Il Kindle Fire è fighissimo

E costa 59,99 euro (ma lo puoi pagare pure meno)

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3 min readApr 19, 2017

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Questo non è un messaggio promozionale. Il Kindle Fire di Amazon l’ho regolarmente comprato a 44,99 euro perché era in promozione e chi si fa scappare una promozione del genere. Per far meglio capire lo spirito con cui l’ho accolto però basti sapere che non avevo alcuna aspettativa: cosa puoi comprare con 60 euro? Manco un paio di jeans. Quindi mi aspettavo un coso di plastica mal assemblato e con un hardware che avrebbe fatto sembrare un iPad di prima generazione un caccia supersonico. Invece.

Il suo bello

Tutto nel Kindle Fire è ispirato all’economia e non lo dico in termini dispregiativi: c’è tutto quello che ci deve essere, senza alcuna concessione all’eccesso (del resto non puoi di certo aspettartelo per 60 euro): la confezione non è nemmeno una scatola, o meglio lo è, ma è pinzata in alto (ha una sezione longitudinale triangolare insomma) ed è tutta in cartone. Quindi è il minimo indispensabile ed è ecologicamente perfetta. Dentro c’è il Kindle Fire e il caricabatterie, fine.

Il design è quello consueto di qualsiasi altro tablet: schermo — credo — in vetro, di certo non in gorilla glass, scocca in plastica non di eccelsa qualità ma che dà una buona presa. Superficie lievemente scabra, quasi piacevole. Assemblaggio abbastanza buono anche se i tasti di accensione e volume sulla parte superiore sono un po’ laschi ma ci siamo capiti, per 60 euro devi stare calmo.

Lo accendi e funziona. Cioè, non nel senso che funziona e basta: funziona davvero bene. Innazitutto: lo schermo da 7" ha una risoluzione 171 ppi / 1024 x 600 che non è retina ma, sinceramente, non è affatto male come mi aspettavo. Sono abituato a usare solo dispositivi retina quindi sono molto sensibile, ma davvero: niente di atroce, affatto. Per 60 euro, ci sta tutto. La gamma e profondità dei colori sono molto basilari e l’impressione è che sia tutto un po’ slavato ma, ripeto, non così tanto come potresti aspettarti.

Se Amazon cercava un compromesso fra costi estremamente contenuti e qualità c’è riuscita perfettamente.

Ancora: è molto responsivo e cambia orientamento senza affanno, aggiornando l’immagine in maniera immediata. Il browser di Amazon funziona bene, anche se non l’ho provato con cose troppo complesse. Il processore insomma sembra reggere benissimo le operazioni di base.

Il wifi funziona divinamente bene: l’ho provato dove non riesco a ricevere bene con un iPhone e due iPad diversi e andava perfettamente. Ne deduco che ha un wifi migliore. Sorry Apple.

È espandibile con MicroSD fino a 200 gb. Cioè, non male no?

Il meno bello

Premesso che ho difficoltà a parlare di difetti del Kindle Fire pensando a quanto costa (per 60 euro fa molto di più di quel che promette) c’è ovviamente qualche compromesso che ti ricorda che non si tratta di un miracolo, anche se ci va molto vicino:

  • Le fotocamere anteriore e posteriore hanno una risoluzione così bassa che manco sono dichiarate nella pagina ufficiale, ma a occhio direi un paio di Mb. Diciamo che un dagherrotipo è più definito ma in fondo, che ti frega? Io non faccio foto con l’iPad, perché dovrei fare l’isterico per la camera del Fire? Dai, un po’ di congruenza.
  • Il sistema operativo è un Android in salsa Amazon: il blocco schermo per esempio è sempre un’offerta di Amazon con l’invito all’acquisto. Diciamo che te lo paghi anche sopportando un po’ di pubblicità, ma pazienza (per 60 euro). Inoltre non so quanto sia modificabile: non sono pratico di Android, quindi non mi pronuncio. Magari funziona così per tutti i dispositivi con quel sistema operativo o le sue varianti.
  • Non ho ben capito se le app che puoi aggiungere sono solo quelle disponibili sull’Amazon Store o se ne puoi aggiungere anche dal Play Store di Google.

Non è un tablet che userei tutti i giorni ma è di certo uno strumento che posso pensare di portare in giro senza avere l’affanno di poter perdere / farmi rubare una cosa da centinaia di euro. In fondo costa solo 60 euro e perfino meno se lo trovi in promozione. Non si può davvero pretendere di più, anzi: quello che ti dà è molto di più di quanto hai speso.

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Martino Pietropoli
L’Indice Totale

Architect, photographer, illustrator, writer. L’Indice Totale, The Fluxus and I Love Podcasts, co-founder @ RunLovers | -> http://www.martinopietropoli.com