A futura memoria, atto secondo …

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Oggi, giovedi 16 aprile 2020, in tempo di “coronavirus”, a distanza di dieci giorni dalla prima memoria, mi accingo a scrivere un secondo post, dopo il primo, scritto qui al link in data 6 aprile.

Chi scrive, mentre si recava in auto in paese dalla sua abitazione nella frazione di Episcopio, in Sarno, per “situazione di necessità”, veniva fermato alle ore 11:40 in via Sarno-Palma, all’altezza dell’ingresso del Cimitero, da una pattuglia di Carabinieri.

Mi sono richiesti i documenti di rito, personali e dell’auto. Li esibisco unitamente alla carta di autocertificazione, come prevista dalla normativa vigente. Il giovane brigadiere, assistito dal suo collega, procede ai dovuti controlli e legge ad alta voce quanto era sul foglio di autocertificazione.

In pochi minuti, mi restituisce i documenti unitamente al foglio di autocertificazione debitamente da lui firmato e datato, mi congeda salutandomi militarmente con grande gentilezza. Prima di riaccendere l’auto e ripartire, gli chiedo il permesso di fare una confessione libera, spontanea e personale.

Faccio loro notare che appena dieci giorni prima, al centro del paese e in una situazione simile, una pattuglia di polizia stradale aveva proceduto a comminarmi un verbale per la somma di 300 euro dopo di aver esibito gli stessi documenti, nonostante le mie contestazioni, come si può leggere al link citato innanzi.

Dopo un rapido e silenzioso scambio di sguardi, i due mi salutano militarmente e mi congedano. Io auguro loro buon lavoro e vado via.

Mi sento davvero fortunato di avere avuto per suocero un Carabiniere di nome Gerardo, Carabiniere e prigioniero di guerra, per non aver voluto collaborare con i tedeschi.

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Antonio Gallo
La vita è tutta un blog: “unideadivita”

Nessuno è stato mai me. Può darsi che io sia il primo. Nobody has been me before. Maybe I’m the first one.