Perché è importante scegliere il titolo giusto per il tuo libro

Carmen Laterza
Libroza
Published in
6 min readApr 26, 2016

Stai perdendo il sonno per decidere il titolo del tuo nuovo libro?

Bene, sei in buona compagnia!

Se invece hai deciso di dare al tuo libro il primo titolo che ti è venuto in mente, senza pensarci troppo, allora forse dovresti controllare se il titolo che hai scelto è davvero efficace perché come un buon titolo può aumentare le vendite del tuo libro, un titolo sbagliato può drasticamente diminuirle.

Ascolta questo episodio in Podcast su iTunes o Spreaker

Dopo l’immagine di copertina, infatti, il titolo è la prima cosa che il lettore legge del tuo libro, il biglietto da visita della tua opera. Inoltre, un buon titolo spesso può fare la differenza per garantire la reperibilità del tuo libro all’interno di una libreria online come Amazon.

Insomma, la scelta del titolo giusto può davvero determinare il successo del tuo libro.

Un titolo può davvero fare la differenza?

Pare proprio di sì, e non è una scoperta recente.

Julius Haldeman

Julius Haldeman, scrittore ed editore statunitense dei primi del Novecento, rilevò dapprima un giornale, poi, nella stessa tipografia, pubblicò libretti di ampia diffusione, i Little Blue Books, che vendettero decine e decine di milioni di copie.

Certo, stiamo parlando del mercato statunitense, che conta centinaia di milioni di abitanti e quindi decine di milioni di potenziali lettori, ma stiamo anche parlando di libri pubblicati negli anni Venti e Trenta, anni in cui l’alfabetizzazione non era ampiamente diffusa come oggi.

Il successo dei Little Blue Books fu dovuto al formato tascabile, agli argomenti trattati, al prezzo popolare (5 centesimi), ma anche all’attenzione che Haldeman dedicava alla scelta dei titoli.

Con cura maniacale Haldeman controllava i dati di vendita del suo catalogo e se un libro non superava le 10.000 copie vendute all’anno, allora lo ritirava dal mercato e lo riproponeva con un titolo diverso.

Egli era infatti convinto che ogni libro avesse il titolo giusto, quello che lo avrebbe imposto all’attenzione dei lettori e che ne avrebbe decretato il successo: si trattava solo di scoprire qual era attraverso variazioni e modifiche.

Lo stesso nome della collana cambiò molte volte prima di arrivare al definitivo Little Blue Books.

Nel suo libro First Hundred Million (I primi cento milioni) Haldeman racconta l’evoluzione e i risultati della sua fortunata collana editoriale e riporta molti esempi di libri le cui vendite migliorarono grazie a un nuovo titolo.

Così, per esempio, Mystery of the iron mask (Il mistero della maschera di ferro) vendette nel primo anno “solo” 11.000 copie, quantità che per Haldeman non era sufficiente. Egli si chiese come poter migliorare il titolo del libro e capì che il concetto di mistero, sicuramente intrigante, non lo era abbastanza se era legato solo ad un oggetto (la maschera di ferro). Chi c’era invece dietro la maschera? Chi era l’uomo che la indossava? Questo era ciò che avrebbe davvero interessato i lettori!

Cambiando infatti il titolo del libro in Mystery of the man in the iron mask (Il mistero dell’uomo nella maschera di ferro) le vendite schizzarono a 30.000 copie all’anno.

Anche per i saggi Haldeman applicava la ricerca del titolo migliore. Così il libro The truth about Mussolini (La verità su Mussolini) vendette solo 14.000 copie nel 1927, mentre, riproposto come The facts about fascism (I fatti sul fascismo), vendette 24.000 copie, segna che evidentemente per gli americani era più importante capire il movimento politico e l’ideologia fascista piuttosto che soffermarsi sul personaggio Mussolini.

In First Hundred Million ci sono molti esempi di questo tipo che dimostrano empiricamente come cambiando solo il titolo, le vendite di un libro aumentano drasticamente e che quindi quello che molti credono essere solo un dettaglio, risulta invece essere un elemento fondamentale per la promozione editoriale.

Gli elementi del titolo perfetto

Quali sono dunque gli elementi di un titolo che funziona e che vende?

Purtroppo non ci sono formule magiche né tanto meno formule che valgono per tutti. La storia di Haldeman dimostra come lui stesso, nonostante l’esperienza maturata con migliaia di libri pubblicati, continuava a testare nuovi titoli.

Ogni libro, infatti, può essere considerato una storia a sé, perché è rivolto a un determinato pubblico ed è scritto da un determinato autore.

