Lorenzo Duina, illustratore, ha ambientato tram, bus e metrò in una savana urbana (ph. Stefano Corrada)

Il ruggito del tram-leone

Nella savana meneghina si aggirano strani animali urbani: sono quelli immaginati dall’illustratore Lorenzo Duina. Al mitico tram ‘Milano 1928’ lo scettro regale.

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4 min readSep 28, 2020

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di Stefano Corrada

‘Milano è una selva oscura’. A pensarlo non è solo la scrittrice Laura Pariani che ha dedicato alla città il romanzo omonimo (Einaudi, 2010). Lo crede, anzi lo rappresenta, anche Lorenzo Duina, giovane illustratore milanese che, terminati gli studi con una laurea in giurisprudenza, si dedica alla sua passione artistica: il disegno. Nel suo trittico Urban Animals, tram, bus e metro del capoluogo meneghino sono diventati degli animali che si muovono in una ipotetica e affascinante giungla urbana: la creazione, pubblicata su Instagram, ha riscosso un particolare successo, con centinaia di interazioni.

L’illustrazione di Duina sul profilo Ig di ATM

“Sono sempre stato appassionato di disegno fin da piccolo — ci racconta Duina — Amavo illustrare ma l’ho sempre lasciato come hobby. Soltanto di recente l’ho fatto diventare una professione”.

Zero rimorsi per aver preso le distanze dal mondo del legale: “Non amavo più quel settore quindi a un certo punto ho capito che dovevo cercare altro, ho studiato elevando la mia passione per il disegno ad un livello professionale”.

“Ho diversi artisti che mi appassionano e da cui traggo ispirazioni, tra questi Sergio Toppi, Tom Haugomat, Malika Favre e Lorenzo Mattotti. Sono professionisti che mi stimolano, anche se poi i miei disegni non ne ricalcano sempre lo stile e l’espressività”.

Sul paragone tra Milano e una giungla rivela che è nato casualmente. “Abito in piazzale Istria, una zona piuttosto densa di rumori e di traffico. In questa zona automobili, tram, autobus e metropolitana si incrociano e quasi si sfiorano. Come fossero branchi di animali selvaggi”. Una metafora forse nata anche per la sua passione verso natura. Ma soprattutto per i documentari naturalistici sugli ambienti lontani, che che hanno fatto scattare istintivamente l’associazione tra savana (vera) e ‘savana’ meneghina.

“Il trittico di Urban Animals è nato dalla prima immagine, quella del tram-leone. Perché vicino a casa mia passano i tram ‘Milano 1928’, come quelli della linea 5. Il mio pensiero è tornato a quando lo usavo per andare a scuola. Sono stato catapultato in un’altra epoca”. Le tonalità calde della Carrelli lo hanno ispirato, la palette-colori è stata costruita proprio sul giallo-arancione che richiama il ‘giallomilano’ di questi mezzi. E anche il colore languido del sole al tramonto riprende la parte superiore della livrea del tram.

La prima illustrazione della serie Urban Animals: il tram Milano 1928 si trasforma in un leone

“Nel loro passare, gli storici tram emettono dei suoni fragorosi che mi hanno richiamato alla mente il ruggito di un leone. A questo — continua l’illustratore — aggiungo il tema della metamorfosi, che è uno dei miei preferiti. L’ho spesso usato per le mie illustrazioni, lo trovo un modo molto espressivo per comunicare emozioni e metafore”.

Gli altri due animali urbani? Sono venuti di conseguenza. “Il bus è quello che passa sotto il mio balcone, linea 42. Nel traffico sembra un grosso cetaceo, un colosso, che si snoda nelle piccole vie della zona e schiva le auto, che vedo come enormi branchi di pesci”

La seconda illustrazione della serie Urban Animals

Il terzo mezzo iconico rappresentato da Duina è il treno metropolitano Leonardo. “Mi ha colpito il suo rosso intenso. L’ho associato ad una aragosta, per la modularità delle carrozze come nella coda del crostaceo”.

La terza illustrazione della serie Urban Animals

Lorenzo immagina altri animali nella giungla milanese, anche se non li ha ancora rappresentati su carta. “I piccoli e compatti bus di quartiere li vedo come come dei rinoceronti, con aria tozza e massiccia. Mentre taxi mi appaiono come rari e candidi animali, lupi bianchi ad esempio. Che si riuniscono in branco nelle loro aree di sosta.

Milano è come una macchina con tanti ingranaggi che la compongono

Poi ci sono le 500 rosse del car sharing: sono tante coccinelle che girano solitarie per la città, con leggera spensieratezza”.

La sua particolare visione di Milano è stata messa in mostra l’anno scorso, quando ha sviluppato un’immagine cittadina realizzata per un volantino della Triennale: la metropoli vista come una grande macchina, dove coesistono tantissime tante piccole parti meccaniche ma che armoniosamente svolgono un lavoro complessivo.

“Per me Milano è ‘La Città’. È il luogo dove sono nato e dove sono cresciuto. È la mia casa e dunque un soggetto che ho naturalmente voglia e piacere di rappresentare con le mie illustrazioni”.

Una metropoli che sarà anche una chiassosa e intricata savana, ma che rimane sempre anche agli occhi dell’artista, e ai nostri, una casa accogliente e un luogo intimamente familiare.

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Da 90 anni, Milano è la nostra missione. Questo è il profilo su Medium dell’Azienda Trasporti Milanesi.