Travel Stories: il lato social di Airbnb

Le Stories lanciate nel mese di maggio sul modello di Instagram, Facebook, Snapchat e Whatsapp sono il primo segnale di un cambiamento “social” dell’app principe negli affitti a breve termine.

Latoquadrato
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4 min readJul 10, 2018

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Una storia condivisa da un viaggiatore sulla sua esperienza in Islanda fatta con Airbnb.

Tempo di vacanze, di partire per un viaggio e di trovare la soluzione di soggiorno che si adatta alle nostre esigenze. Insomma, tempo di scorrere l’app di Airbnb.

L’esperienza d’uso è come sempre estremamente confortevole, ma l’introduzione in primavera delle Travel Stories è un ulteriore segnale della mutazione che sta compiendo il colosso di San Francisco.

Nata nel 2009 come semplice piattaforma di affitto a breve termine di stanze, appartamenti o case, Airbnb è sulla strada per diventare un’agenzia di viaggio sempre più orientata all’aspetto social.

La funzione Travel Stories è ancora in fase di test e per ora è disponibile soltanto su iPhone. Una volta aperta l’app, basta andare su Profilo, selezionare Travel Stories e da lì caricare un massimo di 10 tra foto e video precedentemente acquisiti con la propria fotocamera (comunque modoficabili una volta caricati nell’app 😉).

La sequenza condivisa si potrà poi vedere sia all’interno dell’applicazione sia sul sito 👉 Airbnb/stories.

La prospettiva del racconto non conosce confini.

Per chi ha un iPhone, nella sezione FAQ dell’app ci sono anche i dettagliati consigli di Airbnb su come ottenere delle Travel Stories d’impatto: non far traballare lo smartphone; se si opta per una panoramica, realizzarla molto lentamente; focalizzarsi sugli elementi più significativi del luogo in cui ci si trova; fare riprese in verticale.

E una volta pubblicate, ecco che accanto alle Stories saranno visibili su una mappa i luoghi dove sono state scattate le foto (o girati i mini-video) unitamente a una serie di alloggi/luoghi d’interesse con la stessa geolocalizzazione e storie simili a quella pubblicata.

Ispirare (e convertire) è il mantra di Airbnb

Le Travel Stories sono soltanto l’ultimo tassello in ordine di tempo nel continuo mutamento della piattaforma di Brian Chesky & Co. e un ulteriore tassello aggiunto alla strategia che fa tornare gli utenti sulla piattaforma non solo come consumatori, ma anche come persone in cerca di qualcosa di divertente e che le ispiri.

D’altra parte, la logica social era già nell’aria dal 2016, quando Airbnb integrò l’app con le funzioni Ristoranti ed Esperienze, con quest’ultima suddivisa in varie categorie:

  • Natura
  • Concerti
  • Corsi e laboratori
  • Fare surf
  • Arte
  • Sport
  • Gastronomia
  • Storia
  • Intrattenimento
  • Salute e benessere
  • Musica
  • Per il sociale
  • Vita notturna
C’è solo l’imbarazzo della scelta 😆

Gli eventi diventano così un secondo importante cuore dell’app, con le recensioni sempre a fare la differenza.

Voglia di musica? 🎸 C’è la categoria “Concerti” a venirvi in aiuto.

Collaborare per crescere

Lo spirito di collaborazione con gli utenti e con il territorio è alla base del successo di Airbnb, che anche in Italia sta avvicinandosi a sempre più realtà.

1 — Sotto il profilo delle esperienze da condividere l’esempio arriva da Forlì con l’accordo portato col CNA Forlì-Cesena per la promozione turistica.

2 — In Sardegna invece è stato siglato da sei amministrazioni l’accordo sulla tassa di soggiorno digitale inclusa nel prezzo degli appartamenti che si trovano sul portale americano.

Un impianto social che fa da traino per il futuro

Le Travel Stories hanno aggiunto così una parte di intrattenimento al puro modello di acquisto, comunque da sempre disegnato da Airbnb in modo suadente e piacevole (👏👏👏 al design) e orientato al coinvolgimento totale di chiunque usi l’app.

Un’attenzione verso il pubblico che emerge anche dal progetto Airbnb Citizen che sensibilizza sulle buone pratiche dello home sharing; o nella cura per il dettaglio di funzionalità come la prenotazioni per i gruppi.

Mentre proprio nel corso dell’estate dovrebbe essere lanciato anche un Loyalty Program (programma di fidelizzazione) che consentirebbe di accumulare punti sugli acquisti di eventi e soggiorni per avere sconti su acquisti futuri.

La metamorfosi di Airbnb continua.

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