Katana #14 🎎

Katane centriste per elezioni tarocche

Pier Francesco Corvino
La Caduta 2016–18

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Vorrei scrivere due righe sulle amministrative a Trapani, dove la scelta è fra il candidato di centrosinistra e il commissariamento. Il candidato di cdx, infatti, a liste chiuse, è stato arrestato nell’ambito di un’inchiesta per corruzione e traffico di influenze, sorbendosi prima i domiciliari, seguiti da comizi arditi che gli hanno fruttato il più alto numero di preferenze al primo turno, poi da una dichiarazione d’arresto e, infine, dal formale ritiro della propria candidatura. È rimasto il candidato di csx, che, presentandosi al ballottaggio, dovrà necessariamente raggiungere il quorum degli aventi diritto; diversamente la città andrebbe incontro ad un anno di commissariamento. Probabilmente una notizia del genere richiederebbe uno stile raffinato, sottile e preciso, come quello delle Bordin Line di Massimo Bordin, mentre qui dovremo accontentarci, cari miei, di una misera domanda. Chiediamoci, sinceramente, quanto dista la democrazia da un commissariamento? Cioè a dire, vincesse pure il candidato, oppure toccasse al commissario, cosa cambia? Non è difficile da credere che la gestione amministrativa, a prescindere da quali saranno le sorti politiche di Trapani, possa essere simile o, quantomeno, classica: prudente, circostanziata, tesa al consolidamento ecc. E, insomma, anche prendendo la cosa molto seriamente, sembrerà ancora una volta che questa democrazia, questa potentia ordinata dell’elettore, sia in realtà, tuttalpiù, un bel melodramma. Quantunque, vogliamo dire, proprio perché ci pare che fra il democrate e il tecnocrate ci corra poca differenza; proprio perché abbiamo appiattito, ma che dico appiattito, abbiamo pressato, l’idealità democratica sulla pragmatica e sulla casistica degli enti locali, tanto vale provare. Tanto vale farne leggenda di questo passaggio democratico insulso; tanto vale rendere edificante una sorte grigia, dicendo che si può essere devoti alla costituzione, anche se è già tutto scritto; perché se è vero che tutto quello che si farà non si poteva non farlo, anzi si doveva farlo, in politica si potrà sempre stoicamente esclamare — si, ma io l’ho voluto! E tutto questo pure essendo dei placidi e grigi funzionari, di quelli che si asciugano il sudore solo quando nessuno li vede, senza urlare grondanti in piazza, così da sembrare sempre impeccabili e meno brutalmente umani.

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