5 Errori da evitare nel Social Media Marketing

Carmen Laterza
Libroza
Published in
9 min readSep 21, 2016

Abbiamo già parlato in altre occasioni di Social Media Marketing e in particolare di come promuovere un libro sui Social Network.

Oggi però voglio metterti in guardia da alcuni errori che purtroppo vedo spesso commettere dagli autori che cercano di promuovere i propri libri e che invece possono rivelarsi fatali.

Un approccio troppo invadente e aggressivo, infatti, può portare gli utenti infastiditi a lasciare feedback negativi su di te senza nemmeno avere letto il tuo libro. Dunque una campagna promozionale sbagliata sui Social non rischia solo di essere inutile, ma può perfino essere dannosa per la tua reputazione.

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Alcuni esempi di promozione editoriale sbagliata sui Social Media

Ecco alcuni esempi esplicativi.

L’altro giorno ho ricevuto un messaggio su Facebook da parte di uno sconosciuto che diceva così:

Ciao, sono uno scrittore emergente e indipendente che cerca di far conoscere la propria opera. Se ti fa piacere vai sulla mia bacheca dove trovi tutte le informazioni sul libro ****[titolo libro]. Se vorrai potrai scaricarlo o contattarmi per inviarti il cartaceo con dedica.

Bene, io non so nemmeno chi è costui e lui invece generosamente, senza che io abbia chiesto nulla, già mi pensa ed è pronto a scrivermi una dedica sul frontespizio del suo libro!

Un altro mi ha scritto:

Ciao, se mi dai un tuo indirizzo email ti invierei subito il mio libro per rischiarare la tua giornata!

Ah, be’, allora… Se ci pensi tu a rischiarare la mia giornata, io sono a posto. 😉

E bada bene che si trattava, come nel primo caso, di un tizio a me perfettamente sconosciuto.

Ma il bello deve ancora venire.

Leggi quest’altro esempio:

Ciao! Ma come… non hai ancora avuto modo di leggere il mio libro? Scaricalo qui [segue link di Amazon]

Eh, no, carissimo chi-diavolo-ti-conosce, non solo non ho avuto modo di leggere il tuo capolavoro, ma non ho nemmeno avuto voglia e nemmeno ce l’avrò mai, visto il tuo approccio invadente e presuntuoso!

A questo punto potresti pensare che è tutta colpa di Facebook, che lì girano senza guinzaglio molti sbandati che non sanno come si fa promozione editoriale e che — a dirla tutta — non sanno nemmeno quali sono le basi della netiquette, ma che per il solo fatto di essere lì, a sfogliare pagine e profili altrui pensano di poter spargere ovunque la loro buona novella. Ma — potresti pensare — il problema è solo di Facebook perché in fondo è il Social Network più diffuso in Italia e molti (la maggior parte?) di coloro che lo usano lo fanno “a caso” (e mi limito a dire “a caso”!)

Non è così. Purtroppo il malcostume dilaga e non ha infettato solo Facebook.

Solo pochi giorni fa un autore a me sconosciuto, trovando la mia email sulle pagine del mio sito e vedendo che mi occupo di Self Publishing, ha pensato bene di inserire il mio indirizzo nella sua mailing list e di inviarmi una sua preziosissima newsletter in cui proponeva l’imperdibilissima offerta di comprare il suo bellissimo libro, sollecitando l’acquisto con la promessa di devolvere una piccola parte dei suoi proventi alle popolazioni colpite dal recente terremoto.

Anche ipotizzando la non conoscenza delle leggi sulla Privacy, ammettendo (a fatica!) la bontà delle sue intenzioni e sforzandomi di non vedere in questa mossa una strumentalizzazione del dolore altrui, tuttavia l’aspirante autore ha dimostrato di non aver compreso affatto quali sono le regole di base del Book Marketing.

Così, quando gli ho risposto dicendo che:

  • inserire il mio indirizzo nella sua mailing list senza il mio consenso era SPAM,
  • che inviare una newsletter commerciale non richiesta era SPAM

e che pertanto

  • mi ero immediatamente disiscritta dalla sua lista,
  • avevo indicato al mio server di posta il suo indirizzo come non attendibile, in modo che ogni sua email futura fosse automaticamente cestinata
  • e soprattutto che, a fronte di nuove violazioni del Codice sulla Privacy, avrei segnalato il suo nominativo al Garante

si è perfino offeso.

Poverino.

