Intervista a Jonathon Stevens, il music editor di Mindhunter

Federica Carlino
listengingerly
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4 min readJun 4, 2018
Mindhunter — “Fly Like an Eagle” Montage, S01E02

Il responsabile del montaggio di “Fly Like an Eagle”, tra le tante altre sync pazzesche.

Cosa rende una serie tv diversa dall’infinita pletora di nuove trame, titoli, puntate pilota e personaggi a disposizione? Non è possibile dare una sola risposta a questa domanda, ma sono sicura che concorderete con me sull’essenzialità di un particolare elemento: la musica, e con essa i mezzi utilizzati per creare la migliore sincronizzazione possibile. Jonathon Stevens è uno dei numerosi professionisti che dovremmo ringraziare per la pelle d’oca e quel sorprendente senso di soddisfazione che forse tutti noi abbiamo provato guardando film come The Social Network, L’Amore Bugiardo e Zodiac di David Fincher, o serie tv come House of Cards e Mindhunter, anch’esso di David Fincher. Quest’ultimo, in particolare, è il motivo per cui ho deciso di contattare Jonathon per chiedergli come abbia fatto, cosa lo ha portato a diventare un music editor e come lavora di solito. Ecco le sue risposte, per chiunque di voi abbia amato, anche inconsapevolmente, il suo lavoro nel montaggio di Fly Like an Eagle che trovate qui sopra.

Uno screenshot da Mindhunter di David Fincher

1. Credo che il montaggio di “Fly Like an Eagle” nel secondo episodio della prima stagione di Mindhunter sia un capolavoro di music editing. È affascinante anche per chi non ha idea di cosa significhi “music editing”. Quindi, la mia prima domanda è: la scena è stata costruita appositamente per la canzone o il contrario?

— La scena è stata costruita per seguire la canzone.

2. Chi ha scelto la canzone?
— All’inizio avevo inserito “Fly Like an Eagle” nel primo episodio (dove poi abbiamo aggiunto “Hold The Line” dei Toto), e funzionava molto bene anche lì. Poi durante la post-produzione, abbiamo ricevuto una versione aggiornata dell’episodio con il montaggio del viaggio e l’aggiunta di “Fly Like an Eagle”. Credo che o Kirk Baxter (il montatore e co-produttore) o Fincher abbiano scelto la canzone.

3. È stato difficile ottenere i diritti per usarla?

— Non che io sappia. Matt Lilley, che ha fatto un ottimo lavoro nell’ottenere le licenze, non ha mai fatto cenno a difficoltà in questo senso.

4. Quanto ci è voluto per editare tutto?

— Sono stato al lavoro sulla serie da novembre 2016 fino a luglio 2017, con un paio di mesi di stacco, perché stavo lavorando anche alla quinta stagione di House of Cards in quel periodo.

5. Il foley artist ha lavorato alla scena prima di voi o avete lavorato insieme?

— La musica è stata montata prima che il Foley artist ci mettesse mano, non abbiamo lavorato a contatto diretto.

6. Quando lavori ad una scena, segui precise istruzioni o sei anche libero di dare il tuo personale contributo?

— Mi sento abbastanza libero di metterci del mio, entro certi limiti. Abbiamo cercato di scegliere delle canzoni che fossero adatte a quel dato periodo storico, dei brani che avresti ascoltato alla radio in quegli anni. Ho ristretto le mie opzioni tra le canzoni pubblicate fra il 1974 e il 1979, anche se in alcune scene abbiamo sforato. In generale abbiamo cercato di evitare esempi di classic rock, ma non l’abbiamo presa come una regola ferrea.

7. Come sei diventato un music editor?

— Dopo aver finito la scuola mi sono trasferito nella California del Nord e mi è stato offerto un lavoro come music editor nel remake di King Kong di Peter Jackson, in parte perché sapevo utilizzare il programma Pyramix della Merging Technologies. Dopo di che, ho avuto modo di conoscere il sound designer Ren Klyce, che mi ha aiutato ad essere ingaggiato per Zodiac di David Fincher come editor della colonna sonora originale di David Shire. Da allora sono stato coinvolto in quasi tutti i film e le serie tv di David Fincher.

8. Dove hai studiato?

— Mi sono laureato in musica alla Concordia University di Montreal, in Canada, e ho studiato registrazione e editing al Banff Centre, ad Alberta, sempre in Canada.

9. In tutta la tua carriera, quali sono le scene che ti hanno fatto divertire di più nel processo di editing?

— Di solito la mia preferita è quella su cui sto lavorando in quel momento.

10. Sei stato ispirato dal lavoro di altri music editor quando hai iniziato?

— Ad essere sincero non sapevo cosa fosse un music editor prima che mi prendessero per fare questo lavoro.

11. Qual è la parte migliore del tuo lavoro?

— Mi piace la varietà, il fatto di poter montare sia le canzoni che la colonna sonora originale è molto divertente, non ci si annoia mai! Spesso ci sono talmente tante cose da fare tra la musica e il sonoro, che è bello vedere il risultato finale e scoprire come tutti gli editor e gli addetti al missaggio abbiano fatto funzionare tutti quei diversi elementi insieme, rendendoli un riassunto perfetto.

12. Suoni qualche strumento?

— Non più ormai, ma in passato ho suonato la chitarra, il sassofono e il corno francese.

13. Hai anche lavorato come consulente musicale in House of Cards, Come è successo? È stato difficile giostrarsi tra due lavori diversi nello stesso momento?

— Non sono sicuro di essere un consulente musicale nel senso tradizionale del termine. Ho fatto da music editor per la serie e ho anche selezionato alcune canzoni, aiutato Drew Bayers a restare nei limiti del budget per le licenze. Mi hanno preso per quel lavoro perché era più semplice prendere un dipendente dello stesso posto in cui avrebbero fatto il montaggio e il missaggio, agli studi Skywalker Sound. È stato un breve periodo, le serie si sono sovrapposte ed ero sommerso dal lavoro, ma c’è sempre qualcuno pronto ad aiutarmi quando necessario, perciò non è stato un problema.

You can read the English translation here.

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Federica Carlino
listengingerly

freelance music journalist and passionate music supervisor