Giornata internazionale donne nella scienza, sei ingegnere in Atm e le loro storie di successo

Atm
Lineadiretta ATM
7 min readFeb 11, 2023

--

Per la ricorrenza dell’11 febbraio, ecco le testimonianze di Angela, Federica, Irene, Lucia, Rosanna e Teresa, dipendenti Atm accomunate dalla passione per scienza e la tecnologia

11 febbraio, Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza. Una ricorrenza che Atm vuole celebrare raccontando sei storie di altrettante sue ingegnere, Angela, Federica, Irene, Lucia, Rosanna e Teresa, il cui percorso formativo e professionale si è sviluppato attraverso le aree cosiddette Stem, ovvero scienza, tecnica, ingegneria e matematica. Persone diverse, con caratteristiche e provenienze diverse, ma accomunate dalla passione per la tecnologia. Le loro sono esperienze di successo e di soddisfazione personale. Che possono essere fonte di ispirazione per contribuire a colmare il gender gap nelle facoltà scientifiche universitarie ed essere un incoraggiamento a tutte le donne che decidono di intraprendere percorsi tecnici e scientifici nel mondo del lavoro.

Condividendo questi princìpi, Atm crede fermamente che la professionalità e la competenza non abbiano mai genere. E ribadisce il suo impegno nel garantire una cultura aziendale inclusiva e pari opportunità a tutte le sue persone.

ANGELA FEDERICO

“Per le mie amiche sono diventata quasi un’eroina”. Angela, 36 anni, dal 2021 in ATM. È laureata in Ingegneria civile, ramo trasporti, all’università della Calabria. “Pensavo di rimanere nella mia regione. Ma poi ho scelto Milano”. Dopo un master in Economia e management dei trasporti ecco l’approdo in ATM.

Nonostante il diploma classico in tasca, Angela ha indirizzato la sua vita verso il mondo dei trasporti. “I trasporti muovono le persone, facilitano il lavoro, l’aggregazione… in altre parole migliorano la qualità della vita di ciascuno”. Grazie alla sua formazione specifica è riuscita a entrare nel team che si occupa di sistemi di sicurezza della metropolitana, dove ha messo a frutto la sua attitudine metodica e costruttiva.

“Mi è sempre piaciuto indagare quello che non è scontato. Il mio lavoro richiede di scovare quegli elementi nascosti che creano ostacoli, per far sì che tutto funzioni al meglio”. Come donna in un ambito molto maschile, Angela sente di dover dimostrare ancora di più la propria competenza: “Ho una spinta a dare sempre di più e meglio, a cercare soluzioni non ovvie”.

FEDERICA CAMPANA

Federica, 36 anni, laurea in Ingegneria ambientale e industriale, prima di ATM ha svolto per diversi anni la libera professione. “Inizialmente ho incontrato qualche difficoltà per il fatto di essere donna. Ho però subito reagito, puntando sulla competenza: mi sono specializzata ancora di più nelle materie che amo”. La passione per i numeri e i giochi di logica hanno spinto Federica a impegnarsi con slancio nella sua professione. Nel 2021 prova a entrare in ATM, dove viene assunta nella squadra che si occupa della progettazione degli impianti civili, divenendo in circa un anno la coordinatrice del reparto Impianti meccanici.

“Mi sono trovata subito benissimo. È un ambiente in cui si dà importanza al merito e allo spirito di sacrificio. C’è grande attenzione alla componente umana: siamo una squadra affiatata in cui ci si aiuta anziché competere.” Nonostante il cambio di vita, Federica non è per nulla pentita: “Il bello della collaborazione è che nel confronto tra diversi caratteri si cambia e si cresce”.

IRENE MOTTA

L’incontro di Irene con Atm risale ai tempi dell’università: “Ho studiato Ingegneria meccanica e ho fatto un primo stage in Atm del deposito di San Donato. Scoprendo il dietro le quinte e vedendo quanta energia ci mettevano per far funzionare il servizio, mi sono appassionata e ho scelto di indirizzarmi verso i trasporti”.

Per la tesi magistrale in Mobilità Irene torna in Azienda per un secondo periodo di stage, al termine del quale viene assunta nello staff della sala operativa di superficie, per occuparsi di analisi dei dati sugli indicatori di esercizio. Viste poi le competenze specifiche inizia a collaborare anche al progetto Full Electric, che prevede per Atm la sostituzione di tutti i bus in veicoli elettrici, e ne diventa una figura di coordinamento: “A volte c’è un po’ di stupore rispetto al mio ruolo di ingegnere meccanico — racconta Irene — ma penso comunque che le cose stiano rapidamente cambiando e presto non sarà più così.”