Cosa significa fare Social Media Marketing

Questi sono solo alcuni dei messaggi che ricevo, e che puntualmente cestino, per farti capire attraverso esempi pratici cosa non funziona nel Social Media Marketing.

I Social Media sono uno strumento di comunicazione molto diverso dalla televisione o dalla radio, perché si basano sul concetto di socialità e sulla condivisione di informazioni.

Per questo, per sfruttare i canali Social e trarne degli effettivi vantaggi, bisogna inserirsi al loro interno secondo un approccio diverso.

Nei Social Media puoi trovare persone che condividono le tue stesse passioni, entrare in contatto con loro, conoscerle e farti conoscere, presentandoti anche in veste di autore, ma sempre in modo gentile ed educato, mai aggressivo o insistente.

Fare promozione editoriale sui Social non significa vendere in modo diretto, né fare pubblicità aggressiva e insistente.

Fare Social Media Marketing significa essere presente nei luoghi di aggregazione dei tuoi potenziali lettori.

Chiunque voglia vendere un prodotto, infati, deve andare dove si trovano i suoi potenziali clienti. Questa è la regola base di ogni tipo di marketing, per ogni tipo di prodotto.

Per te che sei un autore il tuo libro è il tuo libro quindi devi andare là dove si incontrano e si aggregano i lettori.

Oggi le persone si aggregano sui Social Media, ma non lo fanno per cercare prodotti, bensì per divertirsi, per condividere, per cercare informazioni.

Se sei uno scrittore i tuoi potenziali lettori sono sicuramente alla ricerca di un libro da leggere, ma il tuo obiettivo non è quello di presentare il tuo libro in modo secco e insistente, bensì quello di entrare in comunicazione con loro per creare una relazione.

5 errori da evitare nel Social Media Marketing

Vediamo dunque quali sono i 5 errori più comuni commessi da chi cerca di promuovere un libro sui Social Media.

Errore #1 — Spammare

Gli esempi che ti ho fatto prima sono esempi di spam, cioè di pubblicità non richiesta.

Io non ho richiesto nulla, non mi sono iscritta a nessuna newsletter, eppure ricevo questi messaggi. Lo spam è inutile e perfino dannoso.

Chi non ti conosce, infatti, non comprerà il tuo libro solo perché tu insisti. Anzi, più insisti meno comprerà.

Non mandare richieste di acquisto del tuo libro a persone che non conosci.

Molto spesso si Facebook capita che le persone ti chiedono l’amicizia, magari perché hanno qualche contatto in comune con te, e poi, dopo pochi minuti che tu hai concesso l’amicizia ti mandano un messaggio in cui ti propongono di comprare il loro libro.

È puro spam.

Tanto per chiarire: quando mi succede questo, io segnalo il messaggio a Facebook come messaggio di spam e immediatamente tolgo l’amicizia all’incauto promotore.

Un atteggiamento di questo tipo è dannoso perché quando le persone vedono il tuo nome, più e più volte, propinato con insistenza davanti ai loro occhi dalle tue tecniche spammose, abbinano il tuo nome a una sensazione di fastidio e scorrettezza.

Cosa fare allora? Invece di inviare messaggi promozionali non richiesti, devi creare relazioni e condividere interessi.

Se sei un lupo solitario, non vuoi farti conoscere, non vuoi fare sapere nulla di te, allora forse il Social Media non sono lo strumento di promozione più adatto a te.

Ma se così fosse forse anche il tuo ruolo di autore dovrebbe rivisto perché al giorno d’oggi un autore ha bisogno di relazionarsi con i propri lettori.

Essere autori oggi significa anche questo, non solo scrivere e lasciare che le proprie parole vadano in giro per il mondo.

Errore #2 — Fingere

Non fingere di essere quello che non sei o non fingere di sapere quello che non sai.

Sui Social c’è sempre qualcuno che può conoscerti e che può smascherarti.

Inoltre ricordati che la promozione editoriale nel suo complesso è un percorso a lunga scadenza, è una maratona, come dico sempre io, quindi è difficile immaginare di reggere una maschera a lungo, anzi, questa potrebbe ritorcersi contro di te.

Ciò che premia sui Social è invece la semplicità.

Mostrati con naturalezza, senza paura di dichiarare anche i tuoi piccoli difetti, le tue fragilità, perché queste fanno parte della tua umanità e questo è proprio ciò che il lettore cerca e apprezza.

Inutile fingere di essere dei superuomini o delle superdonne. I lettori cercano persone reali dietro il nome stampato in coopertina, quindi non fingere e sii autentico.

