The king: Recensione (senza spoiler)

BREVE RIASSUNTO

In questa interpretazione dell’ “Enrico V” di Shakespeare, vediamo un retroscena molto più serio e drammatico dell’opera originale, che rende la rivisitazione interessante e per nulla noiosa. Il racconto si apre con Enrico IV, un usurpatore ossessionato dall’espansione del suo regno, che lo porterà ad una serie di rivolte in terre interne, come Galles e Scozia. Il re. ha 2 figli Hal e Thomas; Hal, il più grande, ha deciso di abbandonare i doveri regi per darsi alla vita mondana, per questo è molto disprezzato a corte. Tommaso invece, per quanto giovanissimo, non vede l’ora di tuffarsi in battaglia, cosa che gli costerà la vita.

Rimasto unico erede, Hal, diventa, nolente, Enrico V re d’Inghilterra.

Sin da subito il nuovo re si dimostra quasi all’antitesi del padre, regnando con magnanimità e giudizio, sedando le rivolte diplomaticamente, anche se sempre in contrasto con la nobiltà, che lo reputa indegno; Il protagonista, capace di tenere testa alle più ostiche e contrarie personalità politiche del regno, riuscirà a superare le difficoltà con astuzia, uscendone indenne.

La sua gioventù ed inesperienza tuttavia, lo faranno cadere vittima di un tranello che lo porterà ad intraprendere una guerra impossibile.

RECENSIONE

David Michôd dà nuovamente dimostrazione di grande capacità, il film si presenta come drammatico che tuttavia bilancia le scene di dialogo e i flussi di coscienza con quelle d’azione, scorrendo bene e seguendo un ritmo costante. La recitazione è ai massimi livelli, con un Robert Pattinson (da vedere in lingua originale) all’apice della sua carriera che ci regala una performance empatica al punto giusto, che ruba la scena al protagonista, Thimoteè Chalamet, il quale mostra una recitazione meno espressiva anche se in parte azzeccata.

Il film incentra l’attenzione sulle relazioni profonde di lealtà ed amicizia, che rendono il significato del film più profondo e meno scontato di un semplice racconto di guerra e reali.