Un’ombra sull’oceano del mondo …

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Foto@angallo

“Se esiste un Paradiso per me, sono sicuro che è dotato di una spiaggia.” Così ha scritto Jimmy Buffett. Non so bene chi sia, ma conta cosa ha pensato ed io con lui. Cammini sulla battigia, quel limite che segna il confine tra la terra e il mare. Non mi stanco mai di farlo, ogni mattina. Uno spettacolo che si ripete, sempre lo stesso, ma mai uguale a quello del giorno prima.

Come la vita del resto. Giorno dopo giorno, ti sembra che siano tutti uguale quei momenti, quelle ore, il sorgere del sole, il colore del mare, il volo degli uccelli, la lontananza delle barche, lo sciabordio delle onde, il colore dell’acqua, il suono del vento, lo scorrere delle nuvole, i colori del cielo, il profumo della sabbia, i sapori del mare.

Il mare, lo chiami mare e ti ricordi che il cugino americano Jimmy lo chiamava “the ocean”. Lui viveva dall’altra parte del mondo, per lui il mare era l’oceano. Stamattina il mare mi sembrava l’oceano.

Un’ombra è calata sia sul mare che sull’oceano. La mascherina sulla roccia segnalava la presenza del nemico. Era da qualche parte, ma non sapevo dove. Un’ombra sull’oceano del mondo …

etimo.it

Sandro Penna, Il mare è tutto azzurro

Il mare è tutto azzurro.
Il mare è tutto calmo.
Nel cuore è quasi un urlo
di gioia. E tutto è calmo.

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Costantino Kavafis, Mare al mattino

Mare al mattino, cielo senza nubi
d’un viola splendido, riva gialla; tutto
grande e bello, fulgido nella luce.
Mi fermerò qui”.

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Rafael Alberti, Il mare

Il mare. Il mare
Il mare. Solo il mare!

Perché mi hai portato, padre,
in città?

Perché mi hai sradicato
dal mare?

Nei sogni la mareggiata
mi tira il cuore.
Se lo vorrebbe portare via.

Padre, perché mi hai portato qui?

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Giorgio Caproni, Albaro

Se al crepuscolo, almeno,
ci fosse, dietro i vetri, il mare…
Amore…
Tremore
in trasparenza…
Se almeno
questo fosse il rumore
del mare…
Non
lo sopporto più il rumore
della storia…
Vento
afono…
Glissando…
Sparire
come il giorno che muore
dietro i vetri…
Il mare…
Il mare in luogo della storia…
Oh, amore.

etimo.it

Avete presente quella immensa distesa blu, bagnata, con delle onde continue che si infrangono senza sosta sulla spiaggia? Quello è l’oceano. Atlantico, Pacifico, Indiano… questi sono i tre bacini oceanici più grandi. Se Colombo non avesse navigato attraverso il blu dell’oceano nel 1492, l’America non sarebbe stata scoperta. Sede di squali, sirene, barche a vela e tsunami, gli oceani ricoprono la maggior parte della superficie terrestre. Puoi usare l’oceano anche per descrivere qualcosa di esteso e senza limiti, come un oceano di fan scalmanati in un concerto rock.

“Raccogli una tazza d’acqua dall’oceano: Lì mi troverai” (Jack Kerouac)

“Così come le onde non possono esistere di per se stesse, ma sono sempre una parte dell’ondeggiante superficie dell’oceano, così io non vivrò mai la mia vita per se stessa, ma sempre nell’esperienza che sta accadendo attorno a me. È una dottrina scomoda che la vera etica sussurra al mio orecchio. Sei felice, essa dice, quindi vieni chiamato a dare molto.” (Albert Scheweitzer)

“Sono andato per tracciare i contorni di un’isola e invece ho scoperto i confini dell’oceano.” (Ludvig Wittgenstein)

“Sì, qual è il più profondo, il più impenetrabile dei due? L’oceano o il cuore umano?” (Lautremont)

“Dio, non servono più le stelle: spegnile una a una. Smantella il sole e imballa la luna. Svuota l’oceano, sradica le piante. Ormai più nulla è importante.”
(ALessandro D’avenia)

“Rifrangiti, scuro e profondo oceano blu, rifrangiti. Diecimila flotte spaziano invano su di te. L’uomo segna la terra con le sue rovine, ma il suo controllo si ferma sulla riva.” (Lord Byron)

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Antonio Gallo
La vita è tutta un blog: “unideadivita”

Nessuno è stato mai me. Può darsi che io sia il primo. Nobody has been me before. Maybe I’m the first one.