Giovanna Gallo e la scrittura per il web

Mario Romanelli
Le interviste di Amplr
4 min readAug 29, 2013

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Incontriamo oggi Giovanna Gallo, alla quale chiediamo subito quale è la tua identità digitale?

Sono una Social Media Consultant e Digital PR freelance, ma ho fatto capolino sul web nel 2005 come blogger e da allora ho ottimizzato il mio stile per far sì che diventasse una professione. Nella scrittura bisogna essere versatili, per questo dal 2010 collaboro anche con magazine cartacei e online, con uno stile prettamente giornalistico. Il mio blog giovannagallo.it rimane il luogo in cui posso esprimere me stessa: dalle rubriche dedicate alle donne ad alto contenuto ironico ho tratto il mio primo libro, l’ebook “Eroine Multitasking – Piccolo Manuale di sopravvivenza per donne incasinate (EmmaBooks, si compra su Amazon). Più che una specialista in un campo preciso – beauty, fashion, food – mi ritengo un’addetta ai lavori che ama scrivere, e ha trasformato questa passione in un lavoro, con un’opinione praticamente su tutto.

Come utilizzi la rete?

Non posso fare a meno di twittare o instagrammare almeno un paio di immagini al giorno. Lavorando sul web è fondamentale secondo me avere un’identità digitale, oltre che un’autorità, che poi puoi “rivendere” ai clienti, o che puoi utilizzare come vetrina. Per me Facebook, Twitter e Instagram (dove mi trovate come @gioska23) sono uno spazio in cui posso raccontare quello che faccio, quello che sono e promuovere il mio lavoro. Non ne faccio a meno anche quando potrei, perché mi piace proprio: è un divertimento, oltre che una professione.

Quali contenuti leggi in rete?

Leggo molto in inglese: mi occupo di serie tv e tecnologia per alcuni magazine e le fonti internazionali sono quelle più “calde”. Faccio rassegna stampa ogni mattina per informarmi su quello che accade, e uso delle app sullo smartphone in cui ho già salvato tutti gli url che visito di solito, così ho tutto ottimizzato. Per le news meno importanti invece, mi lascio guidare da Facebook, o da Twitter, nel senso che se qualche mio contatto condivide una notizia che attira la mia attenzione, clicco e leggo senza problemi.

Quale è il tuo rapporto con il mondo dei blogger?

Essendo una blogger della prima ora, nel senso che c’ero quando ancora non eravamo minimamente considerati, sono orgogliosa di far parte di questa categoria. Anche se scrivo per “la concorrenza”, se così posso chiamare (ironicamente) il mondo della carta stampata, sul web respiro una libertà di stile e d’opinione che non trovo da nessun altra parte. Quella del blogging è una nicchia in cui tutti si conoscono e, come accade in un paese di provincia, nascono amicizie, antipatie e rivalità. Presumo che questo dipenda più dal fatto che il blogger è prima di tutto una persona con le sue preferenze e personalità che una figura professionale.

Blogger o giornalista… Quale profilo deve avere chi vuole occuparsi di scrivere contenuti per l’online?

Innanzitutto, deve saper scrivere. Mi ripeterò, ma se non conosci l’uso corretto delle virgole e i puntini sospensivi sono i tuoi migliori amici, i congiuntivi sono sconosciuti e scrivi frasi da seconda elementare, non mi esporrei a scrivere, sul web o altrove. Ci vuole molta versatilità: ogni blogger ha un suo stile, che però deve adeguare al magazine/giornale per cui scrive e spesso sta proprio nella capacità di cambiare tono e approccio di scrittura che sta la bravura di un web writer.

In rete ci sono tanti contenuti, tu come riconosci la qualità di ciò che leggi?

Per me è fondamentale la conoscenza dell’italiano e della punteggiatura. E’ una “perfezionismo” che pretendo anche da me stessa e che noto in chi leggo. Poi viene lo stile: se ne trovo uno accattivante, posso anche leggere di argomenti di cui non mi importa nulla, continuo per il gusto di leggere.
Il top è quando trovo articoli o riflessioni che avrei voluto scrivere io, proprio con quelle parole: mi scatta un meccanismo di ammirazione “letteraria” che per me rappresenta davvero il massimo della stima tra colleghi.

Quanto è importante per te il livello qualitativo dei tuoi contenuti? Quale peso hanno qualità e quantità nei tuoi contenuti?

Io so fare solo una cosa: scrivere. Non so se bene, o male, ma questo è quello che ho scelto di fare nella vita e sono così fortunata da esserci riuscita. Non so se quello che scrivo è qualitativamente alto, occupandomi prevalentemente di costume e news leggere e usando come spunto l’ironia e la vita quotidiana (specialmente sul mio blog o sui miei canali social), ma so che lo faccio sempre al massimo delle mie possibilità. Preferisco scrivere meno ma con voglia e ispirazione, che scrivere centinaia di articoli svogliatamente: certe cose un lettore le nota. Ma prima di tutto, lo noto io!

Giovanna Gallo Blogger&giornalista di costume su Cosmopolitan.it, SMM e PR freelance. Quando non parlo scrivo, o mangio. Calabra con 3 -b, regina della fuffa

Ho scritto un e-book per Emmabooks che si chiama Eroine Multitasking – piccolo manuale di sopravvivenza per donne incasinate (Emmabooks) che fa molto ridere e se vi piace il blog non avete scuse per non comprarlo: lo trovate su Bookrepublic

Per mangiare faccio la Digital PR e la consulente di Social Media Marketing freelance: su Linkedin un portfolio che non trovo mai il tempo di aggiornare

Per hobby e passione scrivo da 3 anni su Tustyle di Lavoro Precario e da Novembre sono redattrice fissa di Cosmopolitan.it nella sezione Sex&Love. In pratica vi racconto come fare felice il vostro uomo senza pronunciare mai la parola adeguata.

Tutti i giorni mi trovi su Leonardo.it a parlare delle 18 serie tv che seguo contemporaneamente e di tutte quelle che mi potrei seguire se non avessi una vita sociale.

Tutte le settimane mi trovi su Bigodino a parlare di SocialMediafuffa e TECH.

http://www.giovannagallo.it

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