Quanto ci costa la sosta selvaggia

Su 2.753 interruzioni di pubblico servizio all’anno 1.873 sono per le vetture che fermano bus e tram. La media è di mezz’ora per ogni blocco, in un anno buttato l’equivalente di tre mesi di lavoro

Atm
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6 min readMay 20, 2019

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Articolo di Alessia Gallione, pubblicato su “La Repubblica” edizione Milano, il 20 maggio 2019

Tram e bus fermi per auto parcheggiate in divieto. Succede tutte le sere. E ha un costo altissimo per la collettività. Lo confermano i dati di Atm: su 2.753 pratiche per quella che di fatto è un’interruzione di un pubblico servizio, 1.873 ovvero una media di cinque al giorno, porta incisa la colpa di un posteggio sbagliato. Escludendo gli incidenti di altri e sommando solo tutte le volte che un tram o un bus si è incagliato la media dei blocchi è di mezz’ora, lo scorso anno sono state buttate via 2.300 ore di servizio, l’equivalente di tre mesi. E soprattutto l’inciviltà della sosta selvaggia ha un prezzo. Per i passeggeri, naturalmente. E per Atm , che fa la conta dei danni, da un minimo di 90 euro a un massimo di 1.500 euro a intervento.

1) INTRALCI. Nel 2018 sono state 2.753 le pratiche gestite dal Atm per interruzione di pubblico servizio.

2) INCIDENTI. L’anno scorso sono stati 679 gli incidenti tra mezzi terzi che hanno causato blocchi o rallentamenti ai mezzi pubblici.

3) SOSTA. I restanti 1.873 casi di blocco o rallentamento dei mezzi Atm sono stati provocati da sosta selvaggia.

Ostacolo. Un’auto in sosta vietata impedisce al tram di proseguire la corsa.

Scena 1: Milano, esterno notte. È il 13 marzo del 2018, sono le 21,40, quando il viaggio del tram 16 si blocca all’improvviso. Impossibile prendere la curva e imboccare via Maj: proprio lì, a sbarrare la strada, ecco la parte posteriore di un’auto bianca che è salita sull’erba del parterre centrale. Inutile scampanellare, inutile sperare che l’automobilista arrivi. Signori, si scende. E, per tornare a muoversi, ci vorranno 213 minuti, l’intera linea interrotta tra deviazioni e limitazioni del percorso, vigili urbani e un carro attrezzi. Il conto spedito al proprietario dell’auto: 1.173,72 euro di richiesta danni, più la multa, più il costo della rimozione.

Scena 2: Milano, esterno giorno. È il 12 maggio del 2018, sono le 12,40. Cambia il quartiere siamo al Giambellino e il numero inciso sul muso del bestione il 14 che fa rotta verso il cimitero Maggiore, ma il copione no. Questa volta è una berlina a spuntare come un iceberg all’orizzonte. L’hanno lasciata di traverso, troppo vicino ai binari. Un altro blocco di 85 minuti, un altro carro attrezzi da chiamare, altri vigili, altro personale di Atm, la linea tranciata in due e otto bus costretti a mettersi in moto per sostituire le corse mancate. Il risarcimento preteso: 1.201,55 euro, escludendo la sanzione.

Sono due fotogrammi di un film che va in onda ogni giorno, magari più volte al giorno, sugli schermi di tutti i quartieri. Il racconto di tram soprattutto ma anche bus, che come navi si incagliano contro auto parcheggiate dove non dovrebbero. Ed è così, incagli, che Atm definisce quelle frenate causate dalla sosta selvaggia. Solo nel 2018, l’azienda ha gestito complessivamente 2.753 pratiche per quella che di fatto è un’interruzione di un pubblico servizio. Di queste, 679 sono legate a incidenti tra altri che, inevitabilmente, però, paralizzano un pezzo di città congelando anche i mezzi di Atm. Ma la maggior parte di quegli stop, 1.873, ovvero una media di cinque al giorno, porta incisa la colpa di un posteggio sbagliato. Che crea un effetto a catena di disagi che partono da li, dalla vettura ferma e da quanti si trovano a bordo in quel momento, ma si allarga nel tempo e nello spazio. Ritardi, corse perse, effetti negativi che rimbalzano su altre linee che incrociano la rotta, costi.

