Action Bronson sta cambiando la TV con alieni, green screen e tanta erba

Con il suo nuovo programma su Viceland, il rapper ha iniziato una rivoluzione del piccolo schermo, come un novello Mike Bongiorno

Tommaso Tecchi
La Caduta 2016–18

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“Io non guardo la televisione”. Ognuno di voi avrà sicuramente avuto la sfortuna di sentire uscire dalla bocca di qualche conoscente o amico (spero di no) questa frase, che di solito è seguita da cose del tipo “mi informo solo sul web” o “spendo meno ad avere un abbonamento Netflix”. Quest’ultima epoca d’oro delle serie TV sta tenendo occupate tutte le principali produzioni televisive sul doppio fronte cinema/streaming online, e di conseguenza la parte più generalista dei vari palinsesti ha gradualmente perso il suo appeal. Se lo scenario attuale in casa nostra è l’ardua scelta tra guardare I Medici o Il Grande Fratello VIP, questo terreno vergine senza più regole ha invece permesso ad alcune reti statunitensi — Adult Swim (trovate qui un nostro articolo sulla punta di diamante della sua programmazione, The Eric André Show) e Viceland in particolare — di dare libero sfogo a tutte le idee malsane che fino a qualche anno fa avrebbero avuto l’accortezza di tenere nascoste.

Adult Swim è il blocco di programmazione notturno di Cartoon Network USA ed è quindi abbastanza comprensibile il legame tra cartoni animati e contenuti borderline. Oltre alle varie serie che da Homer Simpson in poi hanno potuto liberamente affrontare tutti gli argomenti più scomodi dell’attualità attraverso dei buffi personaggi disegnati, diversi programmi pensati per i bambini hanno oltrepassato la linea in un modo fine e comprensibile solo agli occhi di adulti. I Dinosauri e Leone il cane fifone sono solo i primi due esempi che mi vengono in mente.

The Alchemist

Per quanto riguarda invece Viceland, canale televisivo della rivista canadese Vice, il discorso è diverso. L’obiettivo questa volta è più o meno lo stesso degli articoli che trovate sul loro sito, cioè fare informazione in un modo più moderno, diretto e irriverente. Se talvolta questa ricerca di essere provocatori a tutti i costi ha però oscurato i contenuti stessi degli articoli sulle varie piattaforme di Vice, a febbraio di quest’anno Viceland ha esordito in un modo ancora più convincente, con la tacita promessa di rivoluzionare in modo definitivo il piccolo schermo. Sfido tutte le persone che hanno minacciato di “togliere like” nei commenti sulla pagina Facebook della rivista a non restare a bocca aperta guardando un trailer del genere:

E così, prendendo il posto di History Channel 2, Viceland è sbarcato sulla rete via cavo statunitense (in Canada ha rimpiazzato The Biography Channel, che a giudicare dal nome sembra proprio fosse una noia mortale). Dentro ci si trova un po’ di tutto: dai documentari che in Italia vengono già trasmessi su SkyTG24 a nuovi show decisamente più estremi. Il pezzo forte sono sicuramente i personaggi coinvolti: oltre ad avere come direttore creativo un certo Spike Jonze, il canale può vantare tra i presentatori gente come Action Bronson, Ellen Page, Eddie Huang (il bambino di Fresh Off the Boat) e Michael K. Williams. Mi piace pensare a loro come a dei colleghi di Fabio Fazio e Maria De Filippi. Un altro aspetto molto interessante di questo progetto è l’uso delle nuove tecnologie, sia per quanto riguarda la sezione scientifica di Motherboard che quando si presta ad esperimenti decisamente più nonsense. Tra i principali leitmotiv di Viceland, infine, ci sono ovviamente il cibo e la marijuana. Tutto questo è molto bello ed effettivamente, se l’internet è diventato un pozzo senza fine di meme e contenuti politicamente scorretti, è difficile trovare qualcuno che si sia spinto così oltre attraverso il tubo catodico.

Ok, una trasmissione in cui un giornalista spiega i vantaggi della cannabis non è esattamente la trovata più rivoluzionaria del mondo. Anche se si tratta di qualcosa di più innovativo del documentario Come fare soldi vendendo droga, che Sky ripropone ciclicamente nonostante non c’entri nulla con tutto il resto della sua programmazione. Per fortuna ad alzare definitivamente l’asticella ci ha pensato quest’anno Action Bronson. Il rapper/chef newyorchese di origine albanese ha ripreso il suo programma Fuck That’s Delicious (già da tempo parte dei contenuti web di Vice), ma negli ultimi mesi ha anche avuto carta bianca dalla produzione per portare sul piccolo schermo qualcosa che va decisamente oltre la reality-TV a cui eravamo abituati. Parte del merito va ai vecchi spettatori di History Channel 2, che con l’arrivo di Viceland si sono visti sottrarre una delle poche certezze della loro vita: Ancient Aliens. Tradotto in italiano come Enigmi alieni (in onda su History Channel anche in Italia), la trasmissione è l’equivalente del nostro Mistero: astrologi e altri pseudo-scienziati con accenti e capigliature ridicole collegano svariati eventi storici ad un presunto antico contatto tra forme di vita aliene e il nostro pianeta. Se tutto questo ancora non vi dice niente, Ancient Aliens è il programma che manda in onda quest’uomo.

