Revisione Generale made in ATM

Come si ristruttura un tram. Tre sono già in servizio, sei attualmente in lavorazione

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di Stefano Corrada

N on è affatto un’operazione di facciata, di semplice restyling. Si tratta di un intervento profondo, complesso e totale. Frutto delle mani, dell’esperienza, della caparbietà e della passione dei tecnici ATM che hanno dato un nuovo corpo ad un’anima (metallica) che ha più di mezzo secolo di vita. Fuori sono gialli come le Carrelli, sono lucenti come i Sirietto, ma non sono né l’uno né l’altro. Sono i tram della serie 4700 che hanno subìto quello che in termini ferroviari si chiama revisione generale. Ovvero un insieme interventi di ristrutturazione generale che interessano gli impianti, le parti meccaniche ed anche la “cassa” esterna, in modo da modificarne profilo e livrea.

Ad oggi sono tre i tram risalenti agli anni ’60 rimessi a nuovo e in circolazione sulla rete (sulle linee 2 e 19), mentre sono sei le vetture attualmente in lavorazione. Si tratta di mezzi articolati a due casse su tre carrelli (due motrici e uno portante). Sono tram di media capacità, che svolgono però un importante servizio di supporto alle linee di forza. L’obiettivo di questa revisione generale è quello di allungare la vita di questi veicoli, per poterli mantenere in esercizio almeno altri vent’anni, senza doverli sottoporre in questo arco di tempo a ulteriori revisioni o a interventi di manutenzione straordinaria.

L’operazione di revisione generale coinvolge tutte le parti della vettura e prevede, ad esempio, la riparazione della fiancata delle casse nelle parti danneggiate o usurate dal tempo, la sostituzione integrale del pavimento e la sostituzione dell’imperiale. Ma non è finita qui. Tutti i rivestimenti vengono rifatti ex novo, vengono rinnovati gli arredi, sostituiti numerosi componenti dei carrelli, rifatti tutti i cablaggi e gli impianti elettromeccanici dell’equipaggiamento elettrico e sostituite le batterie di bordo. Inoltre vengono effettuate altre due operazioni importanti per il confort di viaggio dei passeggeri, l’uno, e del conducente, l’altro: si tratta dell’installazione di un nuovo impianto di illuminazione a led e l’introduzione di un sistema di raffrescamento del posto di guida.

L’operazione di revamping coinvolge tutte le parti della vettura. Le lavorazioni? Sono al 100% “made in ATM”, eseguite dall’Officina Generale di via Teodosio

Come da tradizione, la revisione totale dei tram delle serie 4700 è quasi completamente eseguita all’interno dell’Officina Generale di ATM di via Teodosio, i reparti maggiormente interessati sono quelli della “Lavorazione Casse Tram” e della “Lavorazione Carrelli”. Tutta la carpenteria, le parti meccaniche che compongono l’articolazione della giostra Urbinati (che è il sistema di collegamento delle casse utilizzato sui questo tipo di tram) e le strutture portanti, vengono lavorate direttamente a Teodosio. E anche tutta la parte elettrica viene revisionata in house.

Il risultato finale? Importante, efficace e bello. Tutte le novità introdotte sono ben visibili agli occhi anche dei meno esperti: ad esempio internamente la pavimentazione è liscia ma composta da materiale plastico antisdrucciolo. I sedili poi sono stati sostituiti con un nuovo modello in vetroresina; inoltre è stata montata una parete divisoria tra cabina del conducente e comparto viaggiatori. Questo ora è illuminato tramite due file di luci a led che garantiscono una migliore luminosità del veicolo. Anche il cruscotto di guida ha una nuova estetica, ma la disposizione dei comandi principali di marcia e frenatura delle vettura è rimasta la stessa, uno dei pochi punti fermi in mezzo tante preziose innovazioni.

Articolo pubblicato su Linea Diretta, a cura di ATM S.p.A. Anno VI. Reg. Trib. Milano n. 193 del 13/4/2012. Direttore responsabile: Gaia Carretta. Foro Buonaparte, 61–20121 Milano

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