LUCIA CARPIO MALIA

Nonostante i suoi 26 anni e i pochi mesi di Azienda, Lucia si muove con grande dimestichezza tra uffici, depositi e officine. “Ho iniziato a studiare Ingegneria elettronica in Spagna, il mio Paese di origine, e poi ho proseguito in Italia, a Bari. Da lì ancora in Spagna per un master in Sistemi intelligenti di energia e trasporti”.

Il bel periodo passato in Italia l’ha poi spinta a tornare, prima a Mantova nel settore dei trasporti, poi a Milano in ATM: “La città è molto viva, mi piace molto. Pensare che da piccola abitavo in un paesino e non avevo mai preso un mezzo pubblico”.Lucia fin da piccola ha maneggiato computer: le piaceva smontarli, vedere cosa c’era dentro. E amava anche la matematica, che l’ha incanalata crescendo in un percorso ingegneristico, accademico e professionale.

In Atm lavora nel team Ingegneria rotabili, è l’unica donna: “Sono stata accolta benissimo, sono stati tutti pazienti con me”. L’unico suo cruccio è legato all’età: “Nei sopralluoghi mi sento percepita come giovane, ma la mia parola ha sempre avuto il giusto peso e nessuno mi ha mai sottovalutata”.

ROSANNA IULIANO

Rosanna, 36 anni, ha le idee chiare: “È da quando mi sono laureata in Ingegneria ambientale che osservo ATM come modello nel settore. Prima ho lavorato come ricercatrice al Politecnico e poi in un’azienda ferroviaria”. Rosanna è responsabile dell’unità Sistema di gestione della sicurezza metro: “Il nostro compito è entrare nei processi del mondo metropolitano, affiancando i colleghi, e rimetterci mano per migliorare sempre più gli standard di sicurezza. Siamo una sorta di ‘coscienza esterna’”.

Per questo genere di ruolo, racconta Rosanna, le donne sono generalmente considerate migliori mediatrici, oltre che un elemento di novità in contesti prettamente maschili. “Con l’ingresso nel mondo del lavoro ho notato una certa iniziale diffidenza. Ma le cose stanno cambiando.”
Nella pratica, in effetti, l’attività di Rosanna non è poi così facilmente riconducibile al classico universo ingegneristico: “Il mio è un lavoro in cui è richiesta creatività e soprattutto capacità di trovare compromessi tra posizioni apparentemente contrastanti”. Prima di iscriversi a ingegneria, il suo desiderio era quello di fare la designer. Poi, quasi per caso, si è trovata a intraprendere un altro percorso. “Fin da piccola ho vissuto in un contesto maschile e la cosa non mi ha spaventa. Anzi. Ma vorrei che la presenza femminile in certi ambienti non fosse più ritenuta un evento eccezionale.”

TERESA SCHETTINO

Teresa ha 36 anni e da pochi mesi è responsabile della struttura Adempimenti ambientali ed energetici, di cui fanno parte attualmente 21 persone, tutti uomini.
“È stato un passaggio agevole: ero già dentro la struttura. I colleghi hanno riconosciuto da subito la competenza e non ho mai avuto difficoltà.” Ha un’attitudine pragmatica a risolvere i problemi e le piace farlo. “Ho due master in maternità, su questo tema”, dice sorridendo.

Nella sua famiglia l’ingegneria è una tradizione, ma lei ha iniziato al liceo classico. E poi è tornata in area scientifica, frequentando Ingegneria elettrotecnica. “All’ultimo anno di liceo ho scoperto la fisica e in particolare l’elettromagnetismo. — racconta con entusiasmo — Mi sono innamorata di questo mondo affascinante di fenomeni invisibili che hanno effetti visibili.” In questa disciplina ‘di confine’ Teresa ha trovato il punto d’incontro tra l’attitudine più rigorosa e il bisogno di superare i limiti imposti dalla materia.
“Sul lavoro ho un approccio gentile ma concreto: tenere il focus è la cosa essenziale. Ascolto attivamente sempre più pareri e non ho timore di chiedere supporto in caso di bisogno”.

Nonostante i tanti impegni, per Teresa è vitale imparare sempre nuove cose. “Quello che ho imparato nel mio percorso — conclude decisa — è che la competenza e il valore di ogni persona alla fine vengono sempre riconosciuti.”

--

--

Atm
Lineadiretta ATM

Da 90 anni, Milano è la nostra missione. Questo è il profilo su Medium dell’Azienda Trasporti Milanesi.