Tra Browning e Laughton: due capolavori maledetti restaurati dalla Cineteca di Bologna

Parliamo un po’ di “Freaks” e “The Night of the Hunter”, indimenticati cult recentemente “ritrovati” dalla Cineteca bolognese

4 min readDec 6, 2016

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Ogni anno il progetto Cinema Ritrovato, avviato nel 1992 dalla Cineteca di Bologna, ripropone i grandi classici del cinema proiettandone la versione restaurata dal laboratorio della stessa Cineteca. Quest’anno la rassegna si apre con due cult movie fra i più celebri della storia del cinema: Freaks (1932), il capolavoro “maledetto” di Tod Browning, e The Night of the Hunter (1955) unico film di Charles Laughton. Entrambe sono state riscoperte come pellicole di totale bellezza e altissimo spessore cinematografico, tanto che fra il 1992 e il 1994 vennero scelte per la conservazione nel National film registry della Biblioteca del congresso degli Stati Uniti. In più nel 2003 Freaks compare al terzo posto nella classifica migliori 50 cult movies stilata dalla rivista statunitense Entertainment Weekly; mentre The Night of the Hunter nel 2008 venne definito dai Cahiers du cinèma come il secondo film più bello di tutti i tempi, dopo Citizen Kane di Orson Welles.

Tuttavia, prima si è detto volutamente “riscoperte” perché il successo è arrivato molto tardi rispetto alla loro prima proiezione. Entrambi all’uscita, infatti, sono stati accolti con un giudizio negativo sia dal pubblico che dalla critica , tale da essere relegati per molto tempo nell’oscurità. Nel caso di Freaks, si impose una censura ferrea sulla pellicola. In seguito l’aggettivo “maledetto” venne usato come epiteto ricorrente del film di Browning, da sempre circondato da un’aura di mistero e incubo. Classico del genere macabro, inizialmente fu concepito come l’horror che doveva risollevare le sorti della Metro-Goldwyn-Mayer; ma il film va ben oltre una possibile classificazione nel genere. Ambientato in un circo di freaks ( termine inglese che indica i “fenomeni da baraccone”), disperato inno di una mostruosità innocente contro la crudeltà di una normalità impietosa, è dapprima rinnegato dalla stessa società di produzione e successivamente ne viene vietata la visone in Germania e nel Regno Unito. Eppure il regista non analizza né in maniera compassionevole né elogiativa la vicenda; semplicemente guarda alle creature che popolano la sua opera con sguardo poetico, trattando la storia in maniera che assuma, in certi punti, un aspetto quasi documentaristico. Difatti, anche se la trama di base è la storia dell’amore disperato di Hans, giovane affetto da acondroplasia (particolare forma di nanismo), per la bellissima ma spregevole trapezista Cleopatra, il film si lascia andare spesso a lunghi momenti di descrizione della vita dei freaks che popolano il circo, in modo che le immagini dei loro corpi deformi occupino la maggior parte delle inquadrature. Il film, tra l’altro, deve parte della sua fama al fatto che i personaggi sono freaks veri, e non attori.

Freaks

A seguito della disastrosa reazione del pubblico alla proiezione, Browning dovette eliminare quasi mezz’ora del film: scene andate poi distrutte e che mostravano la violenta sequenza della vendetta dei freaks su Cleopatra e sul suo complice Ercole. Per queste scene molti spettatori si sentirono male e, si dice, una donna incinta ebbe un aborto spontaneo; le porte di Hollywood si chiusero per lui.

Anche se non in modo così drastico, The Night of the Hunter subisce lo stesso destino di iniziale insuccesso. Prima e unica regia di Charles Laughton, leggendario attore inglese, che qui dirige Robert Mitchum nella straordinaria interpretazione di Henry Powell, folle predicatore e misogino assassino, con la scritta LOVE tatuata sulle nocche della mano destra e HATE su quelle della sinistra. Tratto dal romanzo omonimo di Davis Grubb, e distribuito in Italia con il titolo La morte corre sul fiume, il film è un’accusa contro il fanatismo spietato della religione cristiana e contro i falsi profeti. Un noir molto vicino allo stile espressionista, per trovate illuminotecniche e recitazione degli attori, che affonda le sue radici nel racconto infantile e fiabesco.

The Night of the Haunter

Una fiaba oscura i cui archetipi sono incarnati dai due orfani, Henry Powell che incombe su di loro come un “orco” spaventoso, e la rude, ma affettuosa Rachel Cooper, interpretata dalla leggendaria attrice del muto Lilian Gish, nel film incarnazione di una moderna Mamma Oca. Laughton si avvale inoltre della partecipazione di James Agee e della caratterizzante fotografia di Stanley Cortez, eccelsa in questo film e ispirata ai grandi modelli del cinema muto ed in particolare a D.W.Griffith. Esempio dello splendido lavoro di Cortez è l’onirica sequenza dei bambini che, dopo essere riusciti a sfuggire da Powell, si lasciano trasportare sulla barca dalla corrente del fiume.

Sia Freaks che The Night of the Hunter sono stati in programmazione alla Cineteca dal 24 Ottobre fino al 29 Novembre, in lingua originale con sottotitoli in italiano. Il restauro e la proiezione di questi due capolavori sono stati un prezioso dono della Cineteca alla città di Bologna.

A cura di Francesca Orestini

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