Noi vogliamo un Iphone

Il must have di casa Apple spopola tra i giovani da dieci anni. Tutti ne vogliono uno ma perché?

Emanuele Stulfa
La nuova scuola
3 min readJul 21, 2017

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Dietro allo schermo dei cellulari si nasconde il nostro mondo, un mondo di social, videogames e like nel quale ci muoviamo con una disinvoltura che lascia a bocca aperta le “vecchie” generazioni, quelle delle lettere, delle cabine telefoniche, della TV in bianco e nero e dei dinosauri in cortile.

A noi giovani non basta però uno smartphone qualsiasi, noi vogliamo un iPhone, come dimostra uno studio condotto sugli adolescenti che ha evidenziato che il 74% ne desidera uno e il 67% ne ha già uno.

Dal 2007 sono stati venduti oltre un miliardo di iPhone e ciò spinge a pensare che quella del “melafonino” non sia solo una moda passeggera ma una costante nel rapporto delle persone con la tecnologia.

Perché proprio iPhone?

«I motivi principali della sua straordinaria diffusione potrebbero essere la semplicità di utilizzo, l’estetica pulita ed elegante e la sicurezza del sistema» dice Eugenio Spagnuolo.

Il grande concorrente di Apple è Android che vende sicuramente un maggior numero di dispositivi a un minor prezzo. I dispositivi Android non possono però raggiungere l’iPhone in quelli che sono i suoi punti di forza.

«Mentre Android è un sistema creato da Google che si può adattare con qualche piccola modifica a qualsiasi smartphone, Apple crea un software apposito per i suoi telefoni», aggiunge poi l’esperto.

Steve Jobs, fondatore di Apple

Riguardo a sicurezza e semplicità d’uso si va sul sicuro: sono caratteristiche fondamentali dei dispositivi pensati da Steve Jobs: un iPhone non consente quasi mai a un’app non firmata da Apple di entrare in stretta relazione con il il suo sistema.

Riguardo alla semplicità d’uso, gli iPhone sono maniacalmente testati per limare ogni piccolo possibile errore.

Tali errori non sono però mancati nella storia dell’azienda: iPhone 6 che si rompono in tasca, iPhone 4 che perdono la ricezione se impugnati in modo che Apple definì “sbagliato”. Rimangono comunque nella storia della tecnologia l’invenzione del primo schermo touch sensibile al tocco delle dita e non più a quello di una stilo e il perfezionamento della fotocamera interna per i popolarissimi selfie.

Come usiamo il nostro iPhone?

Per rispondere alla domanda basterebbe una parola: social. La vita dei giovani di oggi è il risultato di un intreccio tra la realtà e la finzione che si cela dietro foto e commenti. E la schermata dei cellulari è piena di icone come Facebook, YouTube, twitter, WhatsApp, Snapchat… perché il telefono è il portale più rapido per accedervi.

Non c’è strumento più semplice di un telefono per girare video e scattare foto e se questi sono anche di buona qualità, come quella che è capace di offrire un iPhone, la soddisfazione è maggiore.

Indubbiamente anche Siri, l’esclusivo assistente vocale degli iPhone è molto amato dai ragazzi, soprattutto in seguito a recenti aggiornamenti che hanno visto questo simpatico personaggio ottenere nuove voci e la possibilità di dare un soprannome a colui che lo utilizza. Tutti hanno giocato almeno una volta con Siri che è preparato a rispondere a qualsiasi domanda, offesa o richiesta: alcune persone passano ore a discutere con la voce che risponde calma ai loro insulti ed è ben felice di eseguire una ricerca online quando non capisce qualcosa. Meno felici siamo noi giovani interlocutori che quando non otteniamo quello che vogliamo dal sistema ci lasciamo andare a una serie di improperi che di solito il povero Siri nemmeno comprende.

I modelli di iPhone dal 2007

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