La settimana pop ⋅ 13

Compendio delle notizie musicali della settimana (23–29 marzo 2015)

• Gli One Direction sono rimasti in quattro. Seguendo un copione che conosciamo bene (mancate apparizioni pubbliche, misteriosi e improvvisi malesseri, presunte divergenze artistiche), Zayn Malik ha lasciato il gruppo. In una nota su Facebook, il cantante spiega che, dopo cinque anni passati in giro per il mondo, vuole riavere un po’ di privacy e cercare di vivere come “un normale 22enne”. Tuttavia, sappiamo che da tempo collabora col produttore Naughty Boy ed è quindi probabile che voglia iniziare una carriera da solista (a sinistra, il consiglio di uno che ci è passato). Secondo Billboard, Zayn rimarrebbe sotto contratto con l’etichetta Syco di Simon Cowell e potrebbe riuscire a negoziare un accordo ancora più vantaggioso. Intanto, la boyband deve ancora due album alla casa discografica e continuerà il tour mondiale in corso.
• Ricordate quando Taylor Swift ha tolto la sua discografia dalle piattaforme streaming perché diceva che non rispettavano gli artisti. Gli album della cantante sono ora disponibili su TIDAL, il servizio di streaming norvegese acquistato qualche settimana fa da Jay-Z per 56 milioni di dollari e già utilizzabile in 31 paesi, Italia compresa. Però l’abbonamento costa 20 euro al mese (il doppio di Spotify e Deezer).

• Eravamo già pronti a seguire un’appassionante battaglia legale come quella dei Gaye vs. Thicke, e invece no. Qualche giorno fa l’Huffington Post francese ha fatto notare una somiglianza tra il nuovo singolo di Mika (“Talk About You”) e “Sarà perché ti amo” dei Ricchi e poveri. Si è subito gridato al plagio, ma bastava controllare i credits. Come si legge in questo screenshot che ho fatto da Vevo, i tre autori originali del brano dell’81 (Farina, Pace ed Enzo Ghinazzi aka PUPO) vengono regolarmente citati. Cos’è più surreale: Mika che plagia i Ricchi e poveri o Mika che paga i diritti d’autore ai Ricchi e poveri?
• E dopo l’anteprima video di Madonna su Snapchat il mese scorso, altri artisti forniscono antipasti musicali su social minori. Questa settimana, Rihanna ha messo “Bitch Better Have My Money” su Dubsmash, mentre Jason Derulo si è buttato su Tinder. Il cantante ha infatti presentato la sua “Want to Want Me” sull’app per trovare la tua anima gemella e cosa fate: swipe a destra o sinistra? (Chi sarà la prima popstar a mettere un’anteprima su Periscope?)
• L’album più venduto in Italia questa settimana è ancora Lorenzo 2015 cc di Jovanotti. Nuove entrate: Mark Knopfler (3), Fabrizio Moro (10), Björk (25), Bobo Rondelli (27), Amara (30), Kendrick Lamar (32). Ebbene sì: in Italia Kendrick Lamar viene battuto da Fabrizio Moro (che entra per la prima volta in top 10 nella sua carriera). Nei singoli, top 3 invariata e tuttora dominata da Ellie Goulding.

In breve:

• Ed Sheeran ha inaugurato la sua etichetta con Warner Music Australia. L’ha chiamata Gingerbread.
• Sono arrivate le scalette delle semifinali dello Eurovision Song Contest 2015. L’Italia voterà nella seconda serata e, volendo, potrà esprimere la sua preferenza per San Marino, Svizzera e Malta.
• È davvero tornato il 1992: il 30 marzo riprende il Karaoke nel pre-serale di Italia 1.
• Le Donatella hanno vinto l’Isola dei famosi.

Guarda una roba

Dopo un anno di assenza, sono tornati gli YouTube Music Awards, ma senza cerimonia (peccato, la prima mi piacque un casino). Hanno solo distribuito 50 premi a tutti gli artisti che vi vengono in mente (più qualche band coreana) e presentato una serie di videoclip inediti fighissimi. Il migliore, manco a dirlo, è quello di FKA twigs. Under the Skin + iamamiwhoami + “Vogue” =

Guarda un’altra roba

Meg va in Islanda nel perfetto video di Uolli per “Imperfezione”.

Ascolta una roba

Riecco Brandon Flowers, con un nuovo singolo anni ’80 e petshopboyesco che supera senza fatica tutto il suo album da solista del 2010.

E infine

Corriere

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