Fragile come il cemento

Ugo Ciracì
Le Storie Brevi
Published in
2 min readSep 6, 2020

L’hai mai sentito il ruggito dei leoni? Il diavolo del traffico e le bestemmie dei pedoni? E l’hai mai visto il disagio dei signori, gli anziani lenti che attraversano i rumori e nella testa vivono paure, mani tremanti rosicchiate dai timori?

Credit: Il Riformista. Ponte Morandi.

Giganti inghiottono chilometri di strada, restano a galla su piramidi di aria, tra colli lunghi di cemento, barriere alte, scogli e raffiche di vento, vecchi piloni stretti dall’acciaio, ruggine, asfalto, sangue, cemento.
Genova in fondo, barche e vele, mare e moli, porti e camalli, vecchi portoni, padri soli, palazzi e caruggi, budelli e campane.

Urla il barrito di un mostro spezzato dal tempo. Piega le gambe, rovina sulle storia degli altri. Si accascia e piange. Mastica uomini, brucia le gole, impreca la vita, si spiaggia e muore.

Genova ha sguardo infinito, osserva il tempo lontano, tra passato e futuro è passaggio per Giano. Genova capisce le angherie del mare, Genova madre di tutte le rotte, salsedine sulle sue bocche, viaggiatore dei mondi, grasse mani dei mozzi, acque di seppie e di polpi. Genova città di vento, Genova fragile come il cemento.

Prende il bastone quel vecchio pescatore, passa sull’asfalto nel silenzio.
Oggi nessuno sbraita, nessun leone. Oggi la vita tace, ruggisce dentro la rabbia e sussurra dentro il timore.

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Ugo Ciracì
Le Storie Brevi

“Once you figure this out, young Bill, you will be well on your way toward understanding the Three Ways” From: Kim, Gene. “The Phoenix Project“