La scala vola nel cielo poco prima di infilarsi nel vano vuoto dedicato della M2 di Caiazzo (foto Stefano Corrada)

Quando la scala mobile danza nel cielo

Il nuovo impianto di Caiazzo M2 montato in poche ore e issato su una gru alta 10 piani. Continua l’impegno di Atm nel rinnovo di scale e ascensori per rendere la metro sempre più accessibile.

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5 min readFeb 1, 2021

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di Stefano Corrada

La scala mobile che vola. Non è una sofisticata iperbole, nè il titolo una fiaba di Rodari. Alla fermata della M2 di piazza Caiazzo un nuovo impianto di salita è stato installato e posato nel cuore di una notte di fine gennaio. Ma prima di infilarsi nel ventre della Verde, la scala si è messa a danzare nel cielo, leggera come una ballerina da 10 tonnellate e lunga 15 metri. Sorretta da una gru alta 10 piani, era uno spettacolo a cui i palazzi che facevano da cornice alla piazza non avevano mai visto.

Prima di issarsi nel cielo la scala, divisa in tre blocchi trasportati singolarmente, era stata prima scaricata dai camion e montana direttamente sullo slargo di viale Andrea Doria da una ventina di tecnici specializzati. Il tutto è avvenuto come per tecnologica magia nel giro di qualche ora.

Una volta posata la scala verrà completata nelle prossime settimane con installazione con tutte le parti accessorie come gradini, lamiere di contorno e quadro elettrico. L’apertura all’esercizio avverrà dopo il collaudo e il nullaosta degli enti ministeriali e comunali.

Lavori in corso

Quella della fermata Caiazzo è una delle14 scale mobili in corso di sostituzione sulla linea M1 e M2. Nello specifico sulla M1 saranno installate nuove scale alle fermate di Sesto Fs, San Babila (2 impianti), Pagano, Lampugnano (2 impianti), Uruguay (2 impianti), Bonola (2 impianti), S. Leonardo (2 impianti). Invece sulla M2 oltre a Caiazzo è in programma la posa della scala di Loreto, lato viale Abruzzi.

I lavori, iniziati lo scorso ottobre, hanno permesso di sostituire finora quattro impianti (Pagano, Uruguay, San Leonardo e Caiazzo appunto) di cui si prevede la riapertura entro la prossimo primavera. Mentre per le rimanenti scale il cronoprogramma ne prevede la riapertura a scaglioni di 3 entro il 2021.

Milano, su fino a 30 metri poi giù nell’asfalto, così si cambia una scala mobile della metropolitana

Spettacolare intervento notturno in due ore in piazza Caiazzo accanto alla fermata del metrò «verde». Traffico bloccato nella zona e curiosi alla finestra

Articolo di Gianni Santucci pubblicato sul Corriere della Sera, edizione Milano, il 1 febbraio 2021

Erano tre pezzi. «Iniziate ad assemblare». Giovedì scorso, ore 21, piazza Caiazzo, accanto alla fermata del metrò «verde». Una ventina di operai. Pettorine arancioni, strisce catarifrangenti, colori che si riverberano sulle grosse pozzanghere a bordo marciapiede. Ampio slargo, il punto in cui viale Andrea Doria confluisce sulla piazza. Montaggio su strada. Traffico bloccato nei dintorni Abitanti della zona assistono dalle finestre. Ci vogliono un paio d’ore.

Poi avviene l’aggancio: quattro grosse catene, l’imponente uncino manovrato dalla gru. I bagliori e i riflessi delle luci bianche dei lampioni si moltiplicano quando l’enorme marchingegno d’acciaio inizia alzarsi da terra: un’intera scala mobile, lunga poco più di 15 metri, pesa una decina di tonnellate, e la gru la solleva fin quasi a 30 metri d’altezza, spostandola tra pali e lampioni. E poi: «Iniziate a calare», ordina il capo operaio. Perché ora quel monolite meccanico ed elettronico viene fatto scendere lentamente, e gli uomini a terra che lo governano con le funi legate agli angoli devono guidarne la discesa esattamente a incastro, come fosse un maxi Lego, fin dentro lo spazio stretto e già svuotato che dalla strada scende verso il piano della stazione sotterranea del metrò. L’operazione si chiude poco prima dell’una di notte. Così si sostituisce una scala mobile.

Hanno a volte un forte impatto scenografico i lavori dell’Atm per rendere più moderni e affidabili gli impianti della rete, in particolare su una linea «anziana» come la M2. Da venerdì, di giorno, sono poi partite le lavorazioni installare le parti accessorie, gradini, lamiere di contorno e quadro elettrico. La scala inizierà a muoversi dopo collaudi, verifiche e nullaosta da parte degli enti di controllo (un percorso che richiederà qualche mese).

L’intervento di giovedì scorso a «Caiazzo» rientra in un programma di sostituzione di 14 scale mobili sulle linee «rossa» e «verde» (le stazioni convolte: «Sesto Fs», «San Babila», «Pagano», «Lampugnano», «Uruguay», «Bonola» e «San Leonardo» sulla M1, in molte fermate le nuove scale sono due; «Caiazzo» e «Loreto» sulla M2). Quattro sistemi mobili sono stati già sostituiti, gli altri 10 lo saranno entro l’autunno. Sulle 113 stazioni della rete metropolitana gestita da Atm, 86 (76 per cento) sono oggi «coperte» da 445 scale mobili.

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