L’anima e il polmone in terapia intensiva in Costa d’Amalfi

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Il Sole 24 Ore

Su “Il Sole 24Ore” di domenica 11 aprile, anno secondo del Covid 19, nella pagina Viaggi 24, Weekend, è apparso l’articolo che vedete qui sopra riprodotto. Il servizio si apre con una citazione del poeta Walt Whitman, uno dei più grandi poeti americani di tutti i tempi, autore di “Foglie d’Erba”, famosa raccolta di poesie pubblicata nel 1855 in occasione del giorno dell’Indipendenza americana, un’opera destinata ad essere considerata come la Bibbia democratica americana.

La redazione del giornale ha scelto questi versi per presentare l’auspicato ritorno alla Natura dopo le tante, continue ed implacabili chiusure, pardon i “lockdown”!, che la stessa è stata costretta ad affrontare e noi, poveri, assediati e prigionieri, villici o cittadini, siamo costretti ancora oggi ad osservare. Dice il poeta Whitman:

“Dammi, odoroso all’alba, un giardino di fiori bellissimi dove io possa camminare indisturbato”.

Al leggere l’articolo, il mio pensiero è andato subito in due diverse, ma convergenti, direzioni, non come nella poesia di Robert FrostLa strada che non presi” che sono divergenti.

Una direzione verso la Valle di Tramonti nella quale, con mia moglie, mi ritrovo ormai da quasi un anno a causa del lockdown, il cosidetto “polmone verde della Costa d’Amalfi”, l’altra, all’interno di essa, quella che dalla strada provinciale, dal Valico di Chiunzi, porta al mare di Maiori.

Ad un certo punto c’è la svolta verso la frazione di Campinola, in direzione di un giardino definito “segreto”, costretto alla chiusura ormai al secondo anno. Un duro “lockdown”, tanto sofferto quanto segreto, come la sua denominazione lo qualifica: Il Giardino Segreto dell’Anima.

Che strana combinazione: l’anima e il polmone rinchiusi su se stessi, per difendersi dall’attacco di un nemico implacabile e misterioso, il Covid 19. In questo tempo in cui fioriscono i glicini, si preparano a nascere le rose, le 500 rose del “Giardino Segreto dell’Anima” tanto care a Enza Telese, Antonio De Marco e a Giancarlo, non possono offrire ai loro visitatori il loro fascino, la loro storia e le tante valenze simboliche che solo in un territorio come questo nella Costa d’Amalfi il visitatore può trovare.

Una Valle ed un Giardino che fanno pensare al Giardino dell’Eden, un luogo dove si riesce a conciliare l’equilibrio e l’incontro tra uomo e natura, da sempre storicamente vere e proprie destinazioni turistiche internazionali da costituire un grande patrimonio culturale che deve essere protetto e deve continuare ad esistere.

Visitare luoghi come questi significa entrare nella storia, nella botanica, nell’architettura ma anche nella gastronomia, nelle tradizioni. Nel “genius loci” si ritrova l’anima e il polmone di una storia che deve continuare a raccontare se stessa, un luogo dove l’Uomo possa continuare a camminare indisturbato come dice il Poeta.

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Antonio Gallo
La vita è tutta un blog: “unideadivita”

Nessuno è stato mai me. Può darsi che io sia il primo. Nobody has been me before. Maybe I’m the first one.