Il gigante di roccia

Rubrica dei fuochi di paglia

Alessandro Giovanazzi
Learning Diaries
Published in
3 min readMar 16, 2022

--

Secoli fa, o forse millenni fa, in una valle sperduta al nord, esisteva una grande vallata verde. Non si trattava di una valle fredda, anche se a nord. Al contrario. Era bella e confortevole, lunga e maestosa. Piuttosto larga anche, con alcuni spuntoni di roccia qua e là. Di primavera si ricopriva di verde e di fiori e i ruscelli scorrevano lungo tutti i declivi molto tranquilli. Gli uomini non frequentavano molto quella valle perchè era abitata da un gigantesco gigante di roccia.

Se ne stava seduto perlopiù a osservare la valle, le nuvole e il cielo. Ogni tanto aggrottava le sue grandi ciglia di pietra, lunghe circa cinque metri e larghe almeno uno. Quando si alzava per andare a bere l’acqua al fiume in mezzo alla valle si muoveva lentamente; e con attenzione. Non avrebbe mai voluto fare del male a nessun animale ed era sempre molto cauto. Camminava quasi sempre in punta di piedi, in modo quasi buffo, proprio per questa sua attenzione. E questa cosa in realtà era ricambiata, ma non dagli uomini. Dagli animali. Le mucche, gli uccelli, le volpi e i conigli della valle vivevano sereni all’ombra del grande gigante e lo lasciavano tranquillo e non scappavano quando lo vedevano. Non si curavano né della grandezza, né della dura scorza, né del colore grigio, che forse poteva comunicare freddezza. Ne apprezzavano in particolare la gentilezza e gli occhi buoni.

La migliore amica del grande gigante era una scoiattola. Piccola e vivace. Era l’unica a cui il gigante permetteva di salire sopra. Spesso lei gli saliva sulla spalla e passavano le giornate a chiacchierare. Lui era felice di avere la sua compagnia, gli piaceva raccontargli dei luoghi lontani in cui aveva viaggiato, dei grandi mostri che aveva conosciuto, dei paesaggi che aveva scoperto e lasciato. Lei invece gli raccontava della vita di tutti i giorni, degli amici scoiattoli e di come andava a scuola. Spesso saliva sul palmo della mano di lui e chiacchieravano del più e del meno per ore.

Un giorno il gigante si svegliò e si stupì di non trovarla già pronta. Lentamente e maestoso si sollevo e vide che la vallata era attraversato da una grande fila di uomini e donne. Si chiese chi fossero e cosa ci facessero lì. Da una parte si spaventò. Chissà se quelle persone potevano costituire un pericolo per gli animali della valle. Dall’altra desiderava così tanto poter incontrare qualcuno con cui chiacchierare. Da così tanto tempo non viaggiava e desiderava poter costruire un legame.

Poche ore dopo le prime persone della carovana arrivarono al cospetto del gigante. Prima fra loro una bellissima ragazza, bionda e con gli occhi verdi. Guardava dritto negli occhi i grandi e profondi occhi grigi del gigante. In entrambi fu subito un fremito.

Dall’albero vicino la scoiattola guardava.

I suo occhi si riempirono di lacrime.

Dedicato a Giulio

--

--

Alessandro Giovanazzi
Learning Diaries

I am inspired by the idea of designing and coordinating innovative teaching and learning projects that promote people’s growth in study and work.