Simon Rex all’opera sotto gli occhi sempre vigili di Action Bronson

Il caso vuole che Action Bronson sia un fan della trasmissione complottista, a detta sua addirittura il suo show preferito. Così qualche pazzo di Viceland ha buttato lì la proposta di mandare in onda il rapper mentre guarda il programma. Questo però non basta ad attirare un pubblico: si manda in onda Action Bronson mentre guarda il programma con i suoi amici e qualche ospite illustre. Si può ancora fare di meglio: si aggiunge un green screen dietro, principalmente per mostrare il programma originale, ma anche per divertirsi un po’ in fase di montaggio e post produzione. Manca ancora qualcosa: qualche ettogrammo d’erba e il programma è finalmente pronto. Del resto, chi di noi non ha mai passato una serata piovosa chiuso in casa coi suoi amici a fumare e filosofeggiare su qualche programma idiota in TV? Perché non far diventare proprio quel tipo di serata un programma televisivo, dal momento che la gente vuole vedere la realtà e quello che riceve solitamente è un mix semirealistico di talent show, imprese pittoresche a conduzione familiare e gente nuda su una spiaggia o in mezzo alla foresta?

È così che nasce la prima stagione di Traveling the Stars: Action Bronson & Friends Watch Ancient Aliens. Trasmissione ufficialmente a tempo limitato (anche se sarei pronto a scommettere sull’arrivo di un seguito) e composta da 10 episodi. I compagni di merende del rapper, presenti in ogni episodio, sono il collega e connazionale Big Body Bes e i producer The Alchemist e Knxwledge; ma durante la stagione sul divano di Bronson si alternano ospiti come Earl Sweatshirt, Tyler The Creator, Schoolboy Q, Andy Milonakis, Simon Rex, Riff Raff, Eric André, Melissa Etheridge e i wrestler Rob Van Dam e Sabu. Ognuno ha a disposizione tutta l’erba di cui sente il bisogno per godersi al meglio lo show, cartine di ogni dimensione e l’ampia collezione di bong e pipe del padrone di casa. Ci si mette comodi e si guarda la trasmissione, rigorosamente in ciabatte e calzini. Nonostante la parte più divertente per lo spettatore sia vedere l’effetto della marijuana sui protagonisti e sulle loro conversazioni da fattoni, il salotto di Viceland è una sorta di parco giochi per stoner: in ogni momento può arrivare una consegna da qualche ristorante di Los Angeles ad attenuare la fame chimica dei presenti, c’è tempo per massaggi e manicure in diretta e ci sono canestri (con cui Earl ha mostrato il suo immenso talento cestistico), trampolini, chitarre e campionatori. Persino i membri della troupe, che come compiti principali hanno quello di fare su e fumare insieme agli altri durante le pause pubblicitarie, possono diventare da un momento all’altro parte integrante del programma. Il resto si gioca tutto sul green screen tra inceptionism, fotomontaggi, rapimenti UFO e ovviamente Ancient Aliens.

Cosa starà facendo Schoolboy Q in questa GIF?

Lo schermo della TV diventa così uno specchio-caleidoscopio per tutti i millennials (uso questo termine che odio solo perché è il target ufficiale di Viceland) che si rilassano in compagnia: mentre si trovano sul divano a fumare e guardare la televisione possono vedere altre persone che si trovano sul divano a fumare e guardare la televisione, ma quello che c’è sullo sfondo è di fatto quello che i personaggi all’interno dello schermo vedono nello schermo di fronte a loro. What a time to be alive!

Non è ancora chiaro se e quando Viceland arriverà in Italia (in Francia il canale arriverà a fine mese) e quanti spazi — e soprattutto fondi — ci sarebbero eventualmente per delle produzioni originali italiane. Per ora ci possiamo solo limitare a vedere documentari (non meno interessanti) sui campi rom o sullo spaccio in Venezuela, tra una diretta e l’altra di SkyTG24. Non riesco comunque ad immaginarmi un programma in cui Ghali e Charlie Charles bevono codeina mentre guardano l’ultima puntata di Mistero. In ogni caso quella che è in atto è una rivoluzione dello spazio che ci si può ritagliare in televisione, e quindi ci vorrà del tempo prima che venga assimilata totalmente. In questo senso possiamo vedere Action Bronson come una sorta di pioniere, una specie di Mike Bongiorno statunitense, insomma. Del resto, entrambi sono nati a New York e hanno capelli rossi e occhi azzurri.

Se davvero gli alieni ci osservano, probabilmente sono rimasti pure loro affascinati da Traveling the Stars. Potete quindi contattare il vostro compare che non guarda la televisione e dirgli di dare un’occhiata a quello che è cambiato negli ultimi cinque anni, mentre lui stava dormendo a teatro. Però non invitatelo sul vostro divano se volete starvene tranquilli a fumare e guardare qualche cazzata in TV.

Yes!

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