Errore #3 — Essere pigro

Per farti notare e seguire dal tuo pubblico di riferimento sui Social Media devi essere presente e attivo con un ritmo costante e per lungo periodo.

Se pensi di entrare su Facebook, aprire una pagina, mettere qualche post e nel giro di pochi mesi avere migliaia di follower, be’ sappi che questo non succederà. A meno che tu non voglia comprare i follower. Anche in questo caso, però, non otterresti nulla, anzi, avresti solo sprecato i tuoi soldi.

Per avere persone reali che ti seguono, che mettono like ai tuoi post, che condividono i tuoi interventi e interagiscono, ci vuole tempo e costanza.

Cerca dunque di pubblicare almeno uno/due post al giorno e di mantenere questo ritmo nel lungo periodo: pubblicare tanto nei primi due mesi e poi abbandonare tutto non serve a nulla.

Non devi essere pigro dunque, perché, come in ogni settore, anche nella promozione editoriale non è possibile ottenere tanto senza impegnarsi.

Tuttavia non devi essere pigro anche nel senso di non pubblicare sempre post tutti uguali o tutti dello stesso tipo. Non ti limitare, per esempio, solo a post testuali: usa le immagini e i video per arricchire i tuoi post e cerca sempre immagini pertinenti e suggestive che stimolino il lettore.

Errore #4 — Essere avaro e invidioso

Sui Social Media ciò che conta è dare, dare, dare.

Dai risorse, spunti di ispirazione e materiali, parla più degli altri che ti te, non avere paura di recensire libri altrui o di intervistare altri autori. Solo così infatti potrai poi raccogliere risultati in termini di visite e interazioni.

Una pagina Facebook o un profilo Twitter pieni dei tuoi auto-elogi o di link alla pagina di vendita del tuo libro non interessa a nessuno.

Se invece riempi i tuoi account social di contenuti, condividi interessi, recensioni, esperienze, allora otterrai risultati perché le persone condivideranno a loro volta con te le loro passioni, scambieranno con te i like, i commenti e si creerà una rete di relazioni.

Inoltre non c’è nessun motivo per essere invidioso degli altri autori perché chi ama leggere è sempre alla ricerca di nuovi titoli. Gli altri autori non sono i tuoi nemici, bensì i tuoi alleati perché condividono i tuoi stessi obiettivi e percorrono la tua stessa strada.

Errore #5 — Essere timido

Il lettore compra un libro quando si incuriosisce della storia ma anche della persona che c’è dietro al libro, quindi devi dare informazioni anche riguardo alla tua persona e alla tua storia.

Per questo il tuo scopo è farti conoscere e ri-conoscere.

Ci sono sicuramente alcune parti della tua vita che vorrai tenere riservate, ma ci deve essere una parte di te, della tua realtà di autore e soprattutto delle tue storie che devi rendere pubbliche, devi condividere con il pubblico.

Mettici la faccia, anche in termini concreti. Per i tuoi profili Social usa una tua fotografia e non la foto di un fiore o di un gatto. Va bene anche una foto informale, ma che sia una foto recente in cui si vede il tuo viso.

I lettori devono abbinare il tuo nome al titolo dei tuoi libri e al tuo volto, in un circuito virtuoso in cui chi ti legge deve sapere quali sono i libri che hai scritto, ma anche chi sei, cosa fai nella vita e che faccia hai!

Infine, quando dico che non devi essere timido intendo anche dire che devi farti trovare. Aggiungi dunque in ogni tuo profilo social il link al tuo sito o blog e il link alla pagina di vendita del tuo libro. Fai in modo che tutti i luoghi della tua presenza online siano tra loro collegati affinché chi ti cerca possa trovarti e chi vuole comprare il tuo libro lo possa fare in pochi click.

Cerca dunque di evitare questi 5 errori nella tua strategia di promozione editoriale sui Social Media e ricordati che lo spazio online va sempre inteso come uno specchio della tua realtà offline.

Non esiste Social Media Marketing se dietro al prodotto non c’è una persona nella sua interezza, quindi non puoi pensare di realizzare una campagna di Social Media Marketing se non hai niente da raccontare su di te e sul tuo libro o se non hai voglia di farlo.

Originally published at libroza.com on September 21, 2016.

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Carmen Laterza
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Scrittrice indipendente, editor freelance, writing coach e consulente per il self publishing. Da quando ho scoperto i podcast, non taccio più.