11. dicembre, via Lodovico il Moro. Fermo di 45 minuti causato da sosta irregolare di una vettra. Rimossa dal proprietario. Danni per 474,05 euro.

Perché l’inciviltà della sosta selvaggia si può calcolare: escludendo gli incidenti di altri e sommando solo tutte le volte che un tram o un bus si è incagliato la media dei blocchi è di mezz’ora lo scorso anno sono state buttate via 2.300 ore di servizio, l’equivalente di tre mesi. E soprattutto l’inciviltà della sosta selvaggia ha un prezzo. Per i passeggeri, naturalmente. E per Atm: un danno che la stessa azienda calcola, a seconda del tipo di interruzione, della zona coinvolta e del numero di percorsi da deviare, da un minimo di 90 euro a un massimo di 1.500 euro. Soldi che, poi, vengono richiesti alle assicurazioni degli automobilisti o direttamente ai proprietari, con una percentuale di rimborsi che, sempre secondo Foro Bonaparte, dovrebbe aggirarsi attorno al 90 per cento. I fermi immagine di via Maj e di via Giambellino sono casi di interruzioni rilevanti. Ma spesso basta poco, magari in una strada trafficata o in una fascia di punta, per far impazzire comunque la circolazione.

13 marzo, via Maj. Fermo di 213 minuti causato da sosta irregolare di una vettura. Istituiti 3 bus sostitutivi. Danni per 1.173,72 euro.

Che, a sua volta, per tornare alla normalità ha bisogno di smaltire l’onda lunga delle ripercussioni. In via Lodovico il Moro, per dire, lo scorso 11 dicembre, il proprietario della macchina è arrivato prima del carro-attrezzi, ma nel frattempo, il 2 si è arenato per 45 minuti e sono serviti tre bus per rimpiazzare il percorso, con un risarcimento inviato di 474,05 euro. La lista potrebbe continuare.

E, alla sosta selvaggia che causa incagli, l’assessore alla Mobilità Marco Granelli aggiunge un altro tipo di effetto collaterale negativo: «Anche chi parcheggia davanti alle fermate impedendo al bus di avvicinarsi al marciapiede crea un danno alle persone anziane, ai genitori con il passeggino, ai bambini e a chi ha una disabilità, rendendo per tutti più difficile salire a bordo. Nei casi più gravi, il conducente non può neppure utilizzare la piattaforma mobile per chi ha problemi motori». In entrambi i casi, il Comune ha dichiarato battaglia. Ma le armi sono spuntate.

12 maggio, via Giambellino. Fermo di 85 minuti causato da sosta irregolare di una vettura. Istituiti 8 bus sostitutivi. Danni per 1.2011,55 euro.

Il problema: «Ad oggi le sanzioni per il divieto di sosta ai veicoli che intralciano il mezzo pubblico o l’accesso alle fermate spiega Granelli possono essere date dalle forze di polizia, che però sono sempre più oberate, e dagli ispettori di Atm, che però possono multare solo sulle corsie riservaste ai mezzi». Una situazione che, continua, rischia di aggravarsi ulteriormente: «Alla Camera è in discussione il Progetto di legge Baldelli (Forza Italia) appoggiato anche dalla Lega, che vuole mantenere le limitazioni attuali per gli ispettori ed escludere la possibilità di dare queste sanzioni agli ausiliari del traffico. Per questo motivo, su proposta di alcuni Comuni come Milano, Bologna, Genova, Roma o Torino, Anci ha chiesto un emendamento affinché anche gli ausiliari e gli ispettori possano multare chi, parcheggiando in modo irregolare sui binari del tram, vicino alle fermate o in quelle parti della carreggiata vietate, compromette l’accessibilità, la qualità e la velocità del servizio di trasporto pubblico». L’obiettivo: «Dobbiamo aumentare la capacità di punire questi comportamenti che creano un danno a tutti».

Ogni giorno cinque tram o bus restano bloccati a causa dei parcheggi spericolati Oltre ai disagi per i passeggeri ci sono i costi che possono andare da 90 a 1.500 euro per ogni stop.

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Da 90 anni, Milano è la nostra missione. Questo è il profilo su Medium dell’Azienda Trasporti Milanesi.