L’assolata bellezza dei corsari.

Contro le navi delle ONG, ecco il Decreto-legge 53 del 14 giugno 2019 — Disposizioni urgenti in materia di ordine e sicurezza pubblica: «Il Ministro dell’Interno […] può limitare o vietare l’ingresso, il transito o la sosta di navi nel mare territoriale […]. In caso di violazione del divieto di ingresso, transito o sosta in acque territoriali italiane, notificato al comandante e, ove possibile, all’armatore e al proprietario della nave, si applica a ciascuno di essi, salve le sanzioni penali quando il fatto costituisce reato, la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 10.000 a euro 50.000. In caso di reiterazione commessa con l’utilizzo della medesima nave, si applica altresì la sanzione accessoria della confisca della nave, procedendo immediatamente a sequestro cautelare».

Contro le navi delle ONG, proposto dal Governo, firmato dal Presidente della Repubblica, in vigore da alcuni giorni. E da alcuni giorni applicato per tenere al largo la Sea Watch 3, ferma a 16 miglia da Lampedusa, che pendola — come si dice in gergo marinaro — con a bordo i 52 migranti salvati a largo delle coste della Libia.

Raccogliere naufraghi — non potendo diventare reato penale perché violerebbe tutto il diritto del mare e le convenzioni internazionali di navigazione — diviene reato amministrativo, per il quale comminare una multa.

Allora? Pagheremo le multe! Allestiremo altre navi!

Mompracem è luogo dell’anima, dimora dei gesti antichi di Antigone, isola tentacolare innervata nella terraferma del restare umani.

Foucault raccontava le navi come eterotopie per eccellenza: «Le civiltà senza navi sono come i bambini i cui genitori non hanno un letto matrimoniale sul quale poter giocare. I loro sogni allora si inaridiscono, lo spionaggio si sostituisce all’avventura, e lo squallore della polizia prende il posto dell’assolata bellezza dei corsari».

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Antonio Viesti
Libretto per le giustificazioni delle assenze e dei ritardi

Sono nato vicino ad un passaggio a livello. Conosco i percorsi delle autolinee urbane. Di solito dormo nel posto più vicino alla porta.