Oceano mare

di Alessandro Baricco 

Giordano
Recensioni in italiano.
2 min readSep 25, 2013

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Quando leggo queste parole trovo la serenità e la completezza:

Soffia come sempre il vento da nord e la donna si stringe nel suo mantello viola.
— Plasson, sono giorni e giorni che lavorate quaggiù. Cosa vi portate in giro a fare
tutti quei colori se non avete il coraggio di usarli?
Questo sembra risvegliarlo. Questo l’ha colpito. Si gira a osservare il volto della
donna. E quando parla non è per rispondere.
— Vi prego, non muovetevi —, dice.
Poi avvicina il pennello al volto della donna, esita un attimo, lo appoggia sulle sue
labbra e lentamente lo fa scorrere da un angolo all’altro della bocca. Le setole si
tingono di rosso carminio. Lui le guarda, le immerge appena nell’acqua, e rialza lo
sguardo verso il mare. Sulle labbra della donna rimane l’ombra di un sapore che la
costringe a pensare “acqua di mare, quest’uomo dipinge il mare con il mare” — ed è un
pensiero che dà i brividi.
Lei si è già voltata da tempo, e già sta rimisurando l’immensa spiaggia con il
matematico rosario dei suoi passi, quando il vento passa sulla tela ad asciugare uno
sbuffo di luce rosea, nudo a galleggiare nel bianco. Si potrebbe stare ore a guardare
quel mare, e quel cielo, e tutto quanto, ma non si potrebbe trovare nulla di quel
colore. Nulla che si possa vedere.
La marea, da quelle parti, sale prima che arrivi il buio. Poco prima. L’acqua
circonda l’uomo e il suo cavalletto, se li piglia, adagio ma con precisione, restano lì,
l’uno e l’altro, impassibili, come un’isola in miniatura, o un relitto a due teste.
Plasson, il pittore.
Viene a prenderselo, ogni sera, una barchetta, poco prima del tramonto, che
l’acqua gli è già arrivata al cuore. È così che vuole, lui. Sale sulla barchetta, ci carica
il cavalletto e tutto, e si lascia riportare a casa.
La sentinella se ne va. Il suo dovere è finito. Scampato pericolo. Si spegne nel
tramonto l’icona che ancora una volta non è riuscita a diventare sacra. Tutto per
quell’ometto e i suoi pennelli. E ora che se n’è andato, non c’è più tempo. Il buio
sospende tutto. Non c’è nulla che possa, nel buio, diventare vero.

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Giordano
Recensioni in italiano.

Bergamasco, non amo né il verde né la secessione. Pallavolista. Leggo, penso e scrivo. Sociologia in UniTn. 20 primavere alle spalle. Ignoro chi non rispetta