Serena Brancale live al Blue Note di Milano, pura goduria per le orecchie

Federica Carlino
listengingerly
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2 min readOct 23, 2020

Sono tornata a un concerto per la prima volta dopo mesi e a poche ore di distanza dall’inizio del primo coprifuoco in Lombardia, quindi con un misto di entusiasmo e tensione latente. E immagino sia stato lo stesso per Serena Brancale, che pur trovandosi in un periodo difficilissimo della sua vita, ha portato sul palco del Blue Note di Milano una forza trascinante e contagiosa, chiedendo a tutti i presenti di estraniarsi insieme a lei da questa realtà incerta e dolorosa solo per il tempo di un paio d’ore.

Non è stato difficile riuscirci, perché la voce di Serena Brancale è una carezza dolcissima, è senso del ritmo palesemente istintivo, gioco e serietà insieme, studio ed entusiasmo naturale, precisione senza fredda matematica, amore per la musica e il pubblico. In poche parole e senza esagerare: una vera goduria per le orecchie. Nella totale assenza di pecche o incertezze, ha cantato alcuni brani tratti dal suo ultimo album Vita Da Artista, come le bellissime Adesso e Come ti pare, ha omaggiato Lucio Dalla, Joshua Redman, con una piccola citazione anche Erykah Badu, la musica dance anni '90 e la sua amata Bari, per poi stemperare le armonie complesse del jazz insieme a Roshelle e a Willie Peyote, che anche se si sentiva visibilmente un pesce fuor d’acqua al Blue Note, è stato un’aggiunta giustissima.

Serena se la può cantare e suonare benissimo da sola, come poi fa in alcuni momenti dell'esibizione accompagnandosi con batteria elettronica e loop, ma con il sostegno e la spinta del groove coeso di Dario Panza alla batteria e Domenico Sanna alle tastiere e al basso synth - che non fa sentire la mancanza di un bassista - si raggiunge un livello di energia irresistibile.

Insomma, non resta altro che aspettare il prossimo album e i concerti che verranno.

Ma tocca dare tempo al tempo, no?

Se non la conoscete ancora e volete approfondire, seguitela su Instagram e ascoltate qui:

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Federica Carlino
listengingerly

freelance music journalist and passionate music supervisor