Psicologia della condivisione: perché le persone condividono sui Social

Carmen Laterza
Libroza
Published in
8 min readFeb 22, 2017

Perché a volte le persone condividono i nostri contenuti sui social e a volte no?

E come possiamo aumentare il numero di queste condivisioni?

Per cominciare possiamo cercare di capire quali contenuti stimolano una maggiore condivisione sui Social e quali sono i motivi per cui le persone cliccano il pulsante “Condividi”.

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Da queste basi potremmo poi impostare una strategia per aumentare il tasso di condivisione (e quindi di engagement) dei nostri articoli.

Lo scopo dei Social nel Book Marketing

Tutti sappiamo che è importante essere presenti sui Social Network per promuovere la propria attività, il proprio brand o, nel nostro caso, i propri libri. Ma aprire un account su ogni canale sociale possibile solo per dire “io ci sono” e poi non preoccuparsi di stimolare una reazione da parte dei lettori/visitatori non ha molto senso.

Qui sulle pagine di Libroza, infatti, ho affrontato più volte la tematica della promozione editoriale sui Social Network e ne ho delineato caratteristiche e scopi, sottolineando la necessità di instaurare relazioni e di vivere la propria presenza sui Social come strumento per farti conoscere più che come strumento di vendita.

Per approfondire leggi Il vero obiettivo della promozione editoriale sui Social Network

Vendere o coinvolgere, questo è il problema

A me piace spiegare la questione della promozione editoriale sui Social con una immagine di vita quotidiana.

Se tu vuoi vendere il tuo prodotto, puoi pensare di aprire un negozio oppure puoi pensare di girare i mercati e le fiere di paese con il tuo banco ambulante. Entrambe le scelte sono valide ed entrambe possono portarti clienti. Si tratta però, come puoi ben capire, di due stili di vendita diversi, sia per l’approccio che tu devi avere rispetto al cliente, sia soprattutto per la predisposizione all’acquisto che il cliente ha verso di te.

I clienti che entrano nel tuo negozio sanno già cosa stanno cercando e hanno solo bisogno di verificare se tu hai ciò che a loro serve, al prezzo che loro sono disposti a spendere.

I clienti che si avvicinano al tuo banco ambulante, invece, non stanno cercando qualcosa in particolare e molto probabilmente non sanno nemmeno cosa vendi. Ma se tu sei bravo, allestisci bene il tuo banco e, magari, perché no, li attiri chiamandoli o mostrando loro i tuoi prodotti, essi possono avvicinarsi incuriositi e scoprire che il tuo prodotto gli piace.

Hai presente quei banchetti nei mercati nelle fiere o nei mercati in cui il venditore fa una dimostrazione dal vivo dei suoi prodotti? Sono sempre circondati da un crocchio di persone curiose. Molte di loro guarderanno e basta e non compreranno, ma altre compreranno perché la dimostrazione le ha convinte e torneranno a casa con un prodotto che non avevano previsto di comprare o che forse non sapevano nemmeno esistesse.

Non c’è una strategia migliore dell’altra, avere un bel negozio con la vetrina che affaccia sul corso principale non è per forza migliore dell’avere un banco ambulante; anzi, parlando di promozione editoriale, le due strade dovrebbero essere percorse contemporaneamente e il paragone, seppure nella sua semplicità, ti fa capire che ciò che conta è sapersi adattare: a seconda del pubblico a cui ti rivolgi e del contesto in cui ti trovi devi adeguare le tue strategie di vendita e mettere in campo gli strumenti più adatti.

Vendere libri non è poi diverso da vendere altro. È sempre marketing.

Psicologia della condivisione: 5 motivi per cui le persone condividono i tuoi contenuti sui Social

Fare Social Media Marketing per promuovere un libro significa dunque, per restare nella similitudine, avere il tuo banchetto da ambulante e far vedere il tuo prodotto-libro, chiamare i clienti ad avvicinarsi, offrendo loro di testare il tuo prodotto e le tue capacità di scrittore. Più persone faranno capannello intorno al tuo banchetto, più se ne avvicineranno incuriosite, perché «se lì c’è un gruppetto di persone che stanno a guardare, voglio andare a vedere anch’io di che si tratta!»