Questo significa che per qualche autore sarà più importante che il titolo del suo libro sia facilmente trovabile su Amazon, per qualcun altro sarà invece più importante che risponda ai canoni del genere letterario o perfino alle aspettative della sua nicchia di pubblico.

A seconda della strategia che vuoi adottare, è comunque possibile identificare i quattro fattori principali che dovrebbero essere presi in considerazione nella scelta di un titolo.

1. Stimolo

Il titolo deve stimolare la curiosità dei lettori, intrigare, affascinare grazie a parole scelte con cura, oppure colpire, divertire o meravigliare per accostamenti inusuali.

Nel tentativo di stimolare il lettore e condurlo quindi all’acquisto, non bisogna però esagerare, rischiando magari di cadere nel ridicolo o di uscire dai canoni del genere letterario di appartenenza.

2. Ricercabilità

Camilleri o Stephen King non devono porsi questo problema, perché la fama del loro nome renderà noti anche i titoli dei loro libri, ma tutti noi comuni mortali dobbiamo invece considerare se i nostri titoli saranno trovati facilmente dai lettori oppure no.

Questo vale soprattutto per chi scrive manuali. Infatti, se per esempio hai scritto un manuale di ricette vegane, devi pensare che la maggior parte dei tuoi potenziali lettori molto probabilmente entrerà in Amazon e cercherà “ricette vegane” o “cucina vegana”, utilizzando Amazon come un vero e proprio motore di ricerca.

Fai dunque tu stesso le ricerche che pensi i tuoi lettori faranno e cerca di inserire nel tuo titolo le parole chiave di queste ricerche, che, con buona probabilità, coincideranno con l’argomento principale trattato dal tuo libro (es. Esercizi di Pilates per tutti) o con il problema per il quale i tuoi lettori stanno cercando una soluzione (es. Perdere peso senza rinunce).

3. Coerenza di genere

Essere coerenti con i canoni del genere letterario di appartenenza significa rispondere alle aspettative dei lettori.

Ad esempio, io che sono un’amante dei gialli non comprerei mai un libro dal titolo Molly e il bassotto, anche se fosse inserito nell’elenco dei gialli, perché non mi comunicherebbe suspense, azione, mistero.

Viceversa, se fossi un’amante dei rosa non comprerei mai un libro dal titolo La spada del Druido, perché penserei che si tratta semplicemente di un fantasy inserito nella categoria sbagliata.

Ricordati che il lettore prenderà in considerazione il tuo libro solo se copertina, grafica e titolo rispettano i canoni del genere letterario di riferimento. Se vuoi differenziarti dagli altri autori e dagli altri titoli puoi cercare una tua originalità, ma stai sempre attento a non scavalcare i limiti di genere, altrimenti rischi di ottenere l’effetto contrario e la tua creatività, invece di essere una leva, diventa un ostacolo.

4. Informatività

In molti canali di promozione editoriale il titolo e la copertina sono gli unici elementi che un potenziale lettore vede del tuo libro. Fai dunque in modo che comunichino esattamente ciò di cui il tuo libro parla, che facciano capire il genere letterario e l’argomento e che diano quindi al lettore un’idea chiara di cosa può aspettarsi comprando il tuo libro.

Eventualmente l’aggiunta di un sottotitolo può essere d’aiuto, soprattutto se scrivi libri di non fiction.

Come scegliere il titolo giusto per il tuo libro

Se sei un autore di fiction (narrativa e poesia) io ti consiglio di concentrarti sui fattori dello stimolo e della coerenza di genere, mentre se sei un autore di non fiction (manualistica e saggistica) ti consiglio di concentrarti sui fattori di ricercabilità e informatività.

In ogni caso, non intestardirti su un titolo, solo perché è il primo che ti è venuto in mente o perché, per qualche motivo affettivo, ci sei affezionato. Ricordati che il titolo del tuo libro è un’arma potente nella tua strategia di marketing, quindi, se il tuo obiettivo è vendere più copie, non esitare a testare nuovi titoli e nuovi scenari.

Del resto la possibilità di cambiare il titolo dei tuoi libri con facilità e rapidità è uno dei (tanti) vantaggi di chi fa Self-Publishing. Come autore indipendente, infatti, tu hai la possibilità di cambiare il titolo dei tuoi libri ogni volta che vuoi e di farlo con pochi semplici click.

Gli autori che pubblicano con una casa editrice non hanno questa autonomia e spesso non possono nemmeno scegliere il titolo con cui il loro testo viene pubblicato.

Perché dunque non approfitti di questo grande potere?

Originally published at libroza.com on April 26, 2016.

--

--

Carmen Laterza
Libroza
Editor for

Scrittrice indipendente, editor freelance, writing coach e consulente per il self publishing. Da quando ho scoperto i podcast, non taccio più.