24 ore a Ptuj, la città più antica della Slovenia

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5 min readMay 27, 2019
Il Castello di Ptuj nella foschia del mattino. Fonte: www.slovenia.info, foto di Slovenska turistična agecija

di Gorazd Skrt, fondatore di Lovely Trips, fornitore sloveno di soluzioni di viaggio

Nella pianeggiante Slovenia orientale, sulle rive del grande fiume Drava, sorge la città più antica della Slovenia. Intorno alla collina del suo Castello si sono succedute popolazioni diverse sin dalla tarda età della pietra. E quella che oggi appare come una bella cittadina dai tetti rossi che si specchia placida nelle acque del fiume, in realtà custodisce testimonianze preziose del suo lungo e travagliato passato.

A Ptuj c’è molto da fare. Prima di tutto si possono visitare i monumenti e i reperti dell’epoca romana, per poi passare agli edifici più importanti, come il Castello e il palazzo del municipio. E poi ci si può dedicare a delle attività all’aria aperta fra bellissimi paesaggi, al relax nei rinomati centri termali della zona, e alla scoperta delle tradizioni enogastronomiche tipiche del luogo.

Una veduta di Ptuj dal fiume. Fonte: www.slovenia.info, foto di Vid Ponikvar

Ma, appunto, non si può non cominciare dalla storia. Anticamente Ptuj fu uno degli insediamenti romani più grandi e importanti della Pannonia. Nel 103 d.C. Traiano decise di conferirle lo status di città autonoma, e Poetovio (così la chiamavano i romani) si sviluppò e crebbe fino a contare ben 40mila abitanti.

Nonostante il suo successo in epoca romana, Ptuj ha visto anche momenti molto bui. Un altro dei suoi meriti, infatti, è proprio quello di aver resistito al passare del tempo, ma soprattutto alle catastrofi della storia. Nel 450, ad esempio, fu saccheggiata dalle orde di Attila, piombate dalle steppe dell’est, mentre nel XV e nel XVI secolo fu messa a ferro e fuoco dagli ottomani.

Uno scorcio del centro città. Fonte: www.slovenia.info, foto di Jošt Gantar

Sopravvissuta ad almeno quattro terribili incendi tra la fine del XVII e la prima metà del XVIII secolo, oggi Ptuj vanta un patrimonio storico, artistico e culturale che vale la pena di scoprire, fra imponenti edifici come il Castello, in cima alla collina, e reperti che ne illustrano la lunga storia. A partire dal Monumento a Orfeo, una stele funeraria di epoca romana scolpita in un pezzo di marmo bianco delle Pohorje alto 5 metri, e che si trova in piazza Slovenski (Slovenski trg). Realizzata in onore di un sindaco di Poetovio nel II secolo, oggi è uno dei simboli della città.

Da non perdere anche il tempio dedicato nel III secolo al dio Mitra, raffigurato in un magnifico bassorilievo nell’atto di uccidere un toro per creare il mondo. Il mitraismo fu introdotto dai soldati romani dell’est, e si ritiene fosse basato su culti di origine persiana. Divenne molto popolare ma nel 391 fu messo al bando dal decreto Teodosiano insieme a tutti i riti pagani.

Il Palazzo del Municipio. Fonte: www.slovenia.info, foto di Vid Ponikvar

L’epoca romana è ancora molto presente nella memoria della città: ad esempio, sulla facciata del bellissimo palazzo del municipio in Mestni trg (la piazza principale della città), è raffigurato l’imperatore Traiano. Ma il patrimonio artistico e architettonico di Ptuj risale anche a epoche successive. La chiesa di San Giorgio ne è un bell’esempio. Fu costruita nel XII secolo e poi ampliata in una mescolanza di stili, soprattutto gotico e barocco.

Una delle visite da fare assolutamente, poi, è quella del Castello di Ptuj. Il grad non è solo un punto panoramico ideale, che offre una splendida vista dei tetti ricoperti di tegole rosse e delle vie della città. Qui si possono anche visitare le interessanti mostre permanenti e temporanee del Museo regionale, come la collezione di strumenti musicali, le turcherie del Seicento, e anche le esposizioni sulla cultura e il folklore regionale.

Una veduta di Ptuj. Fonte: www.slovenia.info, foto di Jošt Gantar

E proprio il folklore è ancora al centro di molti eventi in questa parte della Slovenia, e a Ptuj in particolare. Il più importante è senza dubbio il Carnevale, durante il quale nelle strade della città sfilano le tradizionali maschere Kurent, avvolte in voluminose pelle di pecora con una cintura da cui pendono grosse campane, una lunga lingua rossa e grossi stivali con calze rosse o verdi. Tradizione vuole che i Kurent sfilino per la città facendo suonare le loro campane per scacciare l’inverno e la sfortuna.

Infine, un altro grande protagonista di Ptuj, oltre alla storia, è il fiume. Gli abitanti della città amano molto passeggiare lungo i viali che lo costeggiano, e passare un po’ di tempo a leggere e stare al sole nella “forest beach”, una zona verde attrezzata proprio sulla riva. E per chi ama lo sport, a soli 3 chilometri dalla città c’è un piccolo centro sportivo per sbizzarrirsi nelle attività acquatiche, dal canottaggio alla barca a vela.

Il post sopra è pubblicato sul blog di Lovely Trips, denominato LovelyTripsBlog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Lovely Trips è un fornitore sloveno di soluzioni di viaggio per agenzie di viaggio, TO e altre realtà del mercato italiano, e tali soluzioni includono proposte degli enti e delle aziende citate nel post. L’autore del blog non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, né di contenuti terzi.

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