Tango diverso

Dabliu
Fuori!
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2 min readMar 13, 2017

Lo scorso finesettimana, parlando con mia nonna, ho scoperto che “La patata bollente” fu girato in larga parte al Portuense, nel condominio di fronte al palazzo nel quale ha vissuto per quasi 50 anni. Incuriosito per il set, che lei mi raccontava aver visto in prima persona, sono andato a ricercarmi il film, che mai avevo visto per intero, e mi son frullate in mente un po’ di cose:

  • Ironia amara, comicità, equivoco, triangolo. In credibilmente, per molti aspetti, è un film da Ozpetek prima di Ozpetek.
  • La scena in cui Claudio tenta il suicidio mettendo la testa nel forno mi ha bloccato lo stomaco. Il film è del 1979 e, solo quattro anni dopo, Mario Mieli si sarebbe ucciso esattamente nello stesso modo.
  • Oggi non vivremo gli stessi imbarazzi del PCI ma, rapportando tutto ai tempi, dopo quarant’anni la sinistra non ha risolto i suoi problemi coi froci e non ha mai imparato a rapportarsi con noi. E, direi, viceversa.
  • Sono passati quarant’anni, ma non appena qualcuno di noi si azzarda a ballare in piazza un tango diverso mettendo in atto una qualsiasi azione di uscita, anche minima, dal seminato della tanto decantata “normalità”, viene ancora ricoperto di insulti. Solo che, come già hanno dimostrato ampiamente di saper fare, dopo quarant’anni i gay e le lesbiche sono riusciti nell’arduo compito di sostituirsi ai comunisti omofobi degli anni ’70. Chi l’avrebbe mai detto, vero?
  • Porcaccia la vaccaccia: quanto era bello Massimo Ranieri da giovane?

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