🎎 Katana #22 — Cry me a river, X Factor 11

Katane commosse per talent show melensi

Tommaso Tecchi
La Caduta 2016–18

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L’undicesima edizione di X Factor Italia è iniziata e abbiamo già avuto modo di vedere parte delle audizioni avvenute quest’estate. Il tavolo dei giudici è composto da due conferme (Manuel Agnelli e Fedez), un ritorno (Mara Maionchi) e una new entry (Levante). Le due possibili combinazioni sono le seguenti: chi guarda al successo commerciale (Mara e Fedez) e chi al talento (Manuel e Levante) / chi è competente (Manuel e Mara) e chi, beh, un po’ meno (Levante e Fedez). In ogni caso, mentre si dice che negli altri paesi il re dei talent show stia lentamente andando incontro al suo declino, in Italia X Factor resta sempre il nostro leisure time preferito tra un servizio sui migranti e un’infinita campagna elettorale.

Guardando queste prime puntate, in attesa di arrivare ai live, mi è sembrato sempre più evidente quanto il programma poggi quasi interamente sul carisma dei suoi giudici, come se le esibizioni dei concorrenti potessero essere sostituite da qualunque altra cosa (uno schermo che manda in onda il Grande Fratello VIP, una prova di cucina, una gara atletica canina ecc.). Le telecamere si perdono negli occhi dei quattro giudicanti, andando a zoomare sempre di più in cerca delle prime lacrime. E finora non c’è stato nemmeno bisogno di impegnarsi tanto: Fedez non ci delude e si concede un piantino ogni 10 minuti di trasmissione; Levante — sarà la voce intensa, lo sguardo fisso e appagato sui candidati, le frasi fatte — ha già fatto capire di essere stata presa per caricare il già insostenibile pathos del programma. Persino Mara, il personaggio più genuinamente divertente del talent, si è fatta scappare qualche lacrima; mentre Manuel si limita a sparare aforismi tipo Rafiki del Re Leone.

In mezzo a questo piagnisteo fuori controllo e alle inutili polemiche sui concorrenti che ritornano dopo essere stati scartati o sui concorrenti già famosi (sti cazzi oh), i nostri giudici commossi stanno aprendo le porte a cani e porci, acclamandoli come il futuro della musica italiana (e invece ciao raga, non vi rivedremo mai più). Ultimo tra i problemi, ma non per importanza, è che in un momento in cui la trap spopola nel bel paese, Fedez si ritrova costretto a segare ogni rapper che gli si presenti davanti. Il motivo? Il sig. Ferragni si è messo contro l’intera scena rap italiana, che lo ha dissato in innumerevoli occasioni, e ormai sarebbe un conflitto di interessi lasciar passare qualunque cover hip hop in italiano.

In confronto a X Factor 11 la nuova stagione di Che Tempo Che Fa è un programma hardcore.

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