Metropolitan(a) design
L’architettura urbana e sociale viaggia sulla linea rossa
di Stefano Corrada
F ino a domenica 14 aprile Milano è completamente e festosamente occupata da installazioni e opere legate al Salone del Mobile e al relativo Fuorisalone: appuntamenti, ed eventi sono previsti in tutta la città.
ATM in questa manifestazione così sentita è doppiamente coinvolta. In primo luogo, per il suo stretto ambito di competenza, ovvero il servizio trasporto pubblico, visto che accompagna cittadini, turisti e addetti ai lavori in tutte le location interessate dalla Milano Design Week. L’Azienda ha infatti messo in campo, per tutta la settimana del design, un maggior numero di treni potenziando il servizio in metropolitana. Per agevolare gli spostamenti sui mezzi, oltre agli annunci informativi anche in tedesco e francese, ATM ha pubblicato sulla pagina www.medium.com/lineadiretta una dettagliata guida per spostarsi coi mezzi pubblici tra gli eventi del Fuorisalone (tutti i dettagli nel box sotto).
L’Azienda di Foro Buonaparte, oltre a trasportare i passeggeri verso le mete del design, è essa stessa un soggetto ricco di elementi di fine e storica architettura. Tutti conosco ad esempio il fascino della Carrelli, l’iconico tram di giallomilano datato 1928, che ancora circola nelle vie della città. Derivata dal modello americano originale tipo Peter Witt, la Carrelli, oltre ad avere una linea unica e un design intramontabile, nasconde un lato tecnologicamente innovativo, creato grazie al lavoro di ammodernamento realizzato dai tecnici dell’Officina generale di via Teodosio.
Scendendo nel ventre di Milano, percorrendo quel lungo tunnel metropolitano bardato di rosso che da Bisceglie e Rho conduce fino a Sesto FS, troviamo una delle più grandi opere di design urbano in Italia. È la M1 stessa, la cui segnaletica e allestimento sono state progettate in stile funzionalista rispettivamente da Bob Noorda e dalla coppia Franco Albini e Franca Helg. Un fatto, per l’epoca, unico al mondo, secondo solo all’aeroporto di Heathrow a Londra.
Elemento fondamentale dell’opera di Noorda è la grafica coordinata, ovvero la progettazione della segnaletica e dell’allestimento visivo. Il designer e architetto olandese (poi naturalizzato italiano) è scelto proprio dal progettista Albini, che voleva un risultato in grado di sintetizzare funzionalità, modernità tecnica ed estetica, al servizio del bene comune, creando così non solo un’opera vitale per una città, ma un evento sociale senza precedenti.
L’opera più rappresentativa dell’architetto milanese è invece il corrimano rosso chiamato Filo d’Arianna, che caratterizza tutte le stazioni della linea 1 della metropolitana milanese. La peculiarità del “filo” è la capacità di legare tutta la struttura delle stazioni attraverso un unico elemento tubolare, funzionale come corrimano ma anche come partizione degli spazi. L’elemento innovativo è la doppia curva del tubolare, una scelta estetica, ma anche pratica: la seconda curva verso il basso è funzionale per eliminare il rischio di restare impigliati durante il passaggio. Altro elemento forte progettato da
Albini è l’orologio: grande, essenziale e dinamico, con quadrante bianco e lancette rosse rettangolari, da sempre accompagna la vita del trasporto pubblico milanese.
Risalendo alla luce del sole, anche le pensiline dove i passeggeri attendono tram, bus e filobus, sono griffate e rappresentano una pregevole opera di disegno industriale. Disegnate e realizzate dall’architetto e designer britannico di fama mondiale Norman Foster nel 2006, sono costituite di acciaio, vetro e poliestere antigraffiti. Dotate di un pannello a messaggio variabile, sono in grado di fornire i tempi di attesa dei mezzi, ma anche di dare informazioni riguardanti il traffico e la vita cittadina.
Articolo pubblicato su Linea Diretta, a cura di ATM S.p.A. Anno VI. Reg. Trib. Milano n. 193 del 13/4/2012. Direttore responsabile: Gaia Carretta. Foro Buonaparte, 61–20121 Milano
