Abbasso la carta

Io amo i libri. Ma non li voglio più

Giulia Blasi
Leggere oggi
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3 min readJul 7, 2016

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L’ultima volta in cui sono stata a Londra, che era pochi giorni prima che Londra votasse per rimanere nell’Unione Europea mentre tutto il resto dell’Inghilterra se ne voleva andare, ho fatto quello che faccio sempre quando vado a Londra: che non è mangiare molte schifezze fritte, anche se quelle non me le sono fatte mancare, ma entrare in una o più di quelle gigantesche e meravigliose librerie e farmi venire la Sindrome di Stendhal davanti alla quantità di libri che potevo comprare. Ne ho portati a casa solo quattro, ma la quantità di copertine che ho fotografato per poi comprarmi gli e-book supera di parecchio quelli effettivamente acquistati.

Fra i tomi che ho infilato in valigia c’è anche Stiletto di Daniel O’Malley, che ho aspettato parecchio: è il seguito di The Rook (uscito in Italia come La Regina, titolo che definire fuorviante è poco, ma pazienza), una delle cose migliori che ho letto negli ultimi mesi, un incrocio fra i Monty Python e X-Files. Fantascienza, cospirazioni e rideroni. Vabbe’, comunque Stiletto è lungo poco meno di 600 pagine, il che non è affatto un problema finché non provi a leggertelo a letto, come faccio io d’abitudine.

E a pancia in su no, perché non riesco a leggere le ultime righe. E sul fianco no, perché non riesco a girare le pagine. Leggere Stiletto su carta invece che sul mio fidato Kindle Paperwhite pone problemi logistici e anche un po’ ortopedici. Per non parlare del peso: me lo sono portato dietro in un breve viaggio, accidenti a me e a quanto mi piace leggere, e la mia schiena ancora mi maledice.

Amici che difendete la carta in quanto oggetto bellissimo, sappiate che vi capisco: non è che una svenga in libreria così, a caso. Il file non ti fa lo stesso effetto. La mia Wishlist di Amazon non mi provoca esplosioni di gioia, al massimo ansia perché non riuscirò mai a esaurirla. Però quando si arriva al dunque, per me la lettura digitale rappresenta un miglioramento su tutta la linea. Non perdi mai il segno, pesa sempre uguale, se ti sembra di ricordare una cosa venti o cinquanta pagine prima ma non sei sicura puoi fare una ricerca testuale, e se sei in vacanza e finisci i libri — non mi succederà mai, ma metti che — apri la lista desideri e fai shopping. Ti basta una connessione. Sì, istigo al consumismo culturale, e allora? Datemi torto.

I libri che ho comprato me li leggerò tutti in quest’estate che sembra già troppo corta (soprattutto se nella tua lista, cartaceo anche quello, c’è La scuola cattolica di Edoardo Albinati). Ma quando li avrò finiti ricomincerò con il digitale, e sarà un sollievo. Il luddismo lo lascio a quelli a cui piace stare scomodi, fate pure, davvero.

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Giulia Blasi
Leggere oggi

Writer, teacher, public speaker, in that order. Nerd when it wasn’t cool. Bookworm.