Le Dolomiti
Sono là da milioni di anni. Aspettavano solo di essere recensite.
Innanzitutto: le Dolomiti non vanno dalla Liguria a Trieste e non è che se dici Alpi dici Dolomiti e viceversa, questo per chiarire. Le Dolomiti vanno dalla provincia di Belluno a quella di Pordenone, fine.
Secondo: il nome viene da Déodat de Dolomieu che nel 1700 studiò la roccia predominante nella regione e le diede il suo nome (fortuna che non si chiamava Déodat de Cagoun): la chiamò quindi dolomia, che è più semplice che ricordarsi la composizione chimica del minerale dolomite (MgCa(CO3)2).
Che dire? Per essere delle formazioni rocciose sono molto belle.
Vantano indiscusse solidità e affidabilità: hanno superato indenni glaciazioni, guerre e pestilenze quindi come usato garantito non le batte nessuno. Non sono inclini alla conversazione amabile, sono fredde di carattere e non amano spostarsi. Offrono però un gradevole senso di sicurezza, che non va mica male.
Il giudizio finale è: geologicamente molto interessanti, grazie al loro grigio neutro si abbinano a tutto. Meglio se servite calde e con accompagnamento di crema inglese.
Se vi offrono permuta con Appalachi o Ande accettate, ma non transare con Urali, Sierra Nevada o Colli Berici.
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