Foto © fashioncamp.it

Arianna Chieli parla con Amplr

fashion e nuove tecnologie

Mario Romanelli
Le interviste di Amplr
3 min readSep 2, 2013

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Quale è la tua identità digitale?

In rete sono Arianna Chieli. Ho iniziato aprendo una web agency nel 1999, quasi un’altra vita. Ho continuato occupandomi di moda per Corriere.it, coprendo la parte video dedicata alle sfilate per Corriere Tv.
Il mio primo blog è del 2004, collegato al mio sito webwww.ariannachieli.com.
Gestisco Fashionblabla.it dal 2011, ho ideato FashionCamp.it. evento dedicato a fashion e nuove tecnologie.
Nella vita mi occupo di contenuti e di strategie digitali per brand moda e lusso. Mi interessando soprattutto i percorsi di storytelling digitale, senza dimenticare gli eventi, perchè le persone hanno bisogno di guardarsi in faccia.

Come utilizzi la rete?

Sono always on. Tablet, cellulare, computer. Fin troppo. Difatti ultimamente ho imparato a prendermi del tempo per staccare. Ne ho bisogno per ricaricare le pile, per scambiare dal vivo con gli altri. Per dilatare i tempi. Per vivere in maniera più sana. Per fare esperienze.

Senza esperienze non ho niente da dire. E non ho voglia di parlare a vuoto.

Quali contenuti leggi in rete?

Leggo online le news, mi aggiorno su twitter. Quando devo scrivere articoli di approfondimento o preparare interviste complesse uso la rete come un’enciclopedia, in maniera didascalica. Seguo alcuni blog, non moltissimi. Mi faccio rapire da pinterest per il potere delle immagini. Non leggo libri su tablet. Quello è un piacere che mi riservo su carta.

Quale è il tuo rapporto con il mondo dei blogger?

La domanda è complessa. Sono d’accordo con Valentina Grispo.
Non è che perché uno apre un blog che diventa sistematicamente un blogger. Credo che alla base ci sia il bisogno e la voglia da parte di chi scrive di avere qualcosa da dire ed essere capace di dirlo, cioè di scriverlo o fotografarlo o renderlo un video fruibile di qualità. Non tutti sono capaci. Sono affranta dal livello zero della lingua italiana che spesso caratterizza i blog di moda. Ma nella quantità certe volte si trova anche la qualità. Credo comunque che nei prossimi anni,mesi e giorni ci sarà una selezione naturale.

Blogger o giornalista… Quale profilo deve avere chi vuole occuparsi di scrivere contenuti per l’online?

Non importa la classificazione. Mi sembra fondamentale invece che abbia qualcosa da dire e che trovi le parole per esprimerlo.

In rete ci sono tanti contenuti, tu come riconosci la qualità di ciò che leggi?

Diciamo pure che la prima discrimine è la sintassi. Se inizio a leggere un contenuto e incappo in errori di ortografia mi passa la poesia e smetto. Poi ho bisogno di una corretta formattizzazione e ovviamente di un punto di vista che mi regali qualcosa. Un’emozione, un’informazione, un servizio

Quanto è importante per te il livello qualitativo dei tuoi contenuti? Quale peso hanno qualità e quantità nei tuoi contenuti?

Provo a scrivere post di qualità. Non sempre sono soddisfatta, ma ci perdo tempo. Credo che mi legge, sia su fashionblabla che nei blog che gestisco per altri brand, si meriti un linguaggio chiaro, un’informazione lineare e comprensibile e delle buone immagini.

Non sempre è premiante a livello di numeri. Scrivere in maniera troppo articolata o approfondire troppo significa richiedere al lettore uno sforzo che non sempre ha voglia di fare, specialmente su argomenti frivoli come quelli che tratto io. Frivoli per dire, ovviamente.

Ultima domanda consigliaci qualche amico da intervistare?

Lucia Del Pasqua

Arianna Chieli

www.ariannachieli.com

Italian fashion journalist Fashionblabla & Corriere.it.
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