improvvisamente e ci mostra il soggetto per quel che è realmente. Un ragazzo stanco e preoccupato per sé e per la sua famiglia, abbandonato dalle istituzioni.

Il Chicago Police Department ha ignorato la richiesta di un’intervista da parte della BBC.

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Paolo Scarrone
La Mosca Bianca

Laureato in lingue e giornalismo, cerco fortuna nel mondo della comunicazione. Granata da legare.