FASCINATION OF PLANTS
di Clara Amodeo, Elisabetta Invernizzi, Cecilia Mussi e Federica Scutari
Sapevate che le piante, oltre ad abbellire gli androni dei condomini, possono essere usate dall’uomo anche per nutrirsi, lavare, curarsi, dipingere, profumarsi e vestirsi? È quello che, dal 18 al 24 maggio, l’Università degli Studi di Milano racconta nel corso di laboratori, workshop, mostre e concerti dedicati alle piante in due luoghi simbolo della natura a Milano, gli orti botanici di Brera e Città Studi. L’occasione è quella del Fascination of Plants Day, la giornata internazionale del Fascino delle Piante, che in molti Paesi del mondo si festeggia il 18 maggio: a Milano, dove la manifestazione si svolge in concomitanza con l’Esposizione Universale, è lo storico edificio di Brera ad aprire l’evento, offrendo ai visitatori un tour dell’orto botanico e un aperitivo.
Nei giorni successivi si avvicendano giornate green dedicate ad appassionati e neofiti: i giorni infrasettimanali sono rivolti a un pubblico di specialisti definito per ciascun evento, mentre il weekend è aperto a una larga platea, composta da famiglie e giovani. Qualche esempio? A insegnanti e studenti delle facoltà di agraria sono rivolti gli incontri del 19, 21 e 22 maggio, quando agli studenti universitari saranno mostrate le prospettive di lavoro nelle diverse aree del settore di parchi e giardini mentre ai docenti delle scuole di vari livelli scolastici verranno illustrate le metodologie di didattica attiva all’interno degli orti botanici. Nel fine settimana del 23 e 24 maggio, invece, sono molti gli eventi aperti a un pubblico più vasto: la mostra “L’ABC dei fiori”, il concerto del gruppo “Meccano and the Green Scientists” e lo spettacolo teatrale “Pranzo nel giardino delle erbe di Shakespeare” a Città Studi e i laboratori creativi di Brera permetteranno alle famiglie di passare una domenica pomeriggio all’aperto, tra bellezze naturali che a Milano non ti aspetti.
Una cascina del ’500 tra via Celoria e via Valvassori Peroni, in zona Città Studi. Cascina Rosa — da Rosales, il nome della famiglia che l’ha costruita — oggi è proprietà dell’Università Statale ed è il centro dell’orto botanico sperimentale che da 14 anni permette a studenti e professori di fare ricerche tra fiori e piante. Nel giardino ci sono cactus e alberi tipici della flora lombarda, così come una sequoia e pioppi di quasi 90 anni. Le piante arrivano da tutto il mondo: dalla Cina all’America, dai deserti alle foreste pluviali. L’orto botanico si trova vicino al dipartimento di Bioscienze e nasce come laboratorio a disposizione degli studenti per i propri esperimenti, ma qui vengono anche studenti di Scienze Naturali, Agraria e Farmacia. Nei 25 mila metri quadri dell’orto, oltre al verde, ci sono anche un lago e un ruscello che ospitano delle piante acquatiche.
Racchiuso tra i palazzi dell’Accademia di Belle Arti di Brera, l’orto Botanico è uno dei più antichi giardini di Milano. Creato per volontà dell’Imperatrice Maria Teresa d’Austria nel ’700, ha conservato fino ad oggi parte del suo impianto storico: molte aiuole, due vasche centrali e un arboreto (area boschiva), per un totale di 5 mila metri quadri. Agli inizi del’900 l’Orto è stato assegnato all’Istituto superiore di agricoltura e poi all’Università Statale che se ne è occupata con un grande restauro terminato nel 2001. Oggi, insieme all’Osservatorio Astronomico di Palazzo Brera, l’orto Botanico è un museo. Nel giardino ci sono piante autoctone, specie rare a rischio di estinzione, piante medicinali e alberi antichi come due Ginkgo Biloba ultracentenari. L’orto, oltre a rappresentare la flora autoctona vuole aprirsi al pubblico, ma non solo a studenti di botanica o biologia, anche a turisti e curiosi.
«Dal 1° maggio al 31 ottobre l’orto Botanico di Brera avrà un orario di apertura prolungato, si potrà visitare anche di domenica e anche di sera. Questo ci permette di accogliere iniziative come il Fascination of Plants Day, uno dei quattro progetti che l’Università Statale ha scelto per partecipare ad Expo». Antonella Testa, responsabile della ricerca dell’Orto Botanico, racconta cosa succederà nel giardino durante l’evento che coinvolgerà non solo Milano, ma anche altre città italiane e straniere. «Qui e all’orto di Cascina Rosa dal 18 al 24 maggio ci saranno mostre, concerti, attività per i bambini, conferenze, spettacoli teatrali. Il tema è promuovere il valore e la ricchezza delle piante nella vita quotidiana: le piante, infatti, ci permettono di cibarci ma anche di vestirci, di ottenere materie prime, cosmetici, medicinali», continua Testa. Da non perdere, un’iniziativa molto speciale: «In pochi sanno che il direttore dell’orto di Brera, Martin Kater, è anche un cantante. Il 23 maggio si esibirà con un gruppo di ricercatori dell’Università al giardino di Cascina Rosa».