Non ragioniamo forse tutti così? 😉

Cerchiamo dunque di capire perché e cosa le persone condividono maggiormente sui Social, per poter attirare più persone intorno al nostro banchetto e perché queste, a loro volta, ne attirino altre.

Un autorevole studio condotto dal New Your Times in questo settore ha evidenziato che ci sono 5 motivi principali per cui le persone decidono di condividere con gli altri.

1. Per dare agli altri contenuti interessanti o spunti di riflessione

Il 49% degli intervistati ha dichiarato di condividere contenuti per informare gli altri o per farli riflettere, quindi perché pensano di essere utili.

2. Per definire e rafforzare la propria immagine

Il 68% degli intervistati ha dichiarato di condividere contenuti che combaciano con i propri pensieri, la propria visione del mondo, la propria mentalità, per far capire meglio agli altri chi sono e a cosa tengono.

3. Per autorealizzazione

Il 69% degli intervistati ha dichiarato di condividere contenuti perché questo li fa sentire coinvolti nel canale sociale di riferimento, li fa sentire parte del gruppo.

4. Per tenersi in contatto

Il 78% degli intervistati ha dichiarato di condividere contenuti perché questo gli permette di restare in contatto con persone che condividono i loro stessi interessi e con le quali altrimenti non sarebbero in relazione.

5. Per sostenere la propria causa o opinione

L’84% degli intervistati ha dichiarato di condividere contenuti per sostenere una causa in cui crede o il proprio punto di vista riguardo a una questione che sta loro a cuore.

Quello che possiamo dedurre da questa indagine è innanzitutto il fatto che le persone condividono per sentirsi o mantenere la propria relazione con gli altri, non con noi.

Quindi, la probabilità che un tuo contenuto sia condiviso dipende più dalle relazioni che i tuoi lettori hanno con altre persone che dalla relazione che essi hanno con te.

5 strategie pratiche per stimolare la condivisione dei tuoi contenuti sui Social

Cosa puoi imparare dunque da questi dati? Quali strategie pratiche ne possono conseguire per migliorare la tua strategia di Social Media Marketing?

Dai 5 punti esposti sopra, possiamo estrapolare 5 strategie pratiche per stimolare la condivisione dei nostri contenuti sui Social.

1. Offri contenuti interessanti e spunti di riflessione

Se il primo motivo per cui le persone condividono è informare gli altri o farli riflettere, cerca di essere tu il primo a offrire notizie interessanti e spunti di riflessione.

Chiediti sempre: Cosa sto offrendo ai miei lettori in cambio della loro condivisione? Ciò che offro vale il loro tempo?

Per esempio, qui su Libroza, io pubblico frequentemente articoli molto più lunghi del normale, sicuramente molto più lunghi delle 500–600 parole che basterebbero per una buona indicizzazione. Ebbene, perché lo faccio? Perché ci tengo a dare informazioni complete e dettagliate, a entrare nei particolari e fare esempi pratici, per dare ai miei lettori contenuti davvero di valore e non solo le spolverate di notizie che spesso si trovano in giro per la rete.

Io cerco di offrire sempre contenuti interessanti e approfonditi. Dovresti farlo anche tu.

Chiediti dunque:

  • Come posso offrire ai miei lettori consigli pratici che essi possano subito mettere in atto?
  • Come posso offrire ai miei lettori contenuti originali che non trovano altrove?
  • Come posso offrire ai miei lettori contenuti migliori, più completi e approfonditi, di tutti gli altri disponibili online sullo stesso argomento?

2. Aiuta i tuoi lettori a definire e rafforzare la propria immagine

Se il secondo motivo per cui le persone condividono è far capire meglio agli altri chi sono e a cosa tengono, cerca di aiutare i tuoi lettori attraverso i tuoi contenuti a definire e rafforzare la loro immagine.

Parlando di libri e scrittura, ciascuno di noi ha un’immagine di sé come lettore e come autore. Ebbene, tu potresti aiutare i tuoi lettori a capire che tipo di lettori o di scrittori sono, o che tipo di lettori o scrittori vorrebbero diventare.

Articoli come questi, infatti, aiutano i lettori a definire o a rafforzare la propria immagine e riscuotono spesso un grande successo in termini di condivisione.

In questo senso i quiz o le liste possono essere i formati più utili per impostare i tuoi articoli.

3. Aiuta i tuoi lettori a sentirsi realizzati

Se il terzo motivo per cui le persone condividono è sentirsi coinvolti e parte del gruppo, cerca di coinvolgere i tuoi lettori e di farli sentire importanti.

A tutti piace sapere che il post che abbiamo condiviso è stato utile a qualcuno, che un nostro amico ha scoperto qualcosa che non sapeva, ha trovato la soluzione a un suo problema, o anche solo si è divertito. Ci sentiamo utili e realizzati, perché riceviamo indirettamente una legittimazione al nostro stare nel gruppo. Se possiamo essere utili, allora siamo importanti.

Se dunque tu pensi che i tuoi contenuti possano essere utili per gli altri, fai in modo che diffonderli e condividerli sia facile. Inserisci sempre pulsanti di condivisione per i tuoi testi e per le tue immagini e se puoi crea frasi brevi e citazioni che possano costituire da sole un messaggio pronto da condividere.

Più è chiaro e definito il messaggio da condividere, più persone lo condivideranno.

4. Aiuta i tuoi lettori a mantenersi in contatto con gli altri

Se il quarto motivo per cui le persone condividono è restare in contatto con altre persone che condividono i loro stessi interessi, fai in modo che i tuoi lettori possano facilmente mantenere attive le relazioni con gli altri.

Ricordati che tutti abbiamo bisogno di sentirci parte di una rete, abbiamo voglia di dire la nostra opinione sapendo che qualcuno la leggerà. Il successo dei Social Network come Facebook lo dimostra.

Offri dunque ai tuoi lettori la possibilità di esprimersi e di farlo sapere ai propri contatti.

Inserisci nei tuoi articoli la possibilità di lasciare commenti e, se vuoi, utilizza direttamente nel tuo blog i commenti di Facebook, in modo che le due azioni di commentare e condividere siano condensate in unico strumento.

Fai domande ai tuoi lettori e chiedi loro direttamente di commentare e di farti sapere qual è la loro opinione. Forse lo faranno in pochi, ma il fatto stesso che tu ponga delle domande li porterà a riflettere.

5. Aiuta i tuoi lettori a sostenere le proprie cause o opinioni

Se il quinto e maggiore motivo per cui le persone condividono è sostenere una causa in cui credono o il proprio punto di vista riguardo a una questione che sta loro a cuore, cerca di offrire ai tuoi lettori contenuti in cui essi possano riconoscersi perché rispecchiano le loro idee.

Proponi contenuti in cui tu per primo credi fermamente, non avere paura di dichiarare le tue passioni e i tuoi punti di vista, perché altri potranno riconoscersi nelle tue parole e sceglierti come loro portavoce.

Se le loro idee coincidono con le tue e tu le sai esprimere meglio di loro, i tuoi lettori useranno la tua voce per sostenere la loro causa.

In questo senso ovviamente non potrai accontentare tutti, ma ciò che conta è che tu sia onesto con te stesso, coerente con le tue idee e appassionato nel trasmetterle.

Là fuori c’è sicuramente qualcuno che la pensa come te e che sta cercando un portabandiera.

Per concludere possiamo dire che il miglior modo per stimolare la condivisione da parte dei lettori è quello di offrire contenuti di valore e di farlo con costanza.

È l’unica strada per conquistare (e mantenere) l’attenzione del pubblico.

Non è sempre facile e può essere stancante, ma è un obiettivo alla portata di tutti. Per raggiungerlo non servono competenze maggiori di quelle che hai già.

E ora dimmi, ti riconosci in uno dei 5 motivi per cui le persone condividono emersi dallo studio del New Your Times? Qual è il motivo principale per cui tu condividi contenuti altrui?

Scrivimelo nei commenti, sono curiosa!

Originally published at libroza.com on February 22, 2017.

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Carmen Laterza
Libroza
Editor for

Scrittrice indipendente, editor freelance, writing coach e consulente per il self publishing. Da quando ho scoperto i podcast, non taccio più.