24 ORE A IDRIJA: COSA FARE

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Published in
5 min readJun 29, 2018
fonte: www.slovenia.info; foto di Tomo Jeseničnik, Podzemlje Pece, d.o.o.

di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio

Idrija è uno degli angoli più affascinanti della Slovenia. Ma oltre a essere ricca di bellezze, è anche ricca di storia. Questo borgo di montagna (e i suoi dintorni) è stato palcoscenico di importanti eventi per la storia dell’umanità. Ad esempio qui, nel XV secolo, venne scoperta la miniera di mercurio che trasformò Idrija in una calamita per lavoratori e famiglie da tutta Europa, e fornì enormi quantità di mercurio (essenziale per l’estrazione dell’argento) alle miniere spagnole nel Nuovo Mondo. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Idrija fu teatro di aspri combattimenti tra forze nazifasciste e partigiani: qui la resistenza aveva persino un ospedale, che accoglieva malati e feriti di ogni nazionalità (inclusi gli invasori tedeschi).

Miniera nell’Impero spagnolo (pubblico dominio, fonte: wikipedia)

Insomma, il passato è di casa a Idrija, che nel 2012 ha visto l’iscrizione della miniera alla Lista dei siti Patrimonio culturale dell’umanità dell’UNESCO. La cittadina offre davvero molto da fare e da vedere, tanto fra le strade del suo centro storico, che fra i sentieri che ne percorrono i dintorni. Ecco cosa non farsi proprio mancare quando si ha poco tempo per visitarla!

  1. La Galleria di Antonio
fonte: www.slovenia.info; foto di Samo Trebižan, archive Idrija Tourist Board

È la parte più antica della miniera, l’accesso a un mondo ctonio nascosto e remoto, sconosciuto ai più. Calandosi nel pozzo, i viaggiatori possono scoprire com’era la vita dei minatori, con i loro antichi strumenti di lavoro, i vagoni per il trasporto del materiale, la cappella sotterranea. È un’esperienza a dir poco coinvolgente, perché ci si ritrova in un mondo alieno e antichissimo, e nel freddo del pozzo si ha quasi la sensazione di sentire il respiro profondo della Terra. Chi ha un minimo di empatia può immaginare la vita quotidiana, dura e faticosa, dei minatori, mentre i bambini potranno fantasticare di trovarsi nel reame dei nani, o in qualche antro popolato da un drago. In ogni caso, visitare un posto del genere è un’opportunità unica, e forse irripetibile!

2. Il Museo civico

fonte: www.slovenia.info; foto di Dunja Wedam, archive Idrija Tourist Board

Ospitato nel bel Castello Gewerkenegg, elegante edificio del XVI secolo, il museo racconta la storia della miniera, dalla scoperta fino al culmine del suo sviluppo, e l’influenza che questa ebbe sulla città e i suoi abitanti. Pensiamo solo alla tradizione degli splendidi merletti di Idrija, celebri in tutta Europa: a inaugurare la tradizione furono le mogli dei minatori, che in questo modo avevano un modo per arrotondare i guadagni, ma anche per farsi compagnia nei lunghi e bui pomeriggi invernali (e inoltre i mariti erano soliti confrontare quanti merletti avevano prodotto le rispettive mogli, per vedere chi avesse “battuto la fiacca” in loro assenza… che maschilismo!)

3. Le delizie locali

fonte: trattoria Barbara

A Idrija si mangia bene, molto bene. Si inizi dai celebri žlikrofi: una sorta di tortelli ripieni di pasta di patate, normalmente serviti con il bakalca, uno stufato di carne di montone e verdure. Un piatto davvero perfetto da gustare in vacanza, anche d’estate: in fondo in montagna l’afa non esiste! Dove mangiare degli žlikrofi eccellenti? Io vi consiglio la trattoria Barbara (chiamata così in onore di Santa Barbara, la protettrice dei minatori), che offre un menù basato proprio sulla tradizione culinaria della zona. Innovando anche un po’! Un esempio? Soltanto qui potrete assaggiare la versione dolce degli žlikrofi, ottima per il dessert.

4. La tipografia partigiana Slovenija

fonte: www.slovenia.info foto di Tomo Jeseničnik

La tipografia partigiana Slovenija è un’occasione imperdibile per fare una bella escursione nel bosco, e toccare con mano la storia. Ancora oggi, alla tipografia si possono ammirare le macchine originali, tuttora funzionanti. Messa in funzione nel settembre del 1944 in un luogo ben nascosto, la tipografia stampò migliaia di copie del Quotidiano del partigiano, e riuscì a farlo uscire regolarmente con una tiratura fra le 4 e le 7mila copie al giorno. Non fu mai individuata né distrutta, e infatti il suo aspetto attuale è quello di oltre 70 anni fa.

5. Il lago selvaggio

fonte: www.slovenia.info; foto di Tomo Jeseničnik

Quando si visita Idrija, non si può assolutamente partire senza aver prima visitato il Lago Selvaggio. O, in sloveno, il Divje jezero. Questo affascinante specchio d’acqua nascosto nel bosco, sotto le pareti rocciose ai piedi dell’altipiano di Črni Vrh, è sinonimo di mistero. La sua sorgente è sotterranea, di origine carsica. Fino a oggi la sua profondità esatta non è stata scoperta, ma i sommozzatori che hanno cercato di misurarla sono riusciti a immergersi fino a 160 metri. Misteri a parte, è un luogo di grande bellezza, ricchissimo di vita animale e vegetale, ed è facilmente raggiungibile: si trova ad appena 2 chilometri da Idrija.

6. L’altipiano di Vojsko

fonte: www.slovenia.info; foto di Samo Trebižan

In primavera ed estate la bellezza di questo altipiano lascia senza fiato. I grandi prati ricoperti di fiori, i fitti boschi verdi, le montagne in lontananza, creano uno spettacolo davanti al quale è impossibile non restare incantati. Da qui si può scendere per ammirare le bellezze naturali della gola di Gačnik, oppure visitare i monumenti innalzati per ricordare i caduti della Seconda Guerra Mondiale: in quegli anni tragici si combatterono molte dure battaglie anche sull’altipiano. Ma soprattutto, si può respirare tanta aria pulita e lasciarsi ammaliare dal profumo dei prati di montagna scaldati dal sole. Una vera meraviglia!

Il disegno del piccone è tratto da Pixabay (CCO)

Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte dell’azienda menzionata nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, nè di contenuti terzi.

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