L’accendino è stato inventato prima dei fiammiferi

Guido Bocchino
Lo sapevi che…
Published in
2 min readSep 8, 2019

Ebbene si, a volte, il segreto del successo è racchiuso nella semplicità.

Il più banale dei fiammiferi ha una storia piuttosto recente e deve la sua comparsa al chimico e farmacista inglese John Walker, nel 1827.

Durante un esperimento per costruire una bomba con una miscela di solfuro di antimonio e clorato di potassio, una piccola goccia del composto era caduta per sbaglio su un bastoncino di legno, si era seccata e indurita. Sfregando il legnetto sul pavimento nel tentativo di pulirlo si sprigionò una fiamma: lo scienziato inventava casualmente i cerini.

Moderni fiammiferi svedesi

Sarà solo nel 1844 che nasceranno i fiammiferi di sicurezza, opera di Gustaf Erik Pasch. Cosa li rende così sicuri? A differenza dei prodotti usati in precedenza, le parti che costituiscono la miscela infiammabile sono separate: una parte si trova dentro la testa e l’altra sull’apposita superficie dove sfregare il bastoncino. Nacquero così i moderni fiammiferi “svedesi” in onore della cittadinanza del suo scopritore.

Qualche anno prima, nel 1823, il tedesco Johann Wolfgang Döbereiner aveva messo a punto una macchina a base di Idrogeno che produceva una violenta fiamma. Nasceva un rudimentale accendino, figlio del più vecchio acciarino, molto pericoloso e costoso, simbolo dell’alta società.

Bisognerà aspettare il 1908, quando il perfezionamento dell’accendino a pietra focaia rese possibile una drastica riduzione volumetrica. Ogni uomo coronava il sogno di avere il fuoco in tasca.

Negli ultimi anni le tecniche di accensione sono migliorate nettamente e si è giunti al generatore piezoelettrico con azionamento a pulsante: sicurezza impeccabile, bassi costi di produzione e praticità garantita.

Dal canto suo l’esile fiammifero continua a presentarsi con prepotenza nelle nostre case, da una parte come ricordo infantile, dall’altra come rimedio indispensabile alle situazioni d’emergenza.

Molto spesso l’evoluzione scientifica premia le invenzioni più complesse; altre volte, invece, basta la scintilla.

--

--