Il traingolo dell’apprendimento nella scuola che c’è

Lezione frontale o Flipped classroom? Un falso problema

Pietro Alotto
La Scuola Che Non C’é
4 min readFeb 24, 2017

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Recuperiamo il valore dell’ora di lezione (belle le pagine, epurate dal lacanismo, di M. Recalcati), non per veicolare nozioni inutili, ma per arricchire ogni giorno di più la mente di questi ragazzi. Non diamo l’impressione di star loro facendo perdere tempo prezioso, che potrebbero impiegare in modi più fruttuosi.

E’ di questo che bisognerebbe parlare! Se vogliamo ritrovare la “stima” e il “rispetto” dei nostri studenti dobbiamo tornare a proporci come “maestri” (nel senso di modello e guida ) in grado di dirgli/dargli qualcosa che gli tornerà utile nella vita, e che non possono trovare in altri luoghi!!!

Gli studenti vogliono rendere produttive le ore passate in classe. Ma, dal loro punto di vista,” produttivo” significa svolgere il lavoro ordinario, finalizzato allo presentazione degli argomenti su cui poi si svolgeranno le verifiche (orali o scritte). Dopo cinque ore di scuola noi chiediamo a questi ragazzi, che già faticano a studiare due ore di fila, di passare i pomeriggi ad ascoltare video lezioni con annessi appunti e memorizzazione!!!! Perchè dovrebbero farlo? Il “sacrificio” va premiato.

L’obiettivo di un docente dovrebbe essere quello di far rimpiangere ad uno studente l’ora di lezione che si è perso: chissà cosa di bello mi sono perso oggi!

Suscitare attesa, curiosità, voglia di approfondire: di cosa ci parlerà oggi il prof.?; Cosa imparerò oggi? Cavolo! a questo non avevo mai pensato!; Mi piacerebbe saperne di più, ora torno a casa e cerco su internet o vado in biblioteca a cercare il libro ….

La flipped classroom potrebbe aiutare in tutto questo. Perché anche le nozioni sono importanti (non si può ragionare e riflettere sul niente!), ma si possono acquisire anche leggendo manuali o ascoltando una video lezione a casa! Il tempo guadagnato può essere usato in modo produttivo per fare altro: un’attività di progetto; un “incontro” (che brutta parola: lezione da lectio= lettura, un residuo medievale in cui il docente leggeva e commentava/spiegava un testo) con un pensiero, un fatto, un’opinione, una teoria, un libro, un evento, un uomo: un incontro, un’unione momentanea di corpi e soprattutto menti che si scambiano pensieri intorno a qualcosa di significativo!

La Flipped classroom

Quando dobbiamo trattare un argomento del nostro programma, chiediamoci: su quale pensiero, opera, aspetto umano, dottrina, evento posso concentrare l’attenzione dei miei studenti? Cosa potrebbe interessarli? Su cosa varrebbe la pena che riflettessero?

Prepararsi ad un incontro potrebbe diventare divertente e utile anche per noi: ci imporrebbe di riflettere, di soffermarci su aspetti inconsueti della nostra disciplina …

Recuperiamo o curiamo la capacità dell’affabulazione narrativa! Penso a quelle belle lezioni/conferenze di Alessandro Baricco (Mantova lecture’s), in cui partendo da una suggestione, una curiosità, un aneddoto personale, si sviluppa una riflessione sulla vita, sul potere, sul tempo, ecc. . Le informazioni, i fatti non sono importanti, e vengono richiamati in modo veloce ed approssimativo (anche perché sono per lo più conosciuti dagli ascoltatori); il focus è il senso, il valore di quel passo testuale, di quell’evento…

Certo, ciò comporta una conoscenza approfondita e non manualistica di un dato argomento, ed anche un lavoro di rielaborazione delle informazioni che deve essere fatto a monte. Ritrovare il senso perduto delle cose che abbiamo studiato e per il quale ci eravamo innamorati della nostra disciplina. Trasporto amoroso che magari si è affievolito o, peggio, perso nella prosaica e diuturna fatica di esporre, esporre, esporre e spiegare, spiegare spiegare: chi, cosa, come, dove, quando e perché!

È solo dopo che interviene la video lezione. La video lezione serve a formalizzare i concetti, a dare ordine, a strutturare dati e informazioni e a ritornare sui concetti affrontati in classe (ed anche altri, che non si è ritenuto di dover o poter affrontare in classe). La presentazione ordinata dei concetti (con annesse immagini, schemi e mappe) è necessaria per permettere la memorizzazione e la rielaborazione.

La video lezione guardata prima della presentazione in classe, vista dallo studente nel chiuso della propria cameretta è FREDDA, TRISTE (diciamola tutta) NOIOSA!

La compresenza di altre menti e altri corpi durante la lezione in classe, rende quei momenti particolari; si sprigiona un’energia particolare, è come se le menti di ogni singolo studente si arricchissero per il semplice contatto fisico con le altre menti, nello stesso spazio-tempo. Quando riesci a catturare la loro mente, si crea una magia, che permette al Logos di agire: dopo un’ora così nessuno esce dall’incontro così come vi era entrato!

Ma per questo bisogna che l’insegnante sia autorevole. Solo chi ha autorevolezza merita attenzione. E l’autorevolezza non si compra un tanto al chilo e non si acquisisce nei corsi di formazione!

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Pietro Alotto
La Scuola Che Non C’é

Scrivo di scuola, di filosofia, argomentazione, critical thinking e argument mapping (su cui ho scritto l'unico libro pubblicato